Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Benefici per la demenza dalla coppia vitamina B - omega3

Un team di ricerca dell'Università di Oxford, che sta indagando sui nuovi modi per rallentare l'avanzata della demenza, ha annunciato nuove scoperte, e invoca più finanziamenti, e più mirati, per la ricerca sulla demenza.


Il team, guidato dal professor David Smith, ha scoperto che l'avanzata dell'atrofia cerebrale (uno dei sintomi più importanti e dannosi della demenza e dell'Alzheimer) è più lenta fino al 70 per cento nei pazienti con alti livelli di vitamine B e di omega-3.


Nell'ambito dello studio, i pazienti con alti livelli di omega-3, ma con livelli più bassi di vitamina B nel sangue, hanno mostrato un notevole miglioramento quando hanno assunto integratori di queste vitamine. Gli esperti sanitari ritengono che questi risultati possano portare nuova conoscenza per un trattamento dell'Alzheimer e della demenza nella Sanità pubblica in GB, che ha profonde implicazioni per i pazienti.


Il professor Smith ha detto:

"Il nostro lavoro precedente aveva dimostrato che una condizione semplicemente insufficiente (non una carenza netta) di alcune vitamine del gruppo B è associata ad un'atrofia cerebrale più rapida e che dare integratori di queste vitamine potrebbe rallentare l'atrofia e anche rallentare il declino della memoria nelle persone con decadimento cognitivo lieve (MCI).

"Questa è stata in realtà la prima dimostrazione che nell'Alzheimer si potrebbe rallentare il processo iniziale di malattia. Quello che abbiamo ora dimostrato è che questo effetto protettivo delle vitamine del gruppo B è presente solo nelle persone che hanno un buono stato di acidi grassi omega-3 ... dobbiamo ora sperimentare nelle persone con Lieve Deterioramento Cognitivo (una fase precedente dell'Alzheimer) una combinazione di vitamine B e acidi grassi omega-3".


La Dott.ssa Clare Walton, responsabile della comunicazione della Ricerca per l'Alzheimer's Society, tuttavia, ha sottolineato che sono necessari maggiori finanziamenti per ottenere risultati conclusivi: "La ricerca che circonda il ruolo delle vitamine B nell'influenzare i problemi di memoria è stata finora inconcludente. Sono necessari studi più ampi per capire appieno il ruolo che hanno le vitamine e gli acidi grassi".


L'annuncio arriva allo stesso tempo di uno studio separato, anch'esso condotto all'Università di Oxford, che ha rivelato che meno dell'1% dei fondi assegnati alla demenza e all'Alzheimer è speso per la ricerca. Per contro, oltre il 10% del finanziamento concesso al cancro è assegnato specificamente alla ricerca. Questo studio ha portato ad appelli per un aumento dei finanziamenti per la ricerca sulla demenza e sull'Alzheimer.

 

 

 

 

 


Fonte: George Hames in Cherwell.org (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Fredrik Jernerén, Amany Elshorbagy, Abderrahim Oulhaj, Stephen Smith, Helga Refsum and David Smith. Omega-3 Fatty Acids Modify Treatment Effect of High-Dose B Vitamins in Cognitively Impaired Elderly The FASEB Journal, April 2015, vol. 29 no. 1 Supplement 401.1

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)