Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


'Mio marito con demenza in casa di riposo ora ha una fidanzata'

Cara Carol: mio marito che ha la demenza vive in una struttura di vita assistita da meno di un anno. Il trasferimento è stato doloroso per me, ma non potevo più tenerlo al sicuro da sola. Sono andata a trovarlo tutti i giorni fino al blocco COVID-19 e da allora ci vediamo via Internet ogni giorno. Di recente, sono riuscita a vederlo all'aperto e sembrava a posto. Non mi riconosceva più, ma era iniziato molto tempo prima del blocco.


Ciò che fa male è che mentre lo guardavo rientrare nell'edificio, una ospite si è avvicinata a lui, e sono entrati tenendosi per mano. Quando ho chiesto lumi a una infermiera, mi ha detto che quella donna è la sua nuova 'fidanzata'. Lei mi ha assicurato che questo genere di cose è comune, perché le persone nella fase avanzata di Alzheimer non ricordano più, né capiscono, di essere sposate. Ha detto che è la malattia e non ha nulla a che fare con me. Ho capito, ma ... fa male! Come mi regolo? - DW.

 

Cara DW: Mi dispiace tanto! Questo per te è un aggiustamento più doloroso, tra molti altri. Una certa prospettiva può aiutarti a sentirti meglio. Sandra Day O'Connor si è dimessa nel 2006 da giudice della Corte Suprema (la prima nella storia), per prendersi cura di suo marito John, che aveva contratto il morbo di Alzheimer (MA).


Alla fine del 2007, si è diffusa la notizia del fatto che John, che era stato trasferito a una struttura di vita assistita quasi due anni prima, aveva da poco trovato una 'fidanzata' la cui compagnia lo rendeva felice. Il figlio della O'Connor, che è diventato il portavoce della famiglia, ha detto in numerose interviste che la O'Connor era contenta di vedere felice di nuovo il suo marito, che prima era depresso. Questo era sufficiente per lei.


Le ha ferito il cuore? Sono sicura di sì. Eppure ha capito che questa avventura non aveva nulla a che fare con i 55 anni di amore che lei e suo marito avevano condiviso.


Mi collego a questa storia perché per quanto ne so, prima di questo annuncio queste situazioni erano state tenute sotto gli involucri, probabilmente perché considerate vergognose. Tuttavia, come spesso accade quando una persona nota parla in pubblico di un problema precedentemente nascosto, finalmente nasce un dialogo nazionale sano. Questo dialogo aperto aiuta altri coniugi a capire nel loro cuore che queste avventure erano innocenti e facevano semplicemente parte di un processo di malattia che è devastante in tanti modi.


Un problema analogo probabilmente è altrettanto diffuso, se non di più, quando un coniuge con demenza chiama il coniuge attuale con il nome della persona di una relazione precedente. Ho sentito di diverse persone che hanno dovuto fare i conti con questo tipo di dolore emotivo.


Come hai detto, DW, sapere cosa c'è dietro il comportamento di tuo marito non vuol dire non fa male, ma capire può aiutare ad affrontarlo. Vorrei suggerire che se non frequenti già un gruppo di supporto per caregiver di demenza, ne trovi uno. Il supporto di altri che affrontano problemi simili ti aiuterà ad attraversare questo ed altri cambiamenti dolorosi che continuerai ad avere di fronte.

 

 

 


Fonte: Carol Bradley Bursack in InForum (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

[Dana Territo] Sii delicato e paziente quando parli ad amici e familiari della…

30.09.2025 | Esperienze & Opinioni

Come parlare alla famiglia della mia diagnosi di Alzheimer?

È difficile discerne...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.