Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Qual'è la decisione migliore, chi deve prenderla?

In ogni situazione di caregiving, ci sono sempre decisioni difficili da prendere. La più difficile potrebbe essere: "Chi prenderà le decisioni?"


Alcuni esperti di assistenza agli anziani raccomandano di coinvolgere "quanti più familiari possibile" in questo processo. Io raccomando di limitarsi a quei familiari che saranno effettivamente coinvolti nel processo assistenziale. Sarebbe utile anche chiedere ai membri del team sanitario della persona cara di avere un ruolo di "consulenza".


Sfortunatamente, le decisioni del caregiving spesso si parano di fronte senza preavviso, a seguito di un episodio acuto come un ictus o un infarto. Sorgono emozioni; lo stress è pervasivo; la privazione del sonno (ricorda, questa è una forma di tortura) intorpidisce la tua mente e impoverisce il tuo corpo.


E dovresti prendere decisioni razionali? Calmati. Respira profondamente.


Le due persone la cui vita sarà maggiormente colpita sono chi riceve la cura e il caregiver principale. È essenziale includere il ricevitore, se è cognitivamente capace. Altrettanto importante è la prospettiva del caregiver. Le decisioni dovrebbero tenere in considerazione quale potrebbe essere la migliore decisione per entrambi. Le loro prospettive spesso differiscono. Il compromesso potrebbe essere la parola chiave.


Un articolo online su www.caregiverslibrary.org descrive la risoluzione di maggior successo come quella che:

  • ha il minor numero di conseguenze indesiderabili;
  • fa appello con più forza al caregiver e al ricevente;
  • e ha il maggior sostegno da parte degli altri familiari coinvolti.


Un'altra affermazione significativa in questo articolo è: "Il membro della famiglia che dovrebbe avere più peso è colui che sta per essere maggiormente colpito dalla decisione".


Lascia che faccia un esempio. Una donna anziana (sui 75) sarà caregiver del marito che è tornato dall'ospedale con una nuova diagnosi di insufficienza cardiaca congestizia e ha molti altri problemi di salute. Una figlia adulta di mezza età che vive in casa - ma lavora a tempo pieno - aiuterà la mamma a prendersi cura di suo padre.


Dopo solo pochi giorni, la moglie è sfinita, soprattutto per il fatto di aiutare suo marito nei suoi numerosi viaggi notturni in bagno. Ogni volta che si sveglia, lui aspetta che lei venga ad aiutarlo mentre è seduto sul lato del letto. Lei confida, con rimorso, "Non sono fisicamente in grado di tirarlo su".


La sua soluzione a questo problema è ottenere un letto d'ospedale (che è già stato suggerito dall'infermiera a domicilio). Hanno una stanza in più; il letto e una comoda al suo fianco sarebbero l'ideale. Ma il marito esita all'idea, e la figlia si schiera con suo padre. "Se papà non vuole dormire in un letto d'ospedale, non dovrebbe essere costretto a farlo". Amen.


Quindi, se tu facessi parte del consiglio di famiglia, come voteresti?


Se la schiena della moglie si rompe, è finita per i suoi giorni di caregiving; infatti, dovrà a sua volta richiedere un caregiver. Se il marito volesse anche solo provare, potrebbe scoprire che un letto d'ospedale aumenta il suo comfort e gli consente maggiore indipendenza e mobilità.


Sembra che la sua obiezione sia dovuta più all'«idea» di aver bisogno di un letto d'ospedale, piuttosto che al letto reale (che, a proposito, trovava comodo e soddisfacente mentre era ricoverato).


Qualcuno deve spiegare queste possibilità al marito e alla figlia - ma chi? Ho suggerito che questo sarebbe un buon ruolo per l'infermiera domiciliare, che potrebbe spiegare i benefici dal punto di vista terapeutico di un letto d'ospedale, per chi lo usa e per chi lo dà.


Io voto con il caregiver, che sarà il più colpito da questa decisione.


Cito da Carol Whitlatch PhD (American Journal of Nursing, settembre 2008):

"Il benessere di chi dà e di chi riceve le cure dipende dall'equilibrio tra i bisogni e i desideri del ricevente e la capacità del caregiver di soddisfarli"

 

 

 


Fonte: Ruth Z. W. Johnson, scrittrice, editorialista, conferenziere e caregiver familiare.

Pubblicato su The Times News (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Antiossidanti aiutano contro vari problemi di salute, ma è complicato capire q…

3.11.2025 | Esperienze & Opinioni

La descrizione di antiossidante è tutta nel nome: gli antiossidanti contrastano gli ossi...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)