Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Grasso addominale nascosto in mezza età legato all'Alzheimer

Higher brain inflammation In giallo l'aumento di neuroinfiammazione nella materia bianca, associato a più grasso viscerale nascosto. In verde la materia bianca normale. (Fonte: Dolatshahi et al.)

Maggiori quantità di grasso addominale viscerale in mezza età sono legate allo sviluppo del morbo di Alzheimer (MA), secondo una ricerca presentata all'incontro annuale della Radiological Society of North America. Il grasso viscerale è grasso che circonda gli organi interni in profondità nella pancia.

I ricercatori hanno scoperto che questo grasso addominale nascosto è correlato a cambiamenti nel cervello fino a 15 anni prima che ci siano i primi sintomi di perdita di memoria del MA.

Per tentare di individuare presto il rischio di MA, dei ricercatori hanno valutato l'associazione tra scansioni MRI del cervello e assorbimento di amiloide e tau sulle scansioni PET, con l'indice di massa corporea (IMC), obesità, resistenza all'insulina e tessuto adiposo addominale (grasso) in una popolazione di mezza età cognitivamente normale. Si ritiene che le proteine amiloide e tau interferiscano con la comunicazione tra le cellule cerebrali.

"Anche se altri studi hanno collegato l'IMC con l'atrofia cerebrale o addirittura con un rischio più elevato di demenza, nessuno studio precedente ha collegato un tipo specifico di grasso alle proteine del MA in persone cognitivamente normali", ha affermato il primo autore Mahsa Dolatshahi MD/MPH, postdottorato di ricerca al Mallinckrodt Institute of Radiology (MIR) della Washington University di St. Louis. "Studi simili non hanno studiato il ruolo differenziale del grasso viscerale e sottocutaneo, specialmente in termini di patologia amiloide di MA, già in mezza età".

Per questo studio trasversale, i ricercatori hanno analizzato i dati di 54 partecipanti cognitivamente sani, tra 40 e 60 anni di età, con IMC medio di 32. I partecipanti hanno avuto la misurazione di glucosio e insulina, nonché test di tolleranza al glucosio. I volumi di grasso sottocutaneo (grasso sotto la pelle) e di grasso viscerale sono stati misurati con risonanza magnetica addominale.

La risonanza magnetica cerebrale ha misurato lo spessore corticale delle regioni cerebrali che sono colpite dal MA. La PET è servita per esaminare la patologia della malattia in un sottoinsieme di 32 partecipanti, concentrandosi su placche amiloidi e grovigli tau che si accumulano nel MA.

I ricercatori hanno scoperto che un rapporto grasso viscerale-sottocutaneo più elevato era associato a un maggiore assorbimento del tracciante PET amiloide nel precuneo, la regione nota per essere influenzata presto dalla patologia amiloide del MA. Questa relazione era peggiore negli uomini che nelle donne. I ricercatori hanno anche scoperto che valori più elevati di grasso viscerale erano correlati ad un aumento del carico di infiammazione nel cervello.

"Si pensa che diversi percorsi abbiano un ruolo", ha detto il dott. Dolatshahi. "Al contrario degli effetti potenzialmente protettivi del grasso sottocutaneo, secrezioni infiammatorie di grasso viscerale possono portare all'infiammazione nel cervello, uno dei principali meccanismi che contribuiscono al MA".

L'autore senior Cyrus A. Raji MD/PhD, professore associato di radiologia e neurologia e direttore della risonanza neuromagnetica al MIR, ha osservato che i risultati hanno diverse implicazioni chiave per diagnosi e intervento più precoci.

"Questo studio evidenzia un meccanismo chiave attraverso il quale il grasso nascosto può aumentare il rischio di MA", ha affermato. "Mostra che tali cambiamenti cerebrali si verificano già a 50 anni, in media, fino a 15 anni prima che ci siano i primi sintomi di perdita di memoria del MA".

Il dott. Raji ha aggiunto che i risultati potrebbero indicare il grasso viscerale come obiettivo di trattamento per modificare il rischio di infiammazione e demenza cerebrale in futuro.

"Andando oltre l'IMC nel caratterizzare meglio la distribuzione anatomica del grasso corporeo sulla risonanza magnetica, ora comprendiamo molto meglio perché questo fattore può aumentare il rischio di MA", ha affermato.

 

 

 


Fonte: Radiological Society of North America via EurekAlert! (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.