Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Come rimuovere la tau tossica che può portare ad Alzheimer e demenze correlate?

Degli scienziati hanno scoperto un nuovo modo di eliminare le cellule di tau tossica, in uno studio su topi e organoidi, che sono 'mini-cervelli' umani coltivati ​​in laboratorio.

Oligomeric tau in transgenic mouse cortex overexpressing a mutant form of human tauProteina tau nel cervello di topo con una mutazione che provoca una forma comune di demenza (Fonte: Joshua Berlind/Ichida Lab/USC))

Il neurotrasmettitore glutammato è essenziale per regolare qualsiasi cosa, dall'umore alla memoria, ma può anche favorire un accumulo tossico della famigerata proteina tau, che può contribuire al morbo di Alzheimer (MA) e alle demenze correlate.


In uno studio guidato dal centro cellule staminali della University of Southern California di Los Angeles, pubblicato su Neuron, gli scienziati descrivono un nuovo approccio per contrastare questi effetti neurodegenerativi devastanti e spesso fatali.


Nello studio, i primi autori Joshua Berlind e Jesse Lai hanno fatto questa scoperta studiando topi di laboratorio e 'organoidi' di cervello umano, che sono strutture rudimentali simili al cervello, coltivate in laboratorio. Gli scienziati hanno prodotto questi organoidi dalle cellule staminali derivate da persone sane e da pazienti con malattie neurodegenerative legate alla tossicità da tau.


Se esposti al glutammato, gli organoidi, in particolare quelli derivati ​​da pazienti con malattie neurodegenerative, hanno esibito un accumulo tossico di proteina tau, nonché la neurodegenerazione e la morte delle cellule nervose. I topi con una mutazione della tau, che causa una forma comune di demenza, mostravano patologie simili.


"Sono stati sviluppati molti farmaci potenziali per mitigare gli effetti neurodegenerativi della tossicità del glutammato, ma hanno avuto risultati contrastanti negli studi clinici", ha dichiarato l'autore senior Justin Ichida, professore associato di cellule staminali della USC. "Una difficoltà è che limitare direttamente l'attività del glutammato, un neurotrasmettitore cruciale, può avere conseguenze negative, come deficit motori o di memoria o addirittura coscienza ridotta".


Adottando un approccio diverso, gli scienziati hanno esaminato i geni che rispondono al glutammato e hanno identificato un gene chiamato KCTD20. Quando gli scienziati hanno soppresso l'attività di questo gene negli organoidi e nei topi, il glutammato non ha prodotto gli stessi effetti negativi in ​​termini di accumulo di tau o neurodegenerazione.


Con ulteriori esperimenti, il team ha scoperto che la soppressione di questo gene attivava compartimenti cellulari chiamati lisosomi, che avvolgevano le proteine ​​tau tossiche e le espellevano dalle cellule degli organoidi.


"Il nostro studio punta al miglioramento dell'eliminazione delle proteine ​​tau come importante strategia terapeutica, piuttosto che tentare di limitare l'attività del glutammato", ha affermato Jesse D. Lai, post-dottorato nel laboratorio Ichida, ora alla Dewpoint Therapeutics.


Joshua Berlind, postdottorato del laboratorio Ichida, ha aggiunto: "Questa è una nuova promettente direzione per lo sviluppo di trattamenti mirati per i pazienti con malattie neurodegenerative legate alla tau, incluso il MA".

 

 

 


Fonte: Cristy Lytal in Univeristy of Southern California (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: JE Berlind, JD Lai, [+6], JK Ichida. KCTD20 suppression mitigates excitotoxicity in tauopathy patient organoids. Neuron, 2025, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

 

Notizie da non perdere

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Antiossidanti aiutano contro vari problemi di salute, ma è complicato capire q…

3.11.2025 | Esperienze & Opinioni

La descrizione di antiossidante è tutta nel nome: gli antiossidanti contrastano gli ossi...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

[Domenic Praticò] Consigli pratici per diventare un super-anziano

1.12.2025 | Esperienze & Opinioni

Quando si parla di invecchiamento, sappiamo che esso non è un processo uniforme e uguale per tutt...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)