Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


La ricerca suggerisce che 8 integratori possono aumentare la memoria

pills box with drugs and supplements

Esiste un mercato ampio degli integratori per la salute del cervello (chiamati anche smart drugs, farmaci intelligenti). Il mercato dovrebbe raggiungere circa 16 miliardi di dollari entro il 2030. Uno dei motivi principali per cui le persone usano integratori per la salute del cervello è che questi prodotti promettono di preservare o migliorare la memoria. Ma lo fanno davvero? Cosa dicono le evidenze?

In uno studio recente pubblicato su CNS Drugs (vedi referenze sotto), Hersant e colleghi della Saint Louis University hanno presentato una revisione degli integratori per la memoria. In particolare, hanno discusso l'efficacia di 18 ingredienti comuni presenti nei potenziatori cerebrali da banco.

 

Indagine sugli integratori per la salute del cervello e la memoria

Dopo un ampio sondaggio dei prodotti sul mercato (ad es. in vendita su Amazon, Whole Foods, CVS), gli autori hanno sviluppato un lungo elenco di 103 integratori per la memoria, identificando e valutando gli ingredienti più comuni in questi prodotti. Ogni prodotto nell'elenco conteneva almeno uno dei 18 ingredienti, elencati (e brevemente descritti) di seguito.

1. Apoequorina: proteina legante il calcio, presente in alcune meduse; è disponibile nell'integratore Prevagen, ma c'è poca ricerca clinica al riguardo, a parte le informazioni fornite dal produttore.

2. Ashwagandha: o Withania somnifera, ginseng indiano, ciliegia d'inverno, uva spina velenosa, è un'erba usata di solito nella medicina tradizionale indiana. L'ashwagandha ha proprietà antinfiammatorie e antiossidative. Alcune prove dall'India suggeriscono che potrebbe migliorare la cognizione sia negli adulti sani che in quelli con lieve compromissione cognitiva.

3. Carnitina: derivata da un aminoacido, la carnitina ha un ruolo importante nel metabolismo e nella produzione di energia. Revisioni sistematiche hanno trovato prove insufficienti per raccomandare l'integrazione di carnitina nelle persone con declino cognitivo.

4. Colina: considerata un nutriente essenziale, la colina ha molte funzioni, in particolare la regolazione della memoria. L'integrazione di colina sembra migliorare la memoria negli adulti sani, nelle persone con disturbi soggettivi di memoria e quelle con demenza.

5. Coenzima Q10: chiamato anche ubidecarenone o ubiquinone, il CoQ10 è noto per le proprietà antiossidanti. Tuttavia, non ci sono prove affidabili che l'integrazione di CoQ10 migliori la neurodegenerazione e prevenga la demenza.

6. Estratti del caffè: estratti di caffè e caffeina sembrano aumentare la memoria a breve termine, ma non è chiaro se il caffè abbia effetti positivi a lungo termine sulla memoria, come prevenire il declino cognitivo o ridurre il rischio di morbo di Alzheimer (MA).

7. Zenzero: alcuni componenti dello zenzero, una pianta usata come cibo e spezia da centinaia di anni, possono avere benefici per la salute, come gli effetti antinfiammatori. Lo zenzero può anche migliorare la funzione cognitiva. Uno studio randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo ha concluso che lo zenzero migliora la memoria di lavoro nelle donne sane di mezza età.

8. Ginkgo Biloba: sebbene gli estratti di foglie di Ginkgo abbiano vari usi nella medicina alternativa (es.: migliorare la circolazione), non ci sono prove scientifiche solide che possano prevenire il declino della memoria o la demenza.

9. L-teanina: amminoacido presente nel tè verde. Sebbene alcuni studi abbiano mostrato un potenziale miglioramento della memoria con il tè verde, la bevanda contiene altri composti psicoattivi (ad esempio caffeina, flavonoidi), quindi è difficile dire se è la L-teanina a indurre questi benefici.

