Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Alzheimer collegato a carenza di luce solare

E' estate nell'emisfero nord, il sole è fuori e la parola "protezione solare" è di moda su Google News da ben più di 3 mesi.


Sembra esserci una enorme paura programmata del sole, come conseguenza dell'aumento dei tumori della pelle ed altri negli anni, anche se è stato chiarito più volte che sono l'eccessiva esposizione al sole e le ripetute scottature a contribuire al melanoma e non il sole in sè stesso.


Abbiamo bisogno della vitamina D e di altri benefici che vengono con l'esposizione al sole normale come può dire chiunque sia affetto da Depressione Invernale. Ora viene dimostrato che malattie come l'Alzheimer sono collegate ad una carenza di vitamina D derivante da mancanza di esposizione solare.


Nel mondo occidentale ci piace far oscillare il pendolo da un estremo all'altro. E' difficile per le persone accettare le informazioni a meno che non siano bianco/nero, fatto che rende difficile restare in salute perchè ogni persona è unica e individuale. Tuttavia, è abbastanza evidente dalla ricerca che la vitamina D è essenziale per molti processi corporei e la mancanza di essa può contribuire non solo all'Alzheimer, ma ai disturbi della tiroide, al diabete, all'artrite, alla colite, all'osteoporosi, alla sclerosi multipla, alle malattie renali e sì - al cancro. Perciò le persone che cercano di evitare il sole, applicando protezioni solari nel tentativo di evitare il cancro, potrebbero in realtà promuoverlo negando al corpo la fonte essenziale di vitamina D.


E' vero che si possono assumere integratori di vitamina D, anche se la quantità raccomandata è solo di circa 400 unità, che a quanto dicono le fonti, non è affatto sufficiente. Si stanno collegando malattie come l'Alzheimer e altre a una sempre maggiore mancanza di esposizione al sole, così importante nella società di oggi. Se si è interessati ai rischi per la salute associati con il sole, c'è più da preoccuparsi dei filtri solari tossici che dei danni del sole stesso - a meno di non esporsi irragionevolmente fino al punto di scottarsi ripetutamente.


E' lo stesso tipo di logica applicata ad altre cose della vita. Se si esagera con il caffè, si vedranno effetti negativi come possibile esaurimento surrenale; se si consuma troppo zucchero sorgono problemi come ad esempio predisposizione al diabete e ipoglicemia. L'eccesso di esercizio fisico può stirare un muscolo e mangiare troppa carne può causare calcoli renali, gotta e disturbi digestivi tra cui gas, obesità e sovra-acidità. Troppa 'attenzione' può uccidere un rapporto e troppa aria può far scoppiare i pneumatici.


Quindi modulare l'esposizione al sole non è solo salutare, ma è importante per assicurarsi di ricevere abbastanza sole, non al punto da scottarsi.


Uno studio recente ha trovato una connessione molto evidente tra la vitamina D nel sangue e l'Alzheimer, collegandone il potenziale sviluppo alla carenza di luce solare. Bassi livelli di vitamina D sono legati a minori capacità cognitive e prove dimostrano che la vitamina D è più efficace nel prevenire malattie come l'Alzheimer di quanto non lo sia ad invertirle.


Quindi non temere il sole, basta aumentare il fattore di consapevolezza di quanto sole si riceve e mantenere il corpo carico di energia solare senza utilizzare filtri solari cancerogeni.

 

 

 

 

 


Pubblicato da Stasia Bliss in Guardian Express (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Il litio potrebbe spiegare, e trattare, l'Alzheimer?

19.08.2025 | Ricerche

Qual è la prima scintilla che innesca la marcia ruba-memoria del morbo di Alzheimer (MA)...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.