Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Nuove scoperte sulle cellule immunitarie del cervello nella progressione dell'Alzheimer

I depositi di placca nel cervello dei malati di Alzheimer sono circondati da cellule immunitarie del cervello, le microglia. Lo sapeva già Alois Alzheimer più di cento anni fa. Ma fino ad oggi non era ancora chiaro il ruolo delle microglia nell'Alzheimer: possono aiutare a ridurre il deposito della placca?

Uno studio, condotto da ricercatori del Centro Max Delbrück di Medicina Molecolare (MDC) di Berlino-Buch e della Charité - Universitätsmedizin di Berlino, ha fatto luce su queste misteriose microglia durante la progressione dell'Alzheimer.


Cellule immunitarie del cervello, le microglia
(marrone, piccole), si raggruppano intorno ai
depositi di beta-amiloide (rosso) in un modello
di topo di Alzheimer. (Credit: Frank Heppner/
Copyright: Charit)

Il Dr. Grietje Krabbe del laboratorio del professor Helmut Kettenmann (MDC) e il Dr. Annett Halle del Dipartimento di Neuropatologia della Charité guidato dal professor Frank Heppner, dimostrano che le cellule microgliali attorno ai depositi non mostrano il modello classico di attivazione nei modelli ti topo di Alzheimer.


Al contrario, nel corso dell'Alzheimer perdono due delle loro funzioni biologiche. E' compromessa sia la loro capacità di rimuovere frammenti di cellule o strutture nocive che il loro processo diretto di motilità verso le lesioni acute. L'impatto di quest'ultima perdita di funzione necessita di ulteriori indagini.


Le placche sono costituite da frammenti di proteine, i peptidi amiloide-beta, che nell'Alzheimer si depositano nel cervello nel corso degli anni. Si ritiene che siano coinvolti nella distruzione delle cellule nervose dei pazienti che ne sono affetti, con un conseguente declino cognitivo incurabile.


Tuttavia non si capisce ancora pienamente perché le cellule della microglia, che si raggruppano intorno ai depositi, siano disattivate ​​o perdano la loro funzionalità. I ricercatori hanno concluso che questo processo avviene in una fase molto precoce di sviluppo della malattia, ed è probabilmente innescata dall'amiloide-beta.Questo è confermato dal fatto che la perdita di funzione delle cellule microgliali nei topi si può invertire con anticorpi dell'amiloide-beta, diminuendone il carico.


Secondo i ricercatori, si dovrebbe perseguire la possibilità di ripristinare la funzione delle microglia con la manipolazione diretta e sfruttarla per sviluppare trattamenti per l'Alzheimer.

 

 

 

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.
The original English version EnFlag
of this article is here.

 

 

 

 

 


Fonte:  Helmholtz Association of German Research Centres.

Riferimento: Grietje Krabbe, Annett Halle, Vitali Matyash, Jan L. Rinnenthal, Gina D. Eom, Ulrike Bernhardt, Kelly R. Miller, Stefan Prokop, Helmut Kettenmann, Frank L. Heppner. Functional Impairment of Microglia Coincides with Beta-Amyloid Deposition in Mice with Alzheimer-Like Pathology. PLoS ONE, 2013; 8 (4): e60921 DOI: 10.1371/journal.pone.0060921.

Pubblicato in Science Daily il 11 Aprile 2013 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

 

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:




Notizie da non perdere

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

[Domenic Praticò] Consigli pratici per diventare un super-anziano

1.12.2025 | Esperienze & Opinioni

Quando si parla di invecchiamento, sappiamo che esso non è un processo uniforme e uguale per tutt...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)