10. Uperzina A: erba derivata dal licopodio cinese, ha una potente attività inibitoria dell'acetilcolinesterasi. Questo significa che migliora la cognizione nel MA? Forse, ma la qualità delle prove di ricerca è bassa.

11. Hericium erinaceus (criniera di leone, testa di scimmia): i vantaggi potenziali sulla memoria di questi funghi medicinali sono stati studiati in tre studi randomizzati controllati (esempio). Tutti hanno concluso che la criniera di leone ha migliorato la funzione cognitiva negli anziani. Tuttavia, dati i campioni piccoli e gli effetti leggeri, i risultati sono solo preliminari.

12. Acidi grassi omega-3: sono 'grassi sani', per esempio aiutano a ridurre i livelli di trigliceridi. Alcune ricerche suggeriscono che potrebbero anche promuovere la salute del cervello. Tuttavia, una revisione sistematica di tre studi randomizzati controllati con placebo non ha trovato "prove convincenti" dell'efficacia di questi grassi per il MA.

13. Altri polifenoli: uno dei motivi dei benefici potenziali di molti integratori per la memoria, compresi alcuni già discussi, è la presenza di flavonoidi. Questi sono una sottoclasse di polifenoli, che secondo la ricerca hanno effetti protettivi nelle malattie cardiovascolari e neurodegenerative (es.: MA e Parkinson). Cibi ricchi di polifenoli includono uva, vino rosso, bacche e chicchi di cacao.

14. Fosfatidilserina: lipide componente della membrana cellulare. Ricerche limitate indicano che riduce il deterioramento della memoria e la disfunzione cognitiva negli anziani.

15. Curcuma: una spezia che contiene curcumina, un polifenolo. Una revisione sistematica del 2021 ha concluso che l'integrazione di curcumina era associata al miglioramento della memoria di lavoro. Tuttavia, rispetto al gruppo di controllo, le persone che assumevano curcumina hanno riferito di aver sperimentato più eventi gastrointestinali avversi (es.: disturbi di stomaco).

16. Vitamina B: alcune vitamine, come B9 e B12, hanno un ruolo importante nella salute nervosa e cerebrale. Tuttavia, mancano prove scientifiche che dimostrano i benefici degli integratori di vitamina B sul funzionamento cognitivo degli adulti sani.

17. Vitamina D: oltre a promuovere l'assorbimento di calcio e la formazione di ossa forti, la vitamina D può avere un ruolo nella funzione cerebrale. Ma l'integrazione migliora la cognizione? Forse. Ad esempio, secondo una revisione sistematica del 2021, "il 50% degli studi ha mostrato risultati contrastanti, un quarto risultati negativi ed effetti positivi dell'ultimo quarto sulle prestazioni cognitive".

18. Vitamina E: micronutriente solubile in grasso con importanti proprietà antiossidanti. Sebbene la vitamina E non sembri dare benefici alla cognizione negli adulti sani, alcuni dati indicano che potrebbe rallentare l'avanzamento del MA.

 

Quindi, quali integratori per la salute del cervello favoriscono la memoria?

Sulla base dei dati disponibili, c'è mancanza di prove a favore dell'uso di apoequorina, coenzima Q10, estratti di caffè, L-teanina, acidi grassi omega-3 e integrazione di vitamina B6, B9 e B12.

Al contrario, alcune prove hanno confermato benefici degli integratori contenenti i seguenti 8 ingredienti:

  1. ashwagandha
  2. colina
  3. curcumina
  4. zenzero
  5. funghi criniera di leone
  6. polifenoli
  7. fosfatidilserina
  8. curcuma.

Ci sono risultati contrastanti per carnitina, ginkgo biloba, uperzina A e vitamine D ed E.

 

 

 


Fonte: Arash Emamzadeh in Psychology Today (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: H Hersant et al. Over the Counter Supplements for Memory: A Review of ... CNS Drugs, 2023, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

 

Notizie da non perdere

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee g...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle cap...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.