Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Nuovo impulso a ricerca e terapie di rigenerazione dei nervi

E' stato scoperto da scienziati dell'Università del Nevada di Reno un nuovo meccanismo per guidare la crescita dei nervi (che coinvolge il macchinario della morte cellulare), che potrebbe portare a progressi della medicina e della ricerca neurologica.

Il team ha ottenuto le prove negli studi su moscerini della frutta e segnalano la loro scoperta in un articolo pubblicato nella rivista Cell Reports.


Thomas Kidd, al centro, nel suo laboratorio di
scienze biologiche con il post-dottorato Gunnar
Newquist e la studente di biologia Kirsti Walker,
usa gli studi genetici con i moscerini della frutta
per indagare lo sviluppo dei nervi. (Credit: Mike
Wolterbeek, University of Nevada, Reno.)

"Anche se i moscerini sono organismi relativamente semplici, quasi ogni gene identificato in questa specie sembra svolgere funzioni simili negli esseri umani", scrive Thomas Kidd, professore associato nel Dipartimento di Biologia dell'Università, nel cui laboratorio è stato eseguito il lavoro. Il laboratorio di Kidd fa parte del Center for Biomedical Research Excellence Project in Cell Biology of Signaling da $ 10 milioni, dell'Università, finanziato dall'Institute of General Medical Sciences dei National Institute of Health. Il progetto è finanziato anche dalla National Science Foundation.


"I moscerini sono utili perché i meccanismi neurali che stiamo studiando sono simili a quelli dei mammiferi", dice Gunnar Newquist, autore principale dell'articolo su Cell Reports e post-dottorato di neuroscienze nel laboratorio di Kidd. "Abbiamo trovato qualcosa che nessuno ha mai visto prima; che bloccare il percorso della morte cellulare può rendere i nervi privi di spunti di orientamento per capire il modo giusto di connettersi ad altri neuroni. Questo è del tutto inaspettato e nuovo, ma davvero emozionante perché cambia il nostro modo di guardare alla crescita dei nervi. I neuroni hanno una naturale capacità di morire; se non riescono a fare i giusti collegamenti di solito muoiono. I neuroni, come la maggior parte degli altri tipi di cellule, hanno la capacità di commettere suicidio e molti lo fanno durante la formazione del sistema nervoso".


Il cablaggio del sistema nervoso è fatto dagli assoni, estensioni specializzate dei neuroni che trasmettono gli impulsi elettrici. Durante lo sviluppo, gli assoni percorrono lunghe distanze fino ai loro obiettivi, usando segnali nel loro ambiente. Il Netrin-B è uno di quei segnali. Kidd, Newquist e colleghi hanno dimostrato che il Netrin-B mantiene anche in vita i neuroni. "Togliete i Netrin-B e la crescita e la morte cellulare vanno in confusione", spiega Newquist.


Questo li ha portati alla scoperta che il macchinario della morte cellulare è attivo nei nervi in crescita, e sembra essere parte integrante del meccanismo di percorrenza. "Usiamo le genetica dei moscerini della frutta per studiare come questi assoni percorrano queste lunghe distanze correttamente quando si sviluppano", dice Kidd. "Capire i meccanismi che utilizzano per spostarsi è di grande interesse, non solo per comprendere come si forma il nostro cervello, ma anche come punto di partenza per escogitare il modo di stimolare la ricrescita degli assoni dopo una lesione, in particolare una lesione del midollo spinale. Il nostro lavoro suggerisce che le terapie volte a mantenere in vita i neuroni dopo la lesione possono stimolare i neuroni ad iniziare la ricrescita o a far germogliare nuove connessioni".


"Sono molto lieto di vedere che il duro lavoro di Tom e Gunnar è giunto a buon fine", dichiara Chris von Bartheld, direttore di della biologia cellulare COBRE dell'Università e professore alla School of Medicine dell'Università del Nevada. "Collegare la scoperta sul percorso assonale alla segnalazione della morte cellulare apre nuove interessanti strade per comprendere meglio entrambi gli argomenti. Essa mostra anche che il nostro centro di biologia cellulare di recente costituzione sta raggiungendo i suoi obiettivi di produre ricerca biomedica di alto livello".


La ricerca pubblicata su Cell Reports è uno degli punti di interesse principali del laboratorio di Kidd, uno dei cinque progetti di ricerca nel COBRE. Il centro è un forte stimolo per integrare la ricerca in biologia cellulare, biologia dello sviluppo, segnalazione e neuroscienze dell'Università e sviluppare collaborazioni tra ricercatori di base e medici.

 

 

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.
The original English version EnFlag
of this article is here.

 

 

 

 


Fonte: University of Nevada, Reno. Articolo originale scritto da Mike Wolterbeek.

Riferimento: Gunnar Newquist, J. Michelle Drennan, Matthew Lamanuzzi, Kirsti Walker, James C. Clemens, Thomas Kidd. Blocking Apoptotic Signaling Rescues Axon Guidance in Netrin Mutants. Cell Reports, 2013; DOI: 10.1016/j.celrep.2013.02.017.

Pubblicato in Science Daily il 22 Marzo 2013 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:




Notizie da non perdere

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

[Greg O'Brien] Scoprire la grazia dell'imperfezione: apprezzare la l…

11.11.2025 | Voci della malattia

"Scrivi in ​​modo forte e chiaro ciò che fa male" (attribuito a Ernest Hemingway)

<...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.