Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Infiammazione e invecchiamento: ricerca rivela che non è universale come si pensa

Tsimane forager farmer Raccoglitore-agricoltore Tsimane. Foto di Ben Trumble / ASU

È una realtà accettata da tempo che con l'età arriva una maggiore infiammazione, così ampiamente accettata che è stata soprannominata 'inflammaging' (inflammation/infiammazione + aging/invecchiamento). Con questo aumento dell'infiammazione cronica legata all'età, arrivano anche gravi problemi di salute, come le malattie cardiovascolari e il morbo di Alzheimer (MA).


Ma secondo una nuova ricerca, l'infiammazione non è un'esperienza universale come si pensava finora. Lo studio, pubblicato su Proceedings of the Royal Society B, ha accertato poca inflammaging in una comunità non industrializzata, e ha trovato un aumento dell'infiammazione i presenza di livelli moderati di modernizzazione in un'altra. La ricerca guidata da Jacob Aronoff, postdottorato della Arizona State University, ha esaminato due comunità nell'Amazzonia Boliviana: Tsimane e Moseten.


I Tsimane sono una comunità di oltre 17.000 persone sparse in 90 villaggi delle pianure dell'Amazzonia boliviana. Avendo uno stile di vita da cacciatori-agricoltori, la loro vita quotidiana è molto simile a quella pre-rivoluzione industriale. Ciò ci permette di dare uno sguardo unico ai processi di salute e invecchiamento degli umani prima che entrassero in gioco le influenze moderne. Ricerche precedenti hanno dimostrato che hanno il cuore più sano e i tassi più bassi di MA e demenza del mondo.


Benjamin Trumble, autore senior dello studio, professore di evoluzione umana e cambiamento sociale all'ASU, è condirettore del progetto Tsimane Health and Life History. Il gruppo ha una lunga relazione con i Tsimane per la raccolta di dati demografici e biomedici e aiuta a fornire cure mediche alla comunità, una relazione che dura da più di 20 anni. Quest'ultima occhiata al nostro passato umano si era prefissa di determinare se l'infiammazione che sperimentiamo nella vecchiaia è un'esperienza universale e umana.


“Per vedere se sviluppano inflammaging, abbiamo misurato in un campione di anziani Tsimane un insieme di citochine, ​​proteine secrete dalle cellule per segnalare le risposte immunitarie nel corpo, come l'infiammazione, e vedere se aumentano con l'età: abbiamo riscontrato aumenti minimi mentre invecchiavano", ha detto Aronoff.


Per approfondire i risultati, i ricercatori hanno anche esaminato i Moseten che, sebbene geneticamente molto simili ai Tsimane, hanno subito un cambiamento culturale significativo a partire da 300 anni fa quando i missionari gesuiti si sono stabiliti tra loro.


"Sono ancora lo stesso gruppo genetico e linguistico, ma i Moseten ora hanno acqua corrente, elettricità e sanitari interni"
, ha detto Trumble. "Sono circa in una situazione intermedia in cui non sono industrializzati come le persone che vivono negli Stati Uniti, ma non sono tradizionali come i Tsimane che vivono ancora come la maggior parte dei nostri antenati umani".


Questa fase di modernizzazione intermedia offre un'interessante opportunità di confronto per i ricercatori. "Li abbiamo misurati insieme nello stesso laboratorio, usando la stessa tecnologia, e abbiamo trovato chiaramente inflammaging più pronunciata nei Moseten, il che suggerisce che l'inflammaging - in larga misura - è un prodotto di stili di vita industrializzati", ha affermato Aronoff.


Quindi l'infiammazione non è una certezza dell'invecchiamento, come si pensava in precedenza. Sebbene siano necessarie ulteriori ricerche, sembra essere in gran parte influenzata da fattori ambientali e di stile di vita, come la dieta e l'esercizio fisico. Mostra altresì che anche una leggera modernizzazione ha un impatto sulla deviazione del corpo umano dal suo percorso ancestrale.


"Per il 99% della storia umana siamo stati raccoglitori e cacciatori fisicamente attivi. Ora, con la vita sedentaria della città urbana, stiamo praticamente operando al di fuori della 'garanzia del produttore'", ha detto Trumble. "Lavorando con popolazioni che hanno uno stile di vita più tradizionale, possiamo avere un'idea migliore di quale sia la linea di base per la salute umana".


Altre possibilità potrebbero essere un'elevata esposizione a parassiti e patogeni, una cosa che manca nelle comunità industrializzate, ma comune per i Tsimane. Mentre sono necessarie ulteriori ricerche, la risposta del sistema immunitario sviluppato dall'esposizione ai parassiti può avere un ruolo nella mancanza di infiammazione legata all'età dei Tsimane.


"Abbiamo eliminato la maggior parte dei nostri parassiti, e questa è una buona cosa. Dovremmo tenerla così", ha detto Trumble. "Ma potrebbe esserci un modo per sfruttare il potenziale senza l'impatto negativo. Una delle cose che potremmo fare in futuro è potenzialmente, invece di essere infettati da vermi parassiti, potremmo capire quali sono le proteine ​​sulla superficie delle cellule del parassita - e se possiamo trasformarle in un farmaco utile a ingannare il nostro sistema immunitario che, pensando di avere quel problema, si svilupperebbe in modo diverso per combatterlo".


Proprio come usiamo le vaccinazioni per virus come l'influenza, in cui un'esposizione patogena controllata aumenta una risposta del sistema immunitario per combattere l'esposizione naturale, lo stesso potrebbe essere vero per la nostra infiammazione legata all'età. Alla fine, tuttavia, non esiste una pillola magica, secondo Trumble, poiché lo stile di vita e la dieta sono probabilmente importanti contributi dell'inflammaging.


"Abbiamo in corso studi per esaminare la dieta, l'attività fisica e le esposizioni infettive che colpiscono i Tsimane, che possono avere questi effetti antinfiammatori. Dovremo fare molti studi per capire quali, esattamente, sono i fattori e come lavorano insieme", ha detto Aronoff.

 

 

 

 


Fonte: Megan Martin in Arizona State University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: JE Aronoff, [+19], BC Trumble. Inflammaging is minimal among forager-horticulturalists in the Bolivian Amazon. Proc. R. Soc. B, 2025, DOI

Copyright:
Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.