Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Allenamento mentale migliora le capacità di memoria degli anziani

Chi non ha dimenticato il nome di qualcuno, messo nel posto sbagliato gli occhiali o è entrato in una stanza senza ricordare il perché? Il normale declino della memoria relativo all'età colpisce più della metà di tutti gli anziani, e quelli con più di 80 anni sono i più vulnerabili.

Un nuovo studio dell'University of California Los Angeles (UCLA) ha trovato che un programma di allenamento al ricordo offerto agli anziani nelle comunità dove vivono, ha contribuito a migliorare la loro capacità di riconoscere e ricordare le parole, beneficiando anche il loro apprendimento verbale e la capacità di mantenere la mamoria.

Pubblicato sul numero di settembre del Journal of Geriatric Psychiatry, lo studio ha anche scoperto che, a seguito del programma, è migliorata la memoria auto-percepita degli anziani, un fattore importante per mantenere una visione positiva della vita durante l'invecchiamento. L'età media dei partecipanti allo studio era di 81 anni. "E' stato emozionante vedere quanto gli anziani partecipano ad un programma di allenamento della memoria e migliorano", ha detto l'autore dello studio, la Dssa Karen Miller, professore clinico associato dell'Istituto Semel di Neuroscienze e Comportamento Umano all'UCLA. "Lo studio dimostra che non è mai troppo tardi per imparare nuove competenze per migliorare la propria vita".

Con l'invecchiamento, ci vuole più tempo per apprendere nuove informazioni e per recuperarle, inclusi nomi, date, posizione degli oggetti per la casa, riunioni e appuntamenti, secondo l'autore senior dello studio, il dottor Gary Small, Professore Parlow-Solomon dell'invecchiamento all'UCLAe direttore del Centro Longevità dell'UCLA. Il programma di sei settimane, 12 sessioni, differisce dagli altri corsi di formazione cognitivi in quanto offre non solo le tecniche di allenamento della memoria, ma anche l'educazione sui fattori dello stile di vita che possono influire sulla capacità di memorizzare e sulla salute del cervello in generale. I partecipanti hanno imparato esercizi di riduzione dello stress e sono stati istruiti circa l'importanza del esercizio fisico quotidiano e del mantenere una dieta sana ricca di antiossidanti.

"Stile di vita e fattori ambientali possono svolgere un ruolo nel declino cognitivo, quindi il nostro programma prevedeva l'educazione alla vita sana, oltre alle tecniche di allenamento della memoria", ha detto Small, che è anche professore dell'Istituto Semel. Anche se il team dell'UCLA ha offerto programmi simili in altri contesti, come ad esempio nei centri anziani e nel campus UCLA, questa è una delle prime volte che un tale programma completo della memoria è stato progettato per, e offerto in una comunità di pensionati. Ciò ha reso più facile la partecipazione, dal momento che gli anziani, nella maggior parte dei casi, hanno persorso un semplice corridoio piuttosto che dover guidare fino a una classe fuori del sito.

Lo studio ha coinvolto 115 anziani in due comunità a servizio completo per pensionati del Maryland che fanno parte dell'Erickson Living, una delle principali comunità di sviluppo e gestione di cura permanente. I partecipanti hanno vissuto nel livello "indipendente" di cura in queste comunità e avevano disturbi della memoria, ma non era stata diagnosticata la demenza e non stavano prendendo farmaci per la perdita di memoria. Metà dei partecipanti sono stati arruolati nel programma di fitness di memoria e hanno fatto test sulla memoria prima di iniziare e dopo il completamento per valutare il miglioramento. L'altra metà sono stati messi in lista di attesa per il programma ed hanno costituito il gruppo di controllo dello studio.

Miller e Small hanno sviluppato la traccia di lavoro per i formatori che hanno guidato le classi, e hanno fornito una cartella di lavoro di accompagnamento per i partecipanti. I formatori nello studio erano dipendenti delle comunità Erickson e avevano un passato nel mondo accademico e in ambiti correlati alla salute. Le sessioni di educazione di un'ora erano incentrate sul miglioramento della memoria. Comprendevano spiegazioni di come funziona la memoria; strategie rapide per ricordare nomi, volti e numeri, e strumenti di memoria di base come il collegamento delle idee e la creazione di immagini visive. I formatori hanno anche discusso il ruolo di uno stile di vita sano per la protezione e il mantenimento della memoria.

Tra gli anziani che frequentano le classi, i ricercatori hanno trovato notevole miglioramento della memoria verbale, così come miglioramenti nel modo in cui percepiscono la loro memoria, rispetto ai controlli. "Abbiamo scoperto che il programma di fitness della memoria è stato prontamente accettato dai residenti anziani nelle nostre comunità e che sono stati direttamente beneficiati molti di loro", ha dichiarato John Parrish, Ph.D., direttore esecutivo della Fondazione Erickson. "In effetti, stiamo ora offrendo il programma in quasi tutte le nostre 16 comunità in tutta la nazione". "Lo studio suggerisce che il programma di fitness della memoria può essere un mezzo economico per affrontare alcune delle preoccupazioni relative alla memoria degli anziani sani", ha aggiunto Parrish.

La maggior parte dei partecipanti allo studio erano donne caucase, e avevano acquisito una laurea o un livello superiore di istruzione. I ricercatori suggeriscono che ulteriori studi possano affrontare l'impatto del programma in ulteriori popolazioni anziane. Il programma è progettato per affrontare normale perdita di memoria correlata all'età piuttosto che la demenza o l'Alzheimer.

Lo studio è stato sostenuto dalla Fran e Ray Stark Foundation Fund for Alzheimer's Disease Research, dala Judith Olenick Elgart Fund for Research on Brain Aging e dalla cattedra Parlow-Solomon. [...] Tra gli altri autori dello studio Prabha Siddarth, Ph.D., e Linda Ercoli, Ph.D., della divisione di psichiatria geriatrica e della Memory and Aging Research Center dell'Istituto Semel di Neuroscienze e Comportamento Umano all'UCLA; Jean Gaines, Ph . D., Katherine Marx e Kasey Burke della Fondazione Erickson; Barbara Pilgrim, Nancy Barczak, RN, e Bridget Babcok della Erickson Retirement Communities; e Judah Ronch della Erickson School dell'Università del Maryland-Baltimora.

 

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica. Non tenerla per te, non farci perdere l'occasione di conoscerla.

 

 


Fonte: Materiale della University of California - Los Angeles Scienze della Salute.

Riferimento: Karen J. Miller, Prabha Siddarth, Jean M. Gaines, John M. Parrish, Linda M. Ercoli, Katherine Marx, Judah Ronch, Barbara Pilgram, Kasey Burke, Nancy Barczak, Bridget Babcock, Gary W. Small. The Memory Fitness Program. American Journal of Geriatric Psychiatry, 2011; DOI: 10.1097/JGP.0b013e318227f821.

Pubblicato in ScienceDaily il 29 Agosto 2011 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese. I siti terzi raggiungibili dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente; in particolare si segnala la presenza frequente di una istituzione medica con base in Germania (xcell-Center) che propone la cura dell'Alzheimer con cellule staminali; la Società Tedesca di Neuroscienze ha più volte messo in guardia da questa proposta il cui effetto non è dimostrato. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione, una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e a informarti:

Notizie da non perdere

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)