Le persone che si prendono cura di ammalati [caregiver] di Alzheimer devono far fronte a una marea di emozioni su base giornaliera.
Ricordo i momenti di gioia, di risate e di gratitudine con la mamma, ma le emozioni con le quali ho lottato di più sono rabbia, risentimento e senso di colpa. Quelle emozioni negative che ti rivoltano lo stomaco per l'ansia.
Cosa potevo fare con tutte queste emozioni? La maggior parte delle volte, avevo bisogno di perdonare me stessa, per liberarmi dalla colpa o dal perfezionismo. Il senso di colpa e la rabbia erano forti i giorni che la mamma diceva cose brutte che ferivano i miei sentimenti. La mente mi diceva: "Ti permetti di arrabbiarti con tua madre malata che non può difendersi".
Cosa potevo fare con tutte queste emozioni? E che dire del giorno in cui la mamma cadde e ha battuto la testa sul comodino. Mi sono arrabbiata quando la nuova infermiera ha detto: "Tua madre è caduta camminando nella sua stanza". Mi alzai di scatto e dissi: "Questo è interessante perché la mamma non cammina da due anni!".
Cosa potevo fare con tutte queste emozioni? E cosa dire della malattia di Alzheimer? Sono arrabbiata anche per questa. Ma contro chi devo indirizzare la mia rabbia - Dio, il Potere Superiore, l'Universo.
Dove ci portano queste emozioni? Al perdono, speriamo, il dono che ci diamo. E' una liberazione dal peso della nostra colpa, della rabbia o del risentimento. Quando scegliamo di perdonare, lasciamo perdere il passato in modo che possiamo vivere nel momento presente. Come caregivers, dobbiamo liberare questa energia negativa e sostituirla con energia positiva in modo da avere l'energia fresca di andare avanti con i nostri cari. Il perdono non è automatico. Noi scegliamo di perdonare.
Il perdono di noi stessi è un buon punto di partenza. Perdonati di giudicarti così duramente. Permettiti di essere vulnerabile.
Quando la mamma era cattiva con me avrei voluto sprofondare nella autocommiserazione, ma il risultato era solo di farmi male. Lascia andare. Scegli di perdonare. Liberati dal passato.
L'amarezza e la caparbietà sono segni che richiedono il perdono, soprattutto se questo atteggiamento è associato alla necessità di essere nel giusto. Scopriamo che, per praticare l'amore e il perdono, dobbiamo mantenere le cose in prospettiva. Essere pazienti in modo da gestire i momenti difficili. Non possiamo permetterci di giocare alla vittima perché siamo eroi caregiver.
Il perdono è LIBERAZIONE e ci mette in pace con la vita.
Postato da Barbara Pursley. Autrice di Embracing the moment, nata a Galveston/ Texas, ha frequentato il Santa Monica College, ha studiato fotografia, e ha lavorato come fotografa commerciale prima di tornare in Texas per occuparsi di sua madre.
Pubblicato su Alzheimer's Reading Room il 10 febbraio 2011
Traduzione di Traduzione di Franco Pellizzari.
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