Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Con la demenza, i test cognitivi possono non prevedere una guida sicura

(Reuters Health) - Non c'è alcun test singolo che può predire se una persona con demenza è sicuro alla guida; al contrario i test che esaminano varie abilità cognitive, invece di una sola, possono essere più utili, secondo dei ricercatori che hanno esaminato i risultati in questo settore.


Le persone con demenza hanno una probabilità di essere coinvolte in un incidente d'auto fino a 8 volte di più degli altri anziani. Ma nelle prime fasi della malattia, le persone con una diagnosi di demenza spesso possono guidare in modo sicuro, scrive il gruppo di studio sul Journal of the American Geriatrics Society.


"Il solo avere una diagnosi di demenza non implica che l'individuo debba rinunciare alla patente, ma, a causa della natura progressiva della malattia, alla fine dovranno smettere di guidare", ha detto a Reuters Health via e-mail l'autrice Joanne Bennett, dottorando della Macquarie University di Sydney in Australia. "Il risultato è che la sua guida dovrà essere costantemente monitorata ed esaminata sia dai suoi cari sia dai professionisti sanitari".


La demenza è una condizione incurabile che può essere causata da varie malattie, la più comune è l'Alzheimer; colpisce la memoria e altre capacità di pensiero e può avere un impatto sulle funzioni motorie necessarie alla guida.


Per determinare quanto i test cognitivi predicono la capacità di guida, la Bennett e i suoi colleghi hanno analizzato i dati provenienti da 28 studi che avevano confrontato test cognitivi e prestazioni di guida tra le persone con demenza. La metà degli studi avevano usato test su strada per determinare la capacità di guida. La maggior parte degli altri si basavano su relazioni dei caregiver.


I test cognitivi tendevano a concentrarsi su attenzione e concentrazione, sulla capacità di vedere gli oggetti, sulla memoria, sul linguaggio e sullo stato mentale generale. Alcuni test hanno esaminato anche il funzionamento esecutivo, una misura del ragionamento e della capacità di risolvere problemi.


Nel complesso, i legami tra i test di una singola capacità di funzionamento cognitivo e la guida erano incoerenti. I ricercatori hanno scoperto che i singoli test cognitivi hanno predetto la capacità di guida delle persone con demenza solo nel 46 per cento dei casi.


Le persone che erano andate male nei test dello stato mentale, delle funzioni esecutive e dell'attenzione e della concentrazione erano anche andate male negli esami di guida in poco più della metà dei casi. Le altre abilità cognitive sono state collegate a una guida sicura in meno della metà dei casi, e la memoria e il linguaggio hanno dimostrato di essere meno rilevanti per le capacità di guida.


Al contrario, nei sei studi in cui i ricercatori avevano incorporato test multipli per misurare varie capacità cognitive, tali batterie di test hanno sempre previsto se una persona era in grado di guidare in modo sicuro. Ma solo due di questi studi hanno offerto punteggi estremi che un medico potrebbe usare per determinare se un paziente può guidare in modo sicuro, osservano i ricercatori.


"Allo stato attuale, oltre alle prove su strada, che possono essere molto costose per il cliente, non c'è consenso su una valutazione obiettiva che possa essere usata in alternativa", ha detto la Bennett. Il suo team sta lavorando a un insieme di test che potrebbe valutare la sicurezza dei guidatori con demenza, ha detto.


"Con l'invecchiamento della popolazione, avremo un numero crescente di guidatori con deficit cognitivo e demenza", ha detto Kaarin Anstey, direttrice del Center for Research on Ageing, Health and Wellbeing in Australia, che non era coinvolta nello studio "Ci sono delle lampadine-spia che indicano quando gli anziani non sono sicuri alla guida".


Le menomazioni oculari sono comuni nella demenza, e il risultato può essere non riuscire a leggere i segnali stradali o a non vedere i pedoni, ha osservato. "La mancanza di orientamento (per esempio guidare sul lato sbagliato della strada o l'incapacità di mantenere la posizione nella corsia) sono indicatori chiave che la guida si è deteriorata al punto da non essere più sicura".


La Bennett ha detto che anche dimenticare come individuare luoghi familiari, non rispettare i segnali stradali, prendere decisioni lente o scadenti nel traffico e guidare ad una velocità inadeguata possono essere segnali importanti di pericolo: "Quando monitorano le prestazioni di guida, i familiari dovrebbero cercare i modelli di scarso rendimento, e non basare le proprie decisioni su eventi 'una tantum'".

 

 

 


Fonte: Madeline Kennedy in Reuters (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Joanne M. Bennett, Eugene Chekaluk and Jennifer Batchelor. Cognitive Tests and Determining Fitness to Drive in Dementia: A Systematic Review. Journal of the American Geriatrics Society, Version of Record online: 2 JUN 2016. DOI: 10.1111/jgs.14180

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.