Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Organoidi rivelano come proteggere il cervello da demenza e SLA dopo una lesione traumatica

Organoid with neurons labeled in greenOrganoide con neuroni marcati di verde (Fonte: Joshua Berlind/Ichida Lab)

Una lesione cerebrale traumatica (TBI) può quadruplicare il rischio di sviluppare la demenza e anche aumentare le possibilità di sviluppare malattie neurodegenerative come la SLA. In un nuovo studio pubblicato su Cell Stem Cell, scienziati della University of Southern California di Los Angeles hanno usato strutture cerebrali umane coltivate in laboratorio, note come organoidi, per offrire approfondimenti sul perché questo succede e come mitigare il rischio.


Nello studio, i ricercatori del laboratorio di Justin Ichida, professore associato di biologia delle cellule staminali e medicina rigenerativa all'USC e ricercatore del Center for Regenerative Medicine and Stem Cell Research all'USC, hanno usato le cellule staminali derivate da pazienti umani per coltivare strutture cerebrali rudimentali chiamate organoidi in laboratorio. Hanno quindi ferito questi organoidi con onde ad ultrasuoni ad alta intensità.


Gli organoidi feriti hanno mostrato alcune delle stesse caratteristiche osservate nei pazienti con TBI, come la morte delle cellule nervose e i cambiamenti patologici nelle proteine tau, nonché nella proteina TDP-43. Gli scienziati hanno scoperto che i cambiamenti patologici nella TDP-43 erano più diffusi negli organoidi derivati da pazienti con SLA o demenza frontotemporale, rendendo le loro cellule nervose più suscettibili alla disfunzione e alla morte dopo una lesione.


Ciò suggerisce che la TBI potrebbe aumentare il rischio di sviluppare queste malattie ancora di più che per i pazienti con predisposizione genetica. Le lesioni peggiori erano subite dalle cellule nervose che condividono informazioni - chiamate neuroni eccitatori - localizzate negli strati profondi degli organoidi.


Nella loro ricerca dei modi per proteggere questi neuroni dagli effetti della TBI, gli scienziati hanno identificato un gene chiamato KCNJ2, che contiene istruzioni per creare canali che consentono selettivamente al potassio di passare attraverso la membrana cellulare, permettendo la contrazione e il rilassamento dei muscoli. L'inibizione di questo gene ha avuto un effetto protettivo sugli organoidi derivati da pazienti con e senza SLA, nonché sui topi, a seguito di una TBI.


"Puntare il KCNJ2 può ridurre la morte delle cellule nervose dopo la TBI", ha affermato Ichida. "Ciò potenzialmente potrebbe diventare un trattamento post-infortunio o una profilassi per gli atleti e altri ad alto rischio di TBI".

 

 

 


Fonte: Cristy Lytal in University of Southern California (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: JD Lai, [+9], JK Ichida. KCNJ2 inhibition mitigates mechanical injury in a human brain organoid model of traumatic brain injury. Cell Stem Cell, 2024, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

[Greg O'Brien] Scoprire la grazia dell'imperfezione: apprezzare la l…

11.11.2025 | Voci della malattia

"Scrivi in ​​modo forte e chiaro ciò che fa male" (attribuito a Ernest Hemingway)

<...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)