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Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huperzina-A

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e problemi di memoria minori, come incapacità di ricordare date o eventi importanti, sono problemi comuni.


L'Acetil-L-Carnitina (ALC), conosciuta anche come L-acetilcarnitina, levacecarnina o ALCAR, è un integratore ben noto per i suoi vari benefici per la salute, come aiuto a migliorare il metabolismo dei grassi, miglioramento della resistenza nell'allenamento, aiuto alla memoria, aumento del metabolismo energetico e molto altro ancora. È un amminoacido senza effetti secondari conosciuti, quando preso nel modo raccomandato [ref.1].


Ricerche precedenti avevano mostrato che l'ALC può contribuire a rendere più sani i nervi in ​​molti modi, e quindi aiuta anche a migliorare la memoria. Ha un ruolo importante nella produzione di energia da parte dei mitocondri cellulari, migliorando il trasporto degli acidi grassi, e rafforza anche l'azione del fattore di crescita nervoso (NGF), promuovendo così la crescita dei nervi. Aiuta a proteggere i nervi grazie alle sue proprietà antiossidanti e alla capacità di aumentare la produzione di acetilcolina [ref.2].

 

L'ultimo studio conferma che l'ALC fa bene alla salute del cervello e alla memoria

L'ultima ricerca, pubblicata sul Journal of Neurology e Neurotherapy ed effettuata da specialisti degli Stati Uniti, del Regno Unito e dell'Australia, ha cercato di scoprire se l'ALC può contribuire a migliorare la cosiddetta memoria episodica e la memoria di lavoro [ref.3].


La memoria episodica aiuta gli individui a ricordare date ed eventi importanti della vita, comprese varie esperienze emotive precedenti. Mentre la memoria a breve termine, come dice il nome, aiuta a mantenere le informazioni per poco tempo per fare ulteriori calcoli, elaborare o memorizzare.


L'inadeguatezza di questi tipi di memoria è di solito causata da carenze nutrizionali, malattie come la demenza, abuso di sostanze, stress emotivo, scelte sbagliate di vita e molto altro. Così, molte persone trovano difficile memorizzare gli eventi e le date importanti, come il compleanno di un figlio o l'anniversario di matrimonio, o eseguire operazioni mentali complesse.


La ricerca sul ruolo dell'ALC nel migliorare il funzionamento del cervello, le capacità cognitive e la memoria, non è nuova. Questa ultima ha indagato sul ruolo dell'ALC nel miglioramento della memoria. Questa ultima ricerca è stata effettuata con 90 partecipanti uomini e donne sani da 22 a 66 anni di età (media 48,3). Hanno preso l'ALC insieme ad altri nootropi per 28 giorni. I ricercatori si sono assicurati che tutti i partecipanti fossero individui che cercavano di migliorare la salute del cervello e la memoria, ma senza una qualsiasi malattia grave.


Questo studio ha dimostrato che le persone che hanno preso l'ALC sono migliorati molto nell'umore e nell'attenzione, nella continuità di attenzione, nella velocità e nella qualità della memoria.


Tuttavia, lo studio qui sopra ha alcune limitazioni, come l'uso di altri farmaci insieme con l'ALC e l'uso dell'ALC in adulti relativamente sani. Ciò solleva interrogativi: l'ALC sarà utile se usato da solo, o se preso da adulti con malattie del cervello (come demenza e disturbi vascolari del cervello), o da anziani?


Sì, sembra che l'ALC possa aiutare a migliorare la memoria, anche se usato da solo e dagli anziani con malattie del cervello.


Nella ricerca pubblicata sulla rivista Dementia and Neurocognitive Disorders, i pazienti più anziani (da 55 a 80 anni), con una diagnosi confermata di demenza o di deficit di memoria a causa di malattie cerebrovascolari, hanno ricevuto il trattamento con ALC da 1500 mg per 28 giorni. È stato un esperimento di alta qualità, multi-centrico, randomizzato e controllato. E lo studio ha confermato i benefici dell'ALC [ref.4].


Al termine dei 28 giorni, tutti i partecipanti a quest'ultimo studio hanno avuto un miglioramento nella cognizione / memoria. Tuttavia, non c'era un grande miglioramento in altri sintomi correlati alla demenza / malattia cerebrovascolare, come la perdita di movimenti fisici o visivi.


Un aspetto importante degno di nota in questi studi è che entrambi gli esperimenti sopra citati sono durati solo 28 giorni, non un lungo intervallo per migliorare notevolmente la memoria o la salute del cervello. È molto probabile che le persone possono avere più benefici con un uso prolungato dell'ALC, tipo 3/6 mesi. C'è sicuramente una necessità di studi prolungati sull'argomento.


I risultati di cui sopra sono in linea con altri studi che mostrano l'effetto di miglioramento della memoria dell'ALC in coloro che vivono con stress cronico [ref.5], per rallentare l'invecchiamento cerebrale e prevenire il declino da età delle capacità mentali [6].

 

 

 


Fonte: Preet Bhinder MD in Psychology Today (> English text) - Traduzione di Matteo Pellizzari.

Referenze:

  1. Office of Dietary Supplements – Carnitine.https://ods.od.nih.gov/. Accessed February 10, 2020.
  2. Di Stefano G, Di Lionardo A, Galosi E, Truini A, Cruccu G. Acetyl-L-carnitine in painful peripheral neuropathy: a systematic review. J Pain Res. 2019, DOI
  3. WesnesKeith A, Josh R. The Effects on the Cognitive Function of Healthy Volunteers of a Combination of Acetyl-L-Carnitine, Vinpocetine and Huperzine A Administered Over 28 Days. Int J Neurol Neurother. 2019, DOI
  4. Yang Y, Choi H, Lee C-N, Kim YB, Kwak YT. A Multicenter, Randomized, Double-blind, Placebo-controlled Clinical Trial for Efficacy of Acetyl-L-carnitine in Patients with Dementia Associated with Cerebrovascular Disease. Dement Neurocognitive Disord. 2018, DOI
  5. Rababa’h SY, Alzoubi KH, Hammad HM, Alquraan L, El-Salem K. Memory Impairment Induced by Chronic Psychosocial Stress Is Prevented by L-Carnitine. Drug Des Devel Ther. 2019, DOI
  6. Ponomareva EV. Use of Acetyl-L-Carnitine in Gerontological Practice. Neurosci Behav Physiol. 2019, DOI


Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

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Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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