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Gestire i problemi con il cibo dei pazienti di Alzheimer

Molte persone con Alzheimer mangiano troppo o, più spesso, mangiano troppo poco. Questo accade per molte ragioni, tra le quali:

  • Si dimenticano che hanno mangiato da poco.
  • Non riconoscono più le sensazioni di fame o sazietà.
  • Sono distratti facilmente.
  • Potrebbero aver perso la loro capacità di controllare gli impulsi.


Se il tuo caro tende a mangiare troppo, prendere in considerazione questi suggerimenti:

  • Servire il pranzo con una stile da ristorante piuttosto che con quello familiare. Se è necessario ridurre i secondi piatti, mettere il cibo su ogni piatto prima di portarlo in tavola, e portare un solo piatto per ogni persona.
  • Monitorare quanto mangia il tuo caro e fornire una distrazione adeguata. Alla fine dei pasti, non indugiare a tavola davanti a un caffè e al dessert. Coinvolgere la persona amata in una attività, come riempire e avviare la lavastoviglie.


Se il tuo caro sta lottando per mangiare abbastanza, prendere in considerazione questi suggerimenti:

  • La colazione è il pasto più importante della giornata. Le ore del mattino tendono ad essere migliori per le persone con Alzheimer, sono più presenti. Considerare la possibilità di fare colazione con farina d'avena con frutta ricca di fibre o pasticci pieni di proteine.
  • Aiuta il tuo caro a concentrarsi sul mangiare. Usa una tovaglietta di colore unito e brillante, che contrasta con i piatti, per attirare l'attenzione sul pasto. Considera anche di mettere una piccola quantità di cibo sul piatto in modo che il tuo caro non ne sia sopraffatto.
  • Servire piccoli spuntini ricchi di calorie, piuttosto che piatti tradizionali. Può essere più facile convincere qualcuno a sgranocchiare qualche snack durante il giorno che a sedersi per un pasto formale. Delle buone opzioni di spuntino includono integratori frullati ricchi di nutrienti e snack ricchi di proteine, come i cubetti di formaggio e le noci (a patto che non creano un rischio di soffocamento).

 

 

 

 

 


Pubblicato da Katie Gilstrap in TimesDispatch.com (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.

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Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

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