Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Chiarito il corretto ripiegamento delle proteine

Il perfetto standard per la nanotecnologia è nella natura stessa delle proteine. Queste nanomacchine biomolecolari (macromolecole forgiate da catene peptidiche di amminoacidi) sono in grado di piegare se stesse in una moltitudine abbagliante di strutture e forme che consentono loro di svolgere una moltitudine altrettanto abbagliante di funzioni fondamentali per la vita.

Il "misfolding" [errata ripiegatura delle proteine] è stato collegato a molte malattie, tra cui l'Alzheimer, il Parkinson e alcune forme di cancro.


Ma, pur essendo il processo di ripiegamento delle proteine così importante per quasi tutti i sistemi biologici, i suoi meccanismi sono rimasti finora misteriosi. La nebbia, tuttavia, sta per svanire.Un team di ricercatori del Lawrence Berkeley National Laboratory (Berkeley Lab) del US Department of Energy (DOE), utilizzando i fasci di raggi X eccezionalmente luminosi e potenti della Advanced Light Source, hanno determinato la struttura cristallina di un elemento critico di controllo nella chaperonina, il complesso di proteina responsabile del corretto ripiegamento di altre proteine.


"Abbiamo identificato, per la prima volta, una regione all'interno delle chaperonine di gruppo II, che noi chiamiamo ciclo "nucleotide-sensing" [=rilevazione dal nucleotide], che rileva la presenza delle molecole di ATP che alimentano il movimento di piegatura della chaperonina", dice Paul Adams, bioingegnere della divisione di bioscenze fisiche del Berkeley Lab e una autorità in materia di cristallografia a raggi x, che ha guidato questo lavoro. " Sapevamo che l'idrolisi dell'ATP è importante per la promozione della ripiegatura delle proteine, ma non sapevamo come fosse rilevata e comunicata l'attività dell'ATP".


I ricercatori del Berkeley Lab presso l'Advanced Light
Source hanno scoperto un ciclo rilevato dal nucleotide,
che sincronizza le modifiche conformazionali nei tre
settori della chaperonina di gruppo II per la piegatura
corretta di altre proteine. (Immagine gentilmente
concessa da DOE / Lawrence Berkeley National
Laboratory)

Adams è l'autore corrispondente di un documento in The EMBO Journal che descrive questo studio, condotto in collaborazione con colleghi del MIT e della Stanford, intitolato "Meccanismo di rilevamento dei nucleotidi nel chaperonine di gruppo II". Co-autori sono Jose Pereira, Corie Ralston, Nicholai Douglas, Ramya Kumar, Tom Lopez, Ryan McAndrew, Kelly Knee, Jonathan King e Judith Frydman.

Le chaperonine promuovono il corretto ripiegamento delle proteine appena tradotte e delle proteine che sono state denaturate dallo stress (=hanno perso la loro struttura), incapsulandole all'interno di una camera protettiva formata da due anelli di complessi molecolari impilati in sequenza. Ci sono due classi di chaperonine; il gruppo I che si trova nei procarioti e il gruppo II che si trova negli eucarioti. Gran parte dell'architettura di base è stata evolutivamente conservata tra queste due classi, ma si differenziano in quanto la camera di protezione è aperta per accettare proteine e chiusa per ripiegarle. Mentre le chaperonine di gruppo I richiedono un coperchio molecolare staccabile a forma di anello per aprire e chiudere la camera, le chaperonine di gruppo II hanno un coperchio incluso.


"Abbiamo ottenuto strutture cristalline con una risoluzione sufficiente per consentire di esaminare, nel dettaglio, gli effetti che hanno i cambiamenti negli stati dei nucleotidi sul legame e sull'idrolisi dell'ATP nel chaperonine di gruppo II", dice Adams. "Da queste strutture vediamo che il ciclo di rilevamento del nucleotide controlla le modifiche dei siti di legame dell'ATP e comunica queste informazioni a tutta la chaperonina. L'analisi funzionale suggerisce inoltre che la regione del ciclo di rilevamento del nucleotide utilizza queste informazioni per controllare il tasso di legame e di idrolisi dell'ATP, che a sua volta controlla la temporizzazione della reazione di ripiegamento della proteina". [...]


Individuando il ciclo di rilevazione del nucleotide e il suo ruolo di controllo nel ripiegamento della proteina chaperonina di gruppo II, Adams e i suoi colleghi possono aver aperto una nuova strada per progettare modifiche alle attività di ripiegamento delle proteine. "Il forte legame tra le proteine ripiegate in modo errato e gli stati patologici è ben documentato", dice Adams. "Poiché l'idrolisi dell'ATP è richiesta per il ripiegamento delle proteine, potrebbe essere possibile progettare un circuito di rilevamento nucleotide che promuove l'attività di ripiegamento della proteina più lenta o più veloce in una determinata chaperonina. Ciò potrebbe, per esempio, essere usato per aumentare l'attività di ripiegamento delle proteine umane chaperonine, o forse ridurre l'accumulo cellulare di proteine mal ripiegate che possono causare malattie e altri problemi".


[...]

 

 

 

 

*************************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

************************
Fonte: Materiale del DOE/Lawrence Berkeley National Laboratory.

Riferimento:
Jose H Pereira, Corie Y Ralston, Nicholai R Douglas, Ramya Kumar, Tom Lopez, Ryan P McAndrew, Kelly M Knee, Jonathan A King, Judith Frydman, Paul D Adams. Mechanism of nucleotide sensing in group II chaperonins . The EMBO Journal , 2011; 31 (3): 731 DOI: 10.1038/emboj.2011.468.

Pubblicato in ScienceDaily il 24 febbraio 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

Notizie da non perdere

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

[Greg O'Brien] Scoprire la grazia dell'imperfezione: apprezzare la l…

11.11.2025 | Voci della malattia

"Scrivi in ​​modo forte e chiaro ciò che fa male" (attribuito a Ernest Hemingway)

<...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Il litio potrebbe spiegare, e trattare, l'Alzheimer?

19.08.2025 | Ricerche

Qual è la prima scintilla che innesca la marcia ruba-memoria del morbo di Alzheimer (MA)...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.