Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Esercizio aerobico regolare potenzia l'area della memoria nel cervello delle donne anziane

Un piccolo studio pubblicato online sul British Journal of Sports Medicine indica che un esercizio aerobico regolare sembra aumentare la dimensione dell'area del cervello coinvolta nella memoria verbale e nell'apprendimento, per le donne la cui capacità intellettuale è stata colpita dall'età.


L'ippocampo è diventato un obiettivo di interesse per la ricerca sulla demenza perché è l'area del cervello coinvolta nella memoria e nell'apprendimento verbale, ma è molto sensibile agli effetti dell'invecchiamento e ai danni neurologici.


I ricercatori hanno testato l'impatto dei diversi tipi di esercizi sul volume ippocampale di 86 donne che avevano lievi problemi di memoria (decadimento cognitivo lieve o MCI, un fattore comune di rischio per la demenza).
Tutte le donne avevano tra i 70 ed gli 80 anni e vivevano in modo indipendente in casa.


Circa lo stesso numero sono state assegnate a due sessioni da un'ora alla settimana, per sei mesi, di:

  • allenamento aerobico (camminata veloce), oppure
  • allenamento di resistenza (come piegamenti in avanti, piegamenti con pesi e pesi), oppure
  • esercizi di equilibrio e tonificazione muscolare.


La dimensione dell'ippocampo è stata valutata all'inizio ed alla fine del periodo di sei mesi mediante risonanza magnetica, e la loro memoria verbale e capacità di apprendimento è stata valutata prima e dopo con un test convalidato (RAVLT).
Solo 29 di loro hanno avuto una risonanza magnetica
prima e dopo, ma i risultati hanno mostrato che il volume totale dell'ippocampo nel gruppo che aveva completato i sei mesi di allenamento aerobico era significativamente superiore a quello di coloro che avevano completato il corso facendo esercizi di equilibrio e di tonificazione muscolare.


Non si è vista una tale differenza di volume dell'ippocampo in quelle che avevano fatto allenamento di resistenza, rispetto al gruppo di equilibrio e tonificazione muscolare.


Tuttavia, nonostante aver trovato in precedenza nello stesso campione di donne che l'esercizio aerobico migliora la memoria verbale, sono emerse alcune prove che indicano che un aumento di volume dell'ippocampo è associato ad una scarsa memoria verbale. Ciò suggerisce che il rapporto tra il volume del cervello e le prestazioni cognitive è complesso e richiede ulteriori ricerche, affermano gli autori.


Ma, anche nel caso peggiore, l'esercizio aerobico sembra essere in grado di rallentare il restringimento dell'ippocampo e mantenere il volume in un gruppo di donne che sono a rischio di sviluppare demenza, secondo i ricercatori. Che raccomandano il regolare esercizio aerobico per scongiurare il declino cognitivo lieve, che è particolarmente importante, data la crescente evidenza che l'esercizio fisico regolare fa bene alle funzioni cognitive e alla salute generale del cervello, e al peso crescente della demenza.


Ogni quattro secondi viene diagnosticato un nuovo caso di demenza nel mondo, e il numero di quelli afflitti è destinato a salire a oltre 115 milioni nel 2050.

 

 

 

 

 


FonteBMJ-British Medical Journal  (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:  L. F. ten Brinke, N. Bolandzadeh, L. S. Nagamatsu, C. L. Hsu, J. C. Davis, K. Miran-Khan, T. Liu-Ambrose. Aerobic exercise increases hippocampal volume in older women with probable mild cognitive impairment: a 6-month randomised controlled trial. British Journal of Sports Medicine, 2014; DOI: 10.1136/bjsports-2013-093184

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

[Greg O'Brien] Scoprire la grazia dell'imperfezione: apprezzare la l…

11.11.2025 | Voci della malattia

"Scrivi in ​​modo forte e chiaro ciò che fa male" (attribuito a Ernest Hemingway)

<...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.