Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Sette modi per gestire i sintomi del sundowning nella demenza

A partire dal tardo pomeriggio e per tutta la sera chi ha l'Alzheimer o la demenza può diventare più agitato o ansioso. Potrebbe diventare aggressivo, delirante, paranoico, voler camminare o vagare all'esterno accidentalmente. Alcuni potrebbero avere un sonno interrotto o irrequietezza notturna.


Questo comportamento si chiama sundowning (o sindrome del tramonto) perché di solito inizia intorno al tramonto, nel tardo pomeriggio o alla sera. I sintomi di sundowning influenzano negativamente la qualità della vita del tuo caro e sono difficili da gestire.

 

Che cosa causa il sundowning?

Alcuni studi mostrano che il sundowning interessa fino al 20% delle persone con Alzheimer. E può colpire anche gli anziani che non hanno la demenza.


I ricercatori non sanno esattamente perché arriva il sundowning, ma pensano che sia causato dai cambiamenti nel cervello dovuti alla demenza. L'orologio biologico, che regola quando siamo svegli e quando dormiamo, potrebbe essere influenzato da tali cambiamenti.

 
7 modi per ridurre e gestire i sintomi del sundowning:

  1. Seguilo nella sua realtà
    A volte, un anziano con demenza vive un momento diverso nella sua vita, come quando era genitore di bambini piccoli, andava al lavoro, aspettava i suoi genitori da bambino o qualcosa di familiare dal suo passato.
    Se ciò accade, fai del tuo meglio per seguirlo nella sua realtà. Cercare di costringerlo a tornare nella tua realtà non funzionerà e causerà solo turbamento o rabbia.
    Può essere d'aiuto coinvolgerlo in un'attività simile a ciò che sta accadendo nella sua mente. Ad esempio, se sta aspettando che qualcuno torni a casa, fai una cosa che avrebbe fatto in quella situazione reale. Forse avrebbe fatto uno spuntino, preparato la cena o rassettato la casa.
    Pensa alla sua routine e attività quando era più giovane e fai delle riflessioni sulle attività che si adattano alle situazioni che gli sembrano familiari. Più tardi, se necessario, potresti usare una 'bugia terapeutica' per uscire da quell'attività e deviare la sua attenzione da un'altra parte.
    Ad esempio, se sta aspettando che la mamma lo prenda da scuola, potresti aiutarlo a prepararsi raccogliendo la borsa della scuola, usando il bagno e prendendo la sua giacca. Se fare ciò lentamente non è abbastanza distraente per arrivare a un'altra attività, potresti dirgli che sua mamma ha chiamato e ha detto che sarebbe stata un po' in ritardo, così ha detto che può andare avanti e fare uno spuntino mentre aspetta. Durante e dopo lo spuntino, avrai più opportunità di passare ad altre attività divertenti.

  2. Ascolta attentamente per capire le emozioni dietro le sue parole
    Quando qualcuno ha sintomi di sundowning, può fare richieste strane, come chiedere della madre o di andare a casa. Anche se le sue parole non hanno senso logico, ascolta e rispondi all'emozione che sta dietro le parole.
    In alcuni casi, potrebbe provare a esprimere paura o solitudine. In altri casi, potrebbe esprimere frustrazione, disagio, rabbia o altre emozioni.

  3. Dai empatia, supporto e conforto
    Se il tuo anziano sta provando alcune emozioni difficili, potrebbe non essere pronto a cambiare il modo in cui si sente. Potrebbe essere più gentile e più efficace supportarlo mentre prende tempo per elaborare le sue emozioni.
    Puoi farlo dimostrando che sei dalla sua parte. A qualcuno potrebbe piacere che tu ti sieda con lui, tieni la sua mano o lo abbracci. Un altro potrebbe semplicemente apprezzare la tua compagnia nelle vicinanze o che sei un ascoltatore comprensivo.
    Le risposte neutre, ma di supporto, potrebbero includere: "Capisco", "È molto da affrontare", "Oh, dev'essere difficile", "Certo che ti manca la tua mamma".

  4. Crea spazi sicuri dove può muoversi
    Qualcuno diventa irrequieto e vuole muoversi. Se il tuo anziano desidera camminare o muoversi, crea un'area sicura per farlo.
    Questo potrebbe essere un percorso libero da qualche parte nella casa o in un'area sicura nel cortile chiuso dove puoi tenerlo d'occhio. Può anche apprezzare che tu cammini con lui in modo che non si senta solo mentre si muove.

  5. Coinvolgilo in attività rilassanti
    Coinvolgere qualcuno con demenza in attività calmanti e rasserenanti è un modo positivo per dirigere la sua energia.
    Un'attività di cui gode e che lo fa sentire bene, lo aiuta a concentrarsi su qualcosa di diverso dalla noia, dalla paura, dall'ansia o dalla frustrazione.
    Crea uno spazio in un ambiente rilassante perché si concentri su questa attività. Ad alcune persone piacciono le attività ripetitive come riordinare le carte, piegare il bucato (piccoli asciugamani), mischiare le carte, ecc. Alcuni possono divertirsi ascoltando musica rilassante, colorando, dipingendo, coccolando una bambola o un animale di pezza.
    Prova diverse attività per vedere quali preferisce e quali sono le più calmanti.

  6. Crea una routine di rallentamento prima del letto
    Può essere difficile per chi ha la demenza passare dalle normali attività della vita quotidiana direttamente a sdraiarsi e addormentarsi rapidamente entro 30 minuti. (Anche molti sani hanno problemi a farlo).
    Per rendere più agevole la transizione e facilitare il riposo e l'addormentarsi, aggiungere una routine di rallentamento prima di coricarsi. Questo è un momento in cui rendi l'ambiente più calmo e rilassante per aiutare l'anziano a rilassarsi e a rallentare.
    Ad esempio, spegnere la TV o passare a uno spettacolo non eccitante, riprodotto a basso volume. Se sta ascoltando musica, rendila morbida, rilassante e a basso volume. Considera di usare l'aromaterapia per profumare l'aria con un profumo rilassante come la lavanda.
    A qualcuno può piacere ascoltare un libro letto ad alta voce, guardare foto che ricordano tempi felici o sedere tranquillamente con un'attività. Se ci sono attività che gli piacciono e di solito lo calmano, questo è un ottimo momento per queste opzioni.
    La luce può essere una complicazione, quindi fai un esperimento per scoprire cosa funziona meglio. In genere, attenuare leggermente le luci aiuta a passare dall'attività al sonno. Ma con il tramonto, le ombre o gli angoli scuri possono provocare ansia o allucinazioni. Fai del tuo meglio per trovare un livello di illuminazione più attenuato del solito, ma non così debole da permettere alle ombre di giocare scherzi ai suoi occhi.

  7. Prendi in considerazione le medicine
    In alcuni casi di sundowning, specialmente quando questi e altri metodi non farmacologici di riduzione dei sintomi non funzionano, può essere utile provare i farmaci.
    Lavora con il suo medico e fai esperimenti attenti con i farmaci. Alcuni farmaci possono in realtà interrompere il sonno e i livelli di energia in un modo che fa peggiorare il sundowning, non migliorarlo.

 

 

 


Fonte: DailyCaring (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

[Greg O'Brien] Scoprire la grazia dell'imperfezione: apprezzare la l…

11.11.2025 | Voci della malattia

"Scrivi in ​​modo forte e chiaro ciò che fa male" (attribuito a Ernest Hemingway)

<...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)