Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


La memantina, tra i farmaci antidemenza, è associata a un rischio più alto di polmonite



Uno studio recente condotto alla University of Eastern Finland dimostra che tra gli utilizzatori di farmaci antidemenza, le persone che usano la memantina hanno il rischio più alto di polmonite. Anche l'uso di cerotti rivastigmina è associato ad un rischio maggiore.


Lo studio ha trovato che le persone che usano donepezil o galantamina hanno il rischio più basso di polmonite. Invece quelle che usano cerotti di memantina o di rivastigmina hanno un rischiodi polmonite più alto di 1,6 e 1,15 volte rispettivamente, ma non è stato osservato alcun rischio elevato tra i pazienti con rivastigmina in capsule.


L'aumento del rischio reale potrebbe essere addirittura superiore, poiché i ricercatori hanno preso in considerazione solo i casi di polmonite che hanno portato al ricovero in ospedale o alla morte.


Lo studio è il primo a confrontare il rischio di polmonite associato con diversi farmaci antidemenza e relativi tipi di confezione. I risultati non possono essere spiegati dalle differenze tra le molecole dei farmaci, perché la rivastigmina è stata associata ad un maggiore rischio di polmonite solo nella forma di cerotto.


L'aumento del rischio di polmonite delle persone che usano cerotti di memantina o rivastigmina può essere spiegato almeno in parte dal fatto che questi farmaci sono spesso usati nelle fasi più avanzate della demenza. Tuttavia, tutti i partecipanti erano persone che vivevano nella propria abitazione.


Lo studio si basa su dati provenienti da uno studio a livello nazionale basato su cartelle cliniche (MEDALZ), condotto presso l'Università della Finlandia Orientale. Il rischio di polmonite è stato confrontato negli utenti di diversi farmaci antidemenza. La popolazione dello studio era costituita da 65.481 persone con diagnosi di Alzheimer dal 2005 al 2011 in Finlandia.


Attualmente non esiste alcuna cura per l'Alzheimer, ma la progressione della malattia può essere rallentata da farmaci antidemenza, come la memantina e gli inibitori dell'acetilcolinesterasi (donepezil, galantamina e rivastigmina).


Le persone con Alzheimer hanno un rischio elevato di polmonite, ed è una delle cause più comuni di ospedalizzazione tra le persone con questa malattia. La polmonite è anche una causa comune di morte in questa popolazione.


Allo studio, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Annals of Medicine, hanno collaborato anche ricercatori dell'Università di Turku e del Karolinska Institutet.

 

 

 


Fonte: University of Eastern Finland (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Pasi Lampela, Anna-Maija Tolppanen, Antti Tanskanen, Jari Tiihonen, Piia Lavikainen, Sirpa Hartikainen, Heidi Taipale. Use of antidementia drugs and risk of pneumonia in older persons with Alzheimer’s disease. Annals of Medicine, 2016; 1 DOI: 10.1080/07853890.2016.1254349

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.