Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Esame del sangue sperimentale rileva proteine 'tossiche' anni prima dei sintomi di Alzheimer

Oggi, in generale, i pazienti ricevono una diagnosi di morbo di Alzheimer (MA) solo dopo aver mostrato segni noti della malattia, come la perdita di memoria. A quel punto, le migliori opzioni di trattamento rallentano semplicemente l'ulteriore progressione dei sintomi.


Ma la ricerca ha dimostrato che i semi del MA sono piantati anni - persino decenni - prima, molto prima dell'emersione del deterioramento cognitivo che rende possibile la diagnosi. Quei semi sono proteine amiloide-beta (Aβ) che si piegano in modo errato e si raggruppano insieme, formando piccoli aggregati chiamati oligomeri. Nel corso del tempo, attraverso un processo che gli scienziati stanno ancora cercando di capire, si pensa che quegli oligomeri 'tossici' dell'Aβ diventino MA.


Un team guidato da ricercatori dell'Università di Washington di Seattle ha sviluppato un test di laboratorio che può misurare i livelli di oligomeri Aβ nei campioni di sangue. Come riferisce in un documento pubblicato su PNAS, il test - noto con l'acronimo SOBA - è riuscito a rilevare oligomeri nel sangue dei pazienti con MA, ma non nella maggior parte dei membri di un gruppo di controllo che non mostravano segni di deterioramento cognitivo al momento in cui sono stati prelevati i campioni di sangue.


Tuttavia, il SOBA ha rilevato oligomeri nel sangue di 11 individui del gruppo di controllo. Per 10 di questi individui erano disponibili le registrazioni degli esami successivi e tutti sono stati diagnosticati anni dopo con lieve deterioramento cognitivo o con la patologia cerebrale coerente con il MA. In sostanza, per questi 10 individui, il SOBA aveva rilevato gli oligomeri tossici prima che emergessero i sintomi.


"Ciò che vogliono medici e ricercatori è un test diagnostico affidabile per il MA, e non solo un test che conferma la diagnosi, ma che può anche rilevare segni della malattia prima che insorga la compromissione cognitiva. Questo è importante per la salute degli individui e per tutte le ricerche su come procedono gli oligomeri tossici Aβ e come causano il danno prodotto”, ha affermato l'autore senior Valerie Daggett, prof.ssa di bioingegneria e docente dell'UW Molecular Engineering & Sciences Institute. "Quello che mostriamo qui è che il SOBA potrebbe essere la base di un tale test".


Il SOBA (Soluble Oligomer Binding Assay, test di legame di oligomero solubile), sfrutta una proprietà unica degli oligomeri tossici. Quando le proteine Aβ mal ripiegate iniziano a raggrupparsi in oligomeri, formano una struttura nota come 'foglio alfa'. I fogli alfa non si trovano normalmente in natura e la ricerca passata del team della Daggett ha mostrato che i fogli alfa tendono a legarsi ad altri fogli alfa.


Al centro di SOBA c'è un foglio alfa sintetico progettato dal suo team che può legarsi agli oligomeri in campioni di liquido cerebrospinale o di sangue. Il test usa quindi metodi standard per confermare che gli oligomeri attaccati alla superficie del test sono costituiti da proteine Aβ.


Il team ha testato il SOBA su campioni di sangue di 310 soggetti di ricerca che in precedenza avevano reso disponibili i loro campioni di sangue e parte delle loro cartelle cliniche per la ricerca di MA. All'epoca in cui erano stati prelevati i campioni di sangue, i soggetti erano registrati come mancanti di segni di deterioramento cognitivo, di lieve deterioramento cognitivo, di MA o di altra forma di demenza.


Il SOBA ha rilevato oligomeri nel sangue degli individui con lieve deterioramento cognitivo e MA da moderato a grave. In 53 casi, la diagnosi di MA è stata verificata via autopsia dopo la morte, e i campioni di sangue di 52 di loro, che erano stati presi anni prima della loro morte, contenevano oligomeri tossici.


Il SOBA ha anche rilevato oligomeri nei membri del gruppo di controllo che, secondo le registrazioni, in seguito hanno sviluppato il lieve deterioramento cognitivo. I campioni di sangue di altri individui nel gruppo di controllo che sono rimasti senza deterioramento mancavano di oligomeri tossici.


Il team della Daggett sta lavorando con gli scienziati della AltPep, una società creata dalla UW, per far diventare il SOBA un test diagnostico per gli oligomeri. Nello studio, il team ha anche dimostrato che il SOBA potrebbe essere facilmente modificato per rilevare oligomeri tossici di un altro tipo di proteina associata al Parkinson e alla demenza da corpi di Lewy.


"Stiamo scoprendo che molte malattie umane sono associate all'accumulo di oligomeri tossici che formano queste strutture fogli alfa"
, ha affermato la Daggett. "Non solo il MA, ma anche il Parkinson, il diabete tipo 2 e altro ancora. Il SOBA coglie quella struttura unica del foglio alfa, quindi speriamo che questo metodo possa aiutare a diagnosticare e studiare molte altre malattie da «proteine mal ripiegate»".


La Daggett ritiene che il test abbia un ulteriore potenziale:

"Riteniamo che SOBA potrebbe aiutare a identificare le persone a rischio o che stanno incubando la malattia, oltre a servire da lettura dell'efficacia terapeutica per aiutare nello sviluppo dei primi trattamenti per il MA".

 

 

 


Fonte: James Urton in University of Washington (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: D Shea, ..., V Daggett. SOBA: Development and Testing of a Soluble Oligomer Binding Assay for Detection of Amyloidogenic Toxic Oligomers. PNAS, 2022, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.