Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Demenza da Corpi di Lewy: scoperta di un team multidisciplinare italiano

neurons containing Lewy bodies small red spheresNeurone con Corpi di Lewy (piccole sfere rosse).

Un nuovo studio condotto dal team di ricerca della Clinica Neurologica dell'Università di Roma Tor Vergata, da poco pubblicato su Neurology, coordinato dai professori Nicola Biagio Mercuri, ordinario di Neurologia del dipartimento di Medicina dei sistemi e direttore della Clinica Neurologica, e Alessandro Martorana, associato di Neurologia e direttore del Centro Demenze, ha evidenziato l'importanza della valutazione della disfunzione neurovegetativa nei pazienti con una forma di demenza che colpisce spesso individui più giovani, la Demenza da Corpi di Lewy (DLB).


I risultati aprono nuove prospettive per la diagnosi e la comprensione dei meccanismi patogenetici della malattia, la seconda causa di demenza neurodegenerativa dopo l'Alzheimer, sebbene la sua diagnosi resti complessa a causa della sovrapposizione dei sintomi con altre patologie neurodegenerative.


Lo studio è stato realizzato grazie alla collaborazione tra la Clinica Neurologica, in particolare del Centro Demenze, il Laboratorio di esplorazione funzionale del Sistema Neurovegetativo coordinato dalla dottoressa Camilla Rocchi, e il professor Agostino Chiaravalloti dell'Unità di Medicina Nucleare del PTV, che ha coinvolto 22 pazienti con diagnosi di DLB e 20 controlli sani. Utilizzando una batteria completa di test che studiano il sistema nervoso vegetativo i ricercatori hanno identificato alterazioni diffuse in assenza di sintomi e segni clinici conclamati.


“La nostra ricerca mostra che la disfunzione vegetativa è presente in modo significativo nella DLB, indipendentemente dalla presenza di segni e sintomi clinici e può rappresentare un elemento chiave per la diagnosi precoce e la stratificazione dei pazienti” ha dichiarato Chiara Giuseppina Bonomi, dottoranda in Neuroscienze dell'università di Roma Tor Vergata e prima autrice dello studio.


“Questi risultati", aggiunge la dottoressa Rocchi, esperta di disturbi del sistema vegetativo, "supportano l'importanza di una valutazione sistematica della funzione neurovegetativa nei pazienti con sospetta DLB, poiché potrebbe migliorare l'identificazione di sottogruppi di pazienti con diverse traiettorie patologiche”.


Comprendere le variazioni nella diffusione della patologia sarà fondamentale per definire i sottotipi di DLB e per personalizzare le strategie terapeutiche di una patologia molto eterogenea. Questa ricerca rafforza il ruolo della disfunzione autonomica (ovvero quando il sistema nervoso autonomo non funziona correttamente) come possibile biomarcatore diagnostico per la DLB e apre nuove prospettive per future indagini su questa complessa malattia. Lo studio pone le basi per ulteriori ricerche volte a esplorare le disfunzioni neurovegetative nelle fasi precoci della malattia e a valutarne il potenziale valore sia nella prognosi sia nella diagnosi della malattia.


“Questo studio ha integrato competenze e metodiche diverse, permettendoci di dimostrare quanto la disfunzione autonomica sia un elemento chiave nella Demenza da Corpi di Lewy”, ha commentato il professor Mercuri, che conclude: “In futuro, sarà fondamentale approfondire il suo ruolo per migliorare la diagnosi precoce e l'inquadramento clinico dei pazienti”.

 

 

 


Fonte: Università degli studi di Roma Tor Vergata

Riferimenti: CG Bonomi, [+7], C Rocchi. Autonomic Dysfunction in Patients With Dementia With Lewy Bodies and Its Relationship With Nigrostriatal Denervation. Neurology, 2025, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)