Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


La dieta salutare in mezza età può prevenire la demenza più avanti

Scelte alimentari salutari in mezza età possono prevenire la demenza negli anni successivi, secondo una tesi di dottorato pubblicata all'Università della Finlandia orientale.


I risultati di uno studio di 14 anni, dimostrano che coloro che usano una dieta più sana all'età media di 50 anni hanno un rischio di quasi il 90 per cento più basso di demenza, rispetto a quelli la cui dieta è meno salutare.


Lo studio è il primo al mondo a indagare il rapporto tra una dieta sana già in mezza età e il rischio di sviluppare demenza più tardi.


I ricercatori hanno valutato il legame tra dieta e demenza usando un indice di dieta sana basato sul consumo di vari alimenti:

    • Ortaggi, bacche e frutta, pesce e grassi insaturi da prodotti lattiero-caseari e spalmabili erano alcuni dei componenti sani, mentre
    • salsicce, uova, dolci, bevande zuccherate, pesci salati e grassi saturi dei prodotti lattiero-caseari e spalmabili sono stati indicati come malsani.


Precedenti studi sulla dieta e la demenza si erano concentrati principalmente sull'impatto delle singole componenti della dieta. "Ma nessuno ha una dieta basata su un singolo alimento, e ci possono essere interazioni tra le sostanze nutritive, quindi ha più senso guardare l'intero schema dietetico", dice Marjo Eskelinen, MSc, che ha presentato i risultati della sua tesi di dottorato nel campo della neurologia.


La maggiore assunzione di grassi saturi è legata a funzioni cognitive più scadenti e ad un aumento del rischio di demenza.


L'impatto dei grassi alimentari sulle prestazioni cognitive e sul rischio di demenza è stato studiato anche separatamente. Un elevato consumo di grassi saturi è legato a funzioni cognitive/memoria più scadenti e ad un aumento del rischio di decadimento cognitivo lieve in uno studio di 21 anni.


È stato anche dimostrato che un consumo superiore di grassi saturi è associato ad un maggiore rischio di demenza tra i portatori di un fattore di rischio genetico dell'Alzheimer, la variante epsilon 4 del gene apolipoproteina E (ApoE). "Anche coloro che sono geneticamente suscettibili possono per lo meno ritardare l'insorgenza della malattia, preferendo nella loro dieta gli oli vegetali, le creme spalmabili a base di olio e i pesci grassi", dice la Eskelinen.


Inoltre, coloro che consumano 3-5 tazzine di caffè al giorno hanno un rischio minore di demenza rispetto a quelli che ne consumano di meno o di più.


La tesi di dottorato ha usato i dati dello studio «Finnish Cardiovascular Risk Factors, Aging and Incidence of Dementia», basato sulla popolazione. Su 2.000 partecipanti, 1.449 erano inclusi nel follow-up. I partecipanti avevano da 39 a 64 anni al basale e da 65 a 75 anni nel follow-up.

 

 

 

 

 


FonteUniversity of Eastern Finland(> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:

The doctoral thesis


The original publications

  • Eskelinen MH, Ngandu T, Helkala E-L, Tuomilehto J, Nissinen A, Soininen H, Kivipelto M. Fat intake at midlife and cognitive impairment later in life: a population-based CAIDE study. Int J Geriatr Psychiatry 23(7): 741-747, 2008.
  • Laitinen MH, Ngandu T, Rovio S, Helkala E-L, Uusitalo U, Viitanen M, Nissinen A, Tuomilehto J, Soininen H, Kivipelto M. Fat Intake at Midlife and Risk of Dementia and Alzheimer's Disease: A Population-Based Study. Dement Geriatr Cogn Disord 22(1): 99-107, 2006.
  • Eskelinen MH, Ngandu T, Tuomilehto J, Soininen H, Kivipelto M. Midlife Coffee and Tea Drinking and the Risk of Late-Life Dementia: A Population-based CAIDE Study. J Alzheimers Dis 16(1): 85-91, 2009.
  • Eskelinen MH, Ngandu T, Tuomilehto J, Soininen H, Kivipelto M. Midlife Healthy Diet Index and Late-Life Dementia and Alzheimer's Disease. Dement Geriatr Cogn Disord Extra 1(1): 103-112, 2011.


Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)