Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Identificata probabile causa dell'Alzheimer

Una nuova ricerca di svolta guidata dalla Curtin University ha scoperto una probabile causa dell'Alzheimer, con un risultato significativo che offre potenziali nuove opportunità di prevenzione e trattamento per questa malattia, seconda causa di morte in Autralia.

Alzheimers Adrian Cousins Wellcome Images

Lo studio, pubblicato su PLOS Biology e che ha lavorato su topi modello, ha scoperto che una probabile causa del morbo di Alzheimer (MA) era lo sversamento dal sangue nel cervello di particelle di grasso che trasportano proteine ​​tossiche.


L'autore senior professor John Mamo, direttore del Curtin Health Innovation Research Institute (CHIRI), ha detto che il suo gruppo collaborativo di scienziati australiani ha identificato il probabile 'percorso sangue-cervello' che può portare al MA, la forma più prevalente di demenza a livello globale:

"Anche se finora sapevamo che la caratteristica delle persone con MA era il progressivo accumulo di proteine tossiche amiloide-beta (Aβ) all'interno del cervello, i ricercatori non sapevano dove nasce l'amiloide, o perché si deposita nel cervello.

"La nostra ricerca mostra che questi depositi proteici tossici, che si formano nel cervello di persone con MA, molto probabilmente penetrano nel cervello fuoriuscendo dalle particelle che trasportano grassi nel sangue, chiamate lipoproteine.

"Questo 'percorso sangue-cervello' è significativo perché se potessimo gestire i livelli ematici di lipoproteina amiloide e impedire il loro sversamento nel cervello, ciò aprirebbe la strada a nuovi trattamenti potenziali per prevenire il MA e la lenta perdita di memoria".


Sviluppando la ricerca precedente pluri-premiata che aveva mostrato che l'Aβ è prodotta al di fuori del cervello con le lipoproteine, il team del professor Mamo ha testato l'innovativo 'percorso sangue-cervello' su topi modello progettati geneticamente con fegato che produce solo amiloide umano fonte di lipoproteine.


Il professor Mamo ha detto:

"Come previsto, lo studio ha scoperto che i topi modello che producono la lipoproteina amiloide nel fegato soffrivano di infiammazione nel cervello, di morte accelerata delle cellule cerebrali e di perdita di memoria.

"Sebbene siano ora necessari ulteriori studi, questa scoperta mostra che l'abbondanza di questi depositi di proteine ​​tossiche nel sangue potrebbe potenzialmente essere affrontato attraverso la dieta di una persona e alcuni farmaci che potrebbero puntare specificamente l'amiloide lipoproteina, riducendo quindi il loro rischio o rallentando la progressione del MA".

[...]


Attualmente, il team sta conducendo una sperimentazione clinica, il Probucol in Alzheimer’s-clinical trial, che si basa su  scoperte precedenti che uno storico agente cardiovascolare abbassa la produzione di amiloide lipoproteina e supporta le prestazioni cognitive nei topi.

 

 

 


Fonte: Curtin University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Virginie Lam, Ryusuke Takechi, Mark Hackett, Roslyn Francis, Michael Bynevelt, Liesl Celliers, Michael Nesbit, Somayra Mamsa, Frank Arfuso, Sukanya Das, Frank Koentgen, Maree Hagan, Lincoln Codd, Kirsty Richardson, Brenton O’Mara, Rainer Scharli, Laurence Morandeau, Jonathan Gauntlett, Christopher Leatherday, Jan Boucek, John Mamo. Synthesis of human amyloid restricted to liver results in an Alzheimer disease–like neurodegenerative phenotype. PLOS Biology, 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee g...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle cap...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.