Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Aumento della proteina 'CLU' promuove resilienza cerebrale e protezione dall'Alzheimer

CLU allevia Alzheimer Riassunto grafico dello studio Lish et al / Neuron

I farmaci per il morbo di Alzheimer (MA) approvati di recente sono un passo avanti per il trattamento della malattia, ma sono necessarie nuove strategie terapeutiche per completarli e fornire approcci terapeutici personalizzati.


Ricercatori del Mass General Brigham di Boston hanno identificato una potenziale strategia per proteggere dal MA aumentando la proteina clusterina (CLU). I loro risultati, pubblicati su Neuron, rivelano che l'aumento della CLU protegge il cervello dalle placche amiloidi e dalla perdita di sinapsi, gli aspetti chiave della patologia della malattia, identificando anche quali individui hanno maggiori probabilità di rispondere in base alla loro genetica.


"L'aumento della clusterina ha il potenziale di prevenire il declino cognitivo in un modo diverso e complementare alle terapie anti-amiloide, promuovendo la resilienza cerebrale", ha dichiarato Tracy Young-Pearrse PhD, cattedra di neurologia e vicepresidente di ricerche in neuroscienze del Brigham and Women’s Hospital. "La clusterina può essere utile anche in altre malattie cerebrali dell'invecchiamento dato il meccanismo che abbiamo scoperto nel nostro studio".


La Young-Pearse e il team di ricerca, con la prima autrice Alexandra M. Lish, hanno usato diversi modelli, che includono il tessuto cerebrale di oltre 700 partecipanti allo studio Religious Orders e Memory and Aging Projects, cellule cerebrali umane e animali modello, per studiare il ruolo molecolare della CLU. Hanno scoperto che la riduzione della CLU è associata a infiammazione elevata, mentre il suo aumento protegge da queste interazioni infiammatorie, in particolare tra le cellule cerebrali chiamate astrociti e microglia.


I risultati supportano coerentemente l'ipotesi terapeutica secondo cui l'aumento della CLU nei pazienti con placche amiloidi e grovigli tau può prevenire la segnalazione infiammatoria, proteggendo dalla neurodegenerazione e dal declino cognitivo. I ricercatori notano che l'aumento della CLU può anche essere utile per trattare altre malattie cerebrali legate all'età, molte delle quali condividono meccanismi simili di disregolazione neuroinfiammatoria.


I risultati sugli effetti neuroprotettivi della CLU hanno importanti implicazioni per progettare e testare nuove strategie terapeutiche complementari al MA, secondo i ricercatori.


"Mentre l'amiloide si accumula nel cervello, alcuni individui riescono a montare una risposta protettiva sovra-regolando in modo efficiente la CLU, che aiuta a preservare le sinapsi e prevenire il declino cognitivo. Per altri, questa risposta è compromessa, portando a una produzione di CLU insufficiente, maggiore infiammazione e progressione verso il MA", ha concluso la Young-Pearse.

 

 

 


Fonte: Mass General Brigham (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: AM Lish, [+17], TL Young-Pearse. CLU alleviates Alzheimer’s disease-relevant processes by modulating astrocyte reactivity and microglia-dependent synaptic density. Neuron, 2025, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

I tuoi ricordi sono governati da timer nascosti nel tuo cervello

10.12.2025 | Ricerche

Uno dei compiti più essenziali del cervello è decidere quali esperienze immagazzinare co...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Questo approccio di medicina di precisione potrebbe aiutarti a ritardare la de…

5.12.2025 | Ricerche

Secondo un nuovo studio condotto alla Università della California di San Francisco, la c...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

[Dana Territo] Sii delicato e paziente quando parli ad amici e familiari della…

30.09.2025 | Esperienze & Opinioni

Come parlare alla famiglia della mia diagnosi di Alzheimer?

È difficile discerne...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)