Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Possibile trattamento per la Sindrome di SanFilippo

Possibile trattamento per la Sindrome di SanFilippoLa MPS IIIB è una malattia devastante e attualmente incurabile che causa danni progressivi al cervello, portando a una profonda disabilità intellettiva, alla demenza e alla morte, spesso prima di raggiungere l'età adulta.


Chiamata ufficialmente «mucopolisaccaridosi di tipo IIIB» o «Sindrome di Sanfilippo tipo B», la malattia provoca l'accumulo di prodotti di scarto nelle cellule, e a conseguenti danni progressivi al cervello.


I pazienti con MPS IIIB mancano di un enzima essenziale che è necessario per scomporre le lunghe catene di zuccheri, chiamati mucopolisaccaridi, portandoli ad accumularsi nelle cellule.


Dei ricercatori hanno riferito ieri sulla rivista Proceedings of National Academy of Sciences, di aver trovato un modo per sostituire l'enzima mancante nel cervello dei modelli di malattia, aprendo la porta a un potenziale trattamento per la MPS IIIB.


"La terapia enzimatica sostitutiva ha avuto molto successo nel trattamento di altre forme di MPS ma non per la MPS IIIB perché la barriera emato-encefalica blocca la consegna del farmaco al cervello", ha detto Patricia I. Dickson, MD, ricercatrice dell'Istituto di Ricerca Biomedica di Los Angeles (LA BioMed) e uno degli autori dello studio. "Iniettando un enzima modificato nel ventricolo sinistro del cervello, abbiamo trovato un modo per aggirare questa barriera e portare l'enzima necessario al cervello. Anche se sono necessari più studi, questa ricerca rappresenta una grande promessa per il trattamento della MPS IIIB".


I ricercatori del LA BioMed, dell'Università della California di Los Angeles e della BioMarin Pharmaceutical Inc., hanno somministrato una forma modificata dell'enzima mancante (NAGLU) attraverso il ventricolo sinistro del cervello. Hanno visto che l'enzima modificato è stato "assorbito avidamente" dalle cellule, sia del cervello che del fegato. I ricercatori hanno riferito che l'enzima modificato riduce a livelli normali, o quasi normali, l'accumulo patologico di solfato eparan, un mucopolisaccaride, e di altri metaboliti.

 

******
Il finanziamento per questo studio è stato fornito dalla BioMarin Pharmaceutical, Inc. e dai National Institutes of Health.

 

 

 

 

 


FonteLos Angeles Biomedical Research Institute  (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:  S.-h. Kan, M. Aoyagi-Scharber, S. Q. Le, J. Vincelette, K. Ohmi, S. Bullens, D. J. Wendt, T. M. Christianson, P. M. N. Tiger, J. R. Brown, R. Lawrence, B. K. Yip, J. Holtzinger, A. Bagri, D. Crippen-Harmon, K. N. Vondrak, Z. Chen, C. M. Hague, J. C. Woloszynek, D. S. Cheung, K. A. Webster, E. G. Adintori, M. J. Lo, W. Wong, P. A. Fitzpatrick, J. H. LeBowitz, B. E. Crawford, S. Bunting, P. I. Dickson, E. F. Neufeld. Delivery of an enzyme-IGFII fusion protein to the mouse brain is therapeutic for mucopolysaccharidosis type IIIB. Proceedings of the National Academy of Sciences, 2014; DOI: 10.1073/pnas.1416660111

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.