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Si cercano metodi perchè gli anziani possano guidare più a lungo

Per sviluppare nuove tecnologie per supportare i guidatori anziani, si sta usando una macchina speciale da ricerca, che controlla la concentrazione, i livelli di stress e le abitudini di guida mentre stiamo seduti dietro al volante.

Il team di Intelligent Transport dell'Università di Newcastle ha convertito una macchina elettrica in un laboratorio mobile.


Denominata 'DriveLAB', la vettura è attrezzata con sistemi di tracciamento, sensori per seguire il movimento degli occhi e monitor biologici, nel tentativo di comprendere le sfide che affrontano i conducenti più anziani e identificare i punti cruciali di stress.


La ricerca mostra che rinunciare alla guida è uno dei fattori chiave responsabili del peggioramento della salute e del benessere degli anziani, rendendoli sempre più isolati e inattivi. Guidato dal professor Phil Blythe, il team di Newcastle sta studiando le tecnologie per i conducenti più anziani a bordo dei veicoli, con la speranza di aiutarli a continuare a guidare più a lungo possibile nella vecchiaia. Queste tecnologie includono strumenti di navigazione su misura, sistemi di visione notturna e adattamenti intelligenti della velocità.


Phil BlythePhil Blythe (foto), docente di Sistemi di Trasporto Intelligenti all'Università di Newcastle, spiega: "Per molte persone anziane, in particolare quelle che vivono da sole o in zone rurali, la guida è essenziale per mantenere la propria indipendenza, dando loro la libertà di uscire e in giro senza dover fare affidamento sugli altri. Ma tutti noi dobbiamo accettare il fatto che, quando invecchiamo, le nostre reazioni rallentano e questo significa che spesso le persone evitano ogni condizione di guida potenzialmente difficile e perdono la fiducia nelle loro abilità di guida. Il risultato è che smettono di guidare prima che sia veramente necessario. Quello che stiamo facendo è studiare il modo di tenere le persone capaci di guidare sicuri più a lungo, che a sua volta aumenta l'indipendenza e le tiene socialmente connesse".


Finanziato dal programma Digital Economy del Research Councils UK, la ricerca è parte del progetto Inclusione Sociale attraverso l'Economia Digitale (SIDE), un centro di ricerca da 12 milioni di sterline guidato dalla Newcastle University.


Utilizzando la nuova DriveLAB così come il simulatore di guida dell'Università, il team ha lavorato con gli anziani provenienti da tutto il Nord Est e dalla Scozia per capire le loro abitudini di guida e le loro paure e cercare il modo di superarle. Incorporando il tracciatore degli occhi e il bio-monitor con il simulatore di guida, il team è in grado di monitorare il movimento degli occhi, la velocità, la reazione, la posizione in corsia, l'accelerazione, la frenata e l'efficienza di guida.


La d.ssa Amy Guo, la ricercatrice che conduce il primo studio pilota, spiega: "La DriveLAB ci sta aiutando a capire quali sono i principali fattori scatenati dallo stress e quali sono le difficoltà per i conducenti più anziani e come potremmo utilizzare la tecnologia per affrontare questi problemi. "Ad esempio, molti di noi si aspetterebbe che i conducenti più anziani vadano sempre più lenti di tutti gli altri, ma sorprendentemente, abbiamo scoperto che nelle zone da 50 km/h fanno fatica a mantenere una velocità costante e quindi sono più propensi a superare il limite di velocità e ad essere a rischio multa. Stiamo esaminando i vantaggi dei sistemi che controllano la velocità come un modo per impedire ciò". Un'altra soluzione è un navigatore satellitare su misura che utilizza le immagini nei segnali di svolta, come ad esempio una casella postale o una casa pubblica.


Il ricercatore Chris Emmerson spiega: "Una cosa che è venuta fuori dai focus group è stata che, anche se la vecchia generazione è spesso ansiosa di provare nuove tecnologie, è la loro mancanza di esperienza e fiducia nelle tecnologie digitali, ad escluderli. Inoltre, essi sentono che la maggior parte delle tecnologie sono state progettate pensando ai giovani".


Il lavoro sarà stato presentato alla conferenza Aging, Mobility and Quality of Life in Michigan nel mese di giugno. Edmund King, presidente di AA e professore dei trasporti alla Newcastle University, ha detto: "La macchina è vitale per molti anziani in quanto aiuta a tenerli in movimento, indipendenti e in contatto con amici e familiari. L'organizzazione di assistenza AA ha aiutato migliaia di guidatori anziani con i corsi gratuiti "Guida con fiducia", ma riteniamo che il lavoro pionieristico con la DriveLAB aiuterà con soluzioni tecnologiche per garantire che i guidatori anziani restino sicuri al volante".


Il simulatore di guida viene anche usato per osservare come possono influenzare la guida le distrazioni come rispondere a un telefono cellulare, inviare un SMS o mangiare.

 

 

 

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Fonte:
Materiale della Newcastle University.

Pubblicato in ScienceDaily il 22 Aprile 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

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