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Test nucleari degli anni '60 aiutano a confermare che il cervello adulto genera nuovi neuroni

La nascita di nuovi neuroni nel cervello adulto acuisce la memoria nei roditori, ma si dibatte da tempo se lo stesso vale per gli esseri umani. Uno studio pubblicato il 6 Giugno sulla rivista Cell rivela che un numero significativo di nuovi neuroni è generato nell'ippocampo degli esseri umani adulti, una regione del cervello fondamentale per la memoria e l'apprendimento.


I ricercatori hanno utilizzato una strategia unica basata sulla quantità di carbonio-14 presente negli esseri umani, derivante dai test nucleari di superficie di più di mezzo secolo fa. I risultati suggeriscono che i nuovi neuroni nascono quotidianamente nell'ippocampo umano, offrendo la possibilità allettante che possano supportare le funzioni cognitive in età adulta.


"Si è pensato per lungo tempo che si nasce con un certo numero di neuroni e che non è possibile averne di nuovi dopo la nascita", dice l'autore senior dello studio Jonas Frisén del Karolinska Institute. "Noi abbiamo la prima prova che c'è una neurogenesi [=nascita di nuovi neuroni] sostanziale nell'ippocampo umano per tutta la vita, suggerendo che i nuovi neuroni possono contribuire al funzionamento del cervello umano".


A causa di limitazioni tecniche, finora non è stato possibile quantificare la misura della neurogenesi nell'uomo. Per superare questo ostacolo, Frisén e il suo team hanno sviluppato un metodo innovativo per la datazione della nascita di neuroni. Questa strategia sfrutta gli elevati livelli atmosferici di carbonio-14, un isotopo radioattivo del carbonio, causati dai test nucleari di superficie fatti più di 50 anni fa. Da quando è entrato in vigore il Trattato sul Bando dei Test Nucleari del 1963, i livelli atmosferici di carbonio-14 "pesante" sono diminuiti ad un tasso conosciuto.


Quando mangiamo vegetali o prodotti di origine animale, assorbiamo sia carbonio normale che quello pesante al tasso atmosferico presente in quel momento, e l'esatta concentrazione atmosferica in qualsiasi punto nel tempo è impressa nel DNA ogni volta che nasce un nuovo neurone.Quindi i neuroni possono essere "datati al carbonio" in modo simile a quello usato dagli archeologi.


Misurando la concentrazione di carbonio-14 nel DNA di neuroni ippocampali di esseri umani deceduti, i ricercatori hanno trovato che più di un terzo di queste cellule sono regolarmente rinnovate per tutta la vita. Sono aggiunti ogni giorno circa 1.400 nuovi neuroni durante l'età adulta, e questo tasso declina solo modestamente con l'età.


Poiché la neurogenesi ippocampale avviene in misura simile tra esseri umani adulti e topi adulti, potrebbe avere anche un ruolo importante nella cognizione umana e nelle malattie psichiatriche."Si sospetta da molto tempo che la depressione sia legata alla riduzione della neurogenesi ippocampale ed i nostri risultati suggeriscono che per questo processo potrebbero potenzialmente essere sviluppati nuovi e più efficaci farmaci antidepressivi", dice Frisén.

 

 

 

 

 


Fonte: Cell Press, via EurekAlert!, a service of AAAS.

Riferimento: Kirsty L. Spalding, Olaf Bergmann, Kanar Alkass, Samuel Bernard, Mehran Salehpour, Hagen B. Huttner, Emil Boström, Isabelle Westerlund, Céline Vial, Bruce A. Buchholz, Göran Possnert, Deborah C. Mash, Henrik Druid, Jonas Frisén. Dynamics of Hippocampal Neurogenesis in Adult Humans. Cell, 2013; 153 (6): 1219 DOI: 10.1016/j.cell.2013.05.002

Pubblicato in Science Daily (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.

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