Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Proteine ​​"cavalli di Troia": nanoparticelle per portare farmaci anti-demenza al cervello

Gli scienziati della Brunel University di Londra hanno scoperto un modo per puntare tumori e malattie degenerative, dure-da-raggiungere, con le nanoparticelle, ma senza causare gli effetti collaterali dannosi che il trattamento porta normalmente.

Proteine "cavalli di Troia": nanoparticelle per portare farmaci anti-demenza al cervelloViste al microscopio elettronico di Fe-MWNT incontaminate (A e B) e rivestite CMC (C e D) mostrano una elevata purezza dei campioni incontaminati e un'alta dispersione dei campioni funzionalizzati. Le dispersioni sono molto stabili (non-sedimentanti). Fonte: materiale dello studio
Con un enorme passo avanti nell'uso della nanomedicina, la loro ricerca ha contribuito a scoprire le proteine nel sangue che dissimulano le nanoparticelle in modo che siano assorbite dalle cellule senza causare infiammazione e senza distruggere le cellule sane.


Due studi hanno scoperto che i nanotubi di carbonio (CNT) innescano una reazione a catena nel «sistema di complemento», che è parte del sistema immunitario innato ed è responsabile dell'eliminazione di patogeni e tossine.


Il team, guidato dal dottor Uday Kishore del Centro Malattie Infettive, Immunità e Meccanismi di Malattia, ha scoperto che l'intero sistema di complemento viene attivato dal C1 all'inizio e dal C5 alla fine. Questo a sua volta attiva il complesso di attacco alla membrana, che uccide la cellula. In linea di principio, questo dovrebbe avere causato una reazione allergica e infiammatoria acuta.


Tuttavia era vero il contrario.


L'interazione tra CNT e C1q (una proteina di avvio del complemento) era anti-infiammatoria. Questo suggerisce che le nanoparticelle di rivestimento, oppure il tessuto sano con proteine di complemento, potrebbero ridurre i danni ai tessuti e aiutare a curare le malattie infiammatorie come il Parkinson, la corea di Huntington, la SLA e l'Alzheimer.


Non è chiaro se il legame tra le proteine ​​di complemento e i CNT sia diretto o indiretto. Tuttavia, cambiare le superfici dei CNT influenza la probabilità del sistema di complemento di essere attivato, e in che modo.


Con i dati di questo studio, le nanoparticelle di carbonio rivestite di proteine ​​modificate geneticamente vengono usate per colpire il glioblastoma, la forma più aggressiva di tumore cerebrale.


Il Dr Uday Kishore, della Brunel University di Londra, ha detto: "Usando una proteina riconosciuta dal sistema immunitario per nascondere efficacemente le nanoparticelle di carbonio, saremo in grado di distribuire queste minuscole particelle per colpire aree difficili da raggiungere, senza effetti collaterali dannosi per il paziente. Questo è un grande passo in avanti. E' come capire come usare la penicillina in modo sicuro e potrebbe essere altrettanto rivoluzionario per la medicina moderna del suo predecessore del XX secolo".

 

 

 

 

 


Fonte: Brunel University via AlphaGalileo (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:  Kirsten M. Pondman, Martin Sobik, Annapurna Nayak, Anthony G. Tsolaki, Anne Jäkel, Emmanuel Flahaut, Silke Hampel, Bennie ten Haken, Robert B. Sim, Uday Kishore. Complement activation by carbon nanotubes and its influence on the phagocytosis and cytokine response by macrophages. Nanomedicine: Nanotechnology, Biology and Medicine, 2014; 10 (6): 1287 DOI: 10.1016/j.nano.2014.02.010

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Antiossidanti aiutano contro vari problemi di salute, ma è complicato capire q…

3.11.2025 | Esperienze & Opinioni

La descrizione di antiossidante è tutta nel nome: gli antiossidanti contrastano gli ossi...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

[Greg O'Brien] Scoprire la grazia dell'imperfezione: apprezzare la l…

11.11.2025 | Voci della malattia

"Scrivi in ​​modo forte e chiaro ciò che fa male" (attribuito a Ernest Hemingway)

<...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.