Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Alzheimer: come e dove si formano i grumi tossici

Piccoli aggregati di proteine noti come oligomeri amiloide-beta (Aβ) sono sospettati di essere la causa principale dello sviluppo del morbo di Alzheimer (MA). Tuttavia, non è ancora chiaro dove e in quali condizioni si formano questi aggregati tossici.

small oligomers under cryo electron microscopyI piccoli oligomeri di Aβ (a sinistra: microscopia crioelettronico) sono grumi costituiti da poche molecole di Aβ. Si raggruppano insieme per formare strutture brevi e simili a vermi chiamate profibrille (a destra: microscopio a forza atomica). In un ambiente acido, gli oligomeri Aβ si formano molto rapidamente e si raggruppano in particelle di grandi dimensioni da cui si separano le profibrille dopo la neutralizzazione del valore del pH (a destra, frecce rosse). Fonte: Forschungszentrum Jülich, Hhu Düsseldorf / Wolfgang Hoyer

I ricercatori della Heinrich Heine University di Düsseldorf e del Forschungszentrum Jülich, insieme a partner dell'Università di Colonia e del suo Ospedale, hanno scoperto che un ambiente leggermente acido è favorevole a questo sviluppo.


In questo ambiente, gli oligomeri si formano circa 8.000 volte più velocemente rispetto a un pH neutro, come scrivono gli scienziati sulla rivista Nature Communications. Un pH ridotto, anche in modo lieve, può essere presente anche in determinate sotto-strutture delle cellule nervose.


Le cause precise del MA devono ancora essere pienamente comprese, nonostante la ricerca intensa. Per decenni, ci si è concentrati su depositi proteici caratteristici nel cervello dei pazienti di MA che possono essere visti chiaramente con un microscopio. Oggi, i ricercatori si concentrano invece sui 'parenti più piccoli' di questi depositi, gli oligomeri. Anche questi sono accumuli del peptide Aβ, ma su una scala molto più piccola, che di solito comprende solo poche unità.


L'Aβ non è dannoso in sé ed è presente anche negli individui sani. Tende ad assemblarsi in strutture tossiche quando, ad esempio, i processi metabolici sono interrotti nel cervello. I processi biochimici che innescano questi oligomeri tossici sono considerati la causa del MA.


Tuttavia, non è chiaro dove e come si formano questi oligomeri. In vitro, non è ancora stato possibile replicare il processo in condizioni realistiche. Le quantità di Aβ necessarie per farlo sono notevolmente superiori a quelle che si possono rilevare nel liquido del cervello.


Nello studio che è stato ora pubblicato, i ricercatori sono stati in grado di dimostrare che lo sviluppo degli oligomeri dipende molto dal valore del pH. In condizioni leggermente acide, si formano 8.000 volte più velocemente rispetto a un valore di pH neutro.


Tali condizioni si possono trovare, ad esempio, in determinate sotto-strutture di cellule note come endosomi e lisosomi, piccole bolle o vescicole con un ruolo centrale nel trasporto e nel degrado delle sostanze della cellula.


"Le quantità di Aβ presenti in queste regioni cellulari sono quindi sufficienti a consentire la formazione di oligomeri di Aβ"
, spiega Wolfgang Hoyer della Heinrich Heine University Düsseldorf e del Forschungszentrum Jülich.


Endosomi e lisosomi, da tempo un punto focale della ricerca sul MA, sono i siti in cui si sviluppano inizialmente le singole molecole di Aβ attraverso la scissione di una proteina precursore. Sono anche punti di assemblaggio ai quali viene trasportato l'Aβ assorbito dalla cellula.


"I nostri risultati ora indicano che endosomi e lisosomi sono anche i siti in cui si formano di preferenza gli oligomeri Aβ", spiega Hoyer.


I ricercatori sono riusciti anche a stabilire un legame tra gli oligomeri Aβ tossici e un'altra caratteristica della malattia. Dopo aver aggiunto gli oligomeri Aβ, hanno osservato una distribuzione errata della proteina tau all'interno delle cellule nervose. La proteina Tau è la seconda proteina legata strettamente al progresso del MA. La sua presenza nelle posizioni sbagliate può portare a interruzioni all'attività e alla struttura delle cellule nervose.


"L'errata distribuzione e altri cambiamenti patologici della proteina tau sono fondamentali per la perdita di funzionalità delle cellule nervose e per i deterioramenti cognitivi dei pazienti di MA. Il fatto che gli oligomeri Aβ descritti qui possano innescare questo cambiamento patologico della proteina tau nelle cellule nervose sottolinea l'alta rilevanza pato-fisiologica dello studio"
, spiega Hans Zempel dall'Ospedale Universitario di Colonia.


Il team di ricercatori è riuscito anche a indagare sulle dimensioni e la forma degli oligomeri mediante microscopia crio-elettronica e con microscopia a forza atomica.


"I risultati ottenuti offrono una base per capire meglio le proprietà speciali e l'impatto di questi aggregati proteici cruciali"
, afferma Hoyer. "Ciò aiuterà nello sviluppo di strategie di diagnosi e trattamento che puntano specificamente gli oligomeri".

 

 

 


Fonte: Forschungszentrum Jülich (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Marie P. Schützmann, Filip Hasecke, Sarah Bachmann, Mara Zielinski, Sebastian Hänsch, Gunnar F. Schröder, Hans Zempel, Wolfgang Hoyer. Endo-lysosomal Aβ concentration and pH trigger formation of Aβ oligomers that potently induce Tau missorting. Nat Commun., 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Antiossidanti aiutano contro vari problemi di salute, ma è complicato capire q…

3.11.2025 | Esperienze & Opinioni

La descrizione di antiossidante è tutta nel nome: gli antiossidanti contrastano gli ossi...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)