Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Dieta ad alto indice glicemico è un fattore di rischio per l'Alzheimer

Dieta ad alto indice glicemico è un fattore di rischio per l'AlzheimerCibi ad indice glicemico alto (curva rossa) e basso (curva verde). Il grafico mostra il livello di zucchero nel sangue dopo un'ora o due, generato dai vari cibi.

La somministrazione a lungo termine di un farmaco che imita l'ormone grelina (che segnala la fame) protegge i topi modello di Alzheimer dal deterioramento della memoria, nonostante l'alto indice glicemico (IG) della dieta, secondo una ricerca pubblicata sulla rivista Scientific Reports dalla ricercatrice Inga Kadish PhD, e colleghi della University of Alabama di Birmingham.


La Kadish aveva dimostrato nel 2013 che la somministrazione per lungo tempo (quattro mesi) di un agonista della grelina (farmaco sperimentale della Eli Lilly and Company, che si lega al recettore grelina e produce una risposta ancora più grande della grelina) protegge i topi modello di Alzheimer dal deterioramento della memoria. Quest'ultima ricerca espande tali risultati includendo un possibile fattore di rischio per l'Alzheimer: la dieta ad alto indice glicemico.


"Per le malattie croniche come il diabete e l'Alzheimer, è necessario fare studi di lungo termine", ha detto la Kadish, assistente professore del Dipartimento di Biologia Cellulare, Evolutiva e Integrativa della Facoltà di Medicina della UAB. "Così abbiamo fatto l'esperimento a lungo termine con la peggiore delle ipotesi: una dieta ricca di IG. L'Alzheimer ha 10 o 20 fattori di rischio, e alcuni dei fattori di rischio più forti sono il diabete o la sindrome metabolica".


Al contrario della somministrazione a breve termine del farmaco agonista della grelina (che compromette la sensibilità all'insulina e la tolleranza al glucosio, segni della sindrome metabolica e diabete), i ricercatori hanno scoperto che il trattamento a lungo termine con agonisti della grelina non compromette la segnalazione dell'insulina e la tolleranza al glucosio nei topi con Alzheimer nutriti con una dieta ad alto indice glicemico.


I topi modello di Alzheimer hanno tre mutazioni nella proteina precursore dell'amiloide-beta (A4), derivanti da famiglie umane di Svezia, Paesi Bassi e Iowa che hanno l'Alzheimer familiare. Questi topi mostrano un deterioramento dell'apprendimento spaziale mentre invecchiano; in altre parole, si perdono quando cercano di nuotare verso una piattaforma nascosta appena sotto la superficie dell'acqua, che in precedenza erano stati addestrati a trovare in una piscina larga 1,20m.


I topi del test alimentati con l'agonista della grelina e con la dieta ad alto IG mostravano

  • un miglioramento cognitivo a lungo termine in questo test con labirinto acquatico, rispetto ai topi alimentati con una dieta normale o solo con dieta ad alto IG;

  • una maggiore attività e riduzione del peso corporeo e della massa grassa;

  • un effetto benefico del trattamento a lungo termine con agonisti della grelina sulle vie di segnalazione dell'insulina nel tessuto cerebrale dell'ippocampo (I pazienti di Alzheimer mostrano un restringimento significativo dell'ippocampo, una parte della corteccia cerebrale che ha un ruolo chiave nella formazione di nuovi ricordi).


Gli autori scrivono: "Gli attuali risultati suggeriscono che la grelina può migliorare la cognizione nell'Alzheimer attraverso un meccanismo del sistema nervoso centrale che coinvolge la segnalazione dell'insulina".

 

*****
Primo autore della ricerca è Nicolas Kunath MD, del Max Planck Institute di Monaco di Baviera in Germania, che è stato alla UAB come studente visitatore per cinque mesi. Co-autori sono Thomas van Groen, professore associato, Ashish Kumar e Monique Dozier-Sharpe, entrambi del Dipartimento di Biologia Cellulare, Evolutiva e Integrativa della Facoltà di Medicina della; e David B. Allison PhD, direttore del UAB Nutrition Obesity Research Center e dell'Office of Energetics, e professore alla School of Public Health alla UAB.

 

 

 


Fonte: University of Alabama at Birmingham via Newswise (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Nicolas Kunath, Thomas van Groen, David B. Allison, Ashish Kumar, Monique Dozier-Sharpe & Inga Kadish. Ghrelin agonist does not foster insulin resistance but improves cognition in an Alzheimer’s disease mouse model.Scientific Reports, 5, Article number: 11452 doi:10.1038/srep11452

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

[Greg O'Brien] Scoprire la grazia dell'imperfezione: apprezzare la l…

11.11.2025 | Voci della malattia

"Scrivi in ​​modo forte e chiaro ciò che fa male" (attribuito a Ernest Hemingway)

<...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)