Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Il caregiving, prendersi cura di un altro, non è mai un obbligo

Alcuni di noi si addentrano nel caregiving a causa di una persona amata che si è ammalata, ma il caregiving non è mai un obbligo.


Ognuno ha delle opzioni. Però alcune di queste opzioni, quando le esamini, potrebbero non sembrare la soluzione migliore.


Diamo un'occhiata ad alcune delle opzioni che le famiglie hanno per i loro cari.


Casa di riposo/cura/soggiorno: non tutte le case di cura sono uguali, ne hai di buone e di cattive. Ma che siano buone o cattive, sono un'opzione da prendere in considerazione. Lo staff è presente 24 ore su 24, 7 giorni su 7 per assistere la persona amata, se necessario, con un medico a disposizione. C'è sempre un'infermiera di turno. Puoi fare visita quando hai tempo o se ne hai bisogno. Le case di cura tolgono lo stress dalla famiglia e consentono alla famiglia di rinunciare al controllo o al processo decisionale quotidiano.

Reclutare aiuto a domicilio: come qualsiasi altra cosa, c'è una buona e una cattiva assistenza domiciliare. L'assistenza domiciliare può essere lì per concederti una pausa mentre esci per un po' o l'aiuto che hai assunto può essere lì 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per aiutare con tutto e qualsiasi cosa concordata. Hai ancora il controllo completo, con un aiuto extra.

Rinunciare: tutte le scelte sono difficili. A volte devi fare ciò che è meglio per te e per la tua salute mentale. Puoi scegliere di chiudere la porta alla persona cara e scegliere di ricordarle com'era. Ci sono persone che lavorano per lo stato e interverranno se sanno che devono farlo. Solo tu puoi decidere se questa è l'opzione giusta per te.

Farlo da solo: questa può essere la scelta più difficile. Hai fatto il salto e farai tutto da solo. Può significare aggiungere altro impegno al tuo piatto di pensionato o rimanere a casa dei genitori o prendere un periodo di assenza dal lavoro. In ogni caso, ci saranno grandi cambiamenti per la tua vita e per quelli vicini a te.


Indipendentemente dall'opzione giusta per te, ci vuole una persona speciale per fare un respiro profondo, intervenire e compiere le scelte difficili. Ogni opzione dovrebbe essere considerata attentamente.


Prenditi del tempo per discutere con la tua famiglia e/o con gli amici, l'inizio è il momento difficile. Un singolo caregiver potrebbe non essere in grado di fare tutto da solo.


La scelta di essere caregiver è una scelta che ognuno deve fare da sé. Non è un obbligo, non è un peso ... Il caregiving è una scelta che ognuno deve fare per sé stesso.

 

 

 


Fonte: Pen Bay Pilot (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Questo approccio di medicina di precisione potrebbe aiutarti a ritardare la de…

5.12.2025 | Ricerche

Secondo un nuovo studio condotto alla Università della California di San Francisco, la c...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)