Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Alzheimer: 3 consigli per andare d'accordo

I pazienti di Alzheimer hanno talvolta cambiamenti di personalità che possono essere estremamente negativi. Persone che prima erano gentili possono diventare polemiche e anche offensive verbalmente, emotivamente o fisicamente.

Parlo per esperienza personale. Le cose sono diventate così brutte quanod volevo concludere il mio rapporto con Ed, la mia anima gemella rumena da 25 anni. Era diventato impossibile essergli accanto. Era incredibilmente irritabile, arrabbiato, volgare ed emotivamente offensivo. Ancora di più, faceva scenate in pubblico regolarmente, cosa immensamente imbarazzante.

2012-06-15-EdEarlydemented.jpg
Ed, il belligerante.

Amavo Ed, ma pensavo di non farcela più a tollerarlo. Però non potevo neanche interrompere il nostro rapporto. First, because I loved him so much. Primo perché lo amavo così tanto. Secondo, sarebbe stato moralmente riprovevole: non sarebbe riuscito a stare da solo neanche per un giorno.


E era spesso molto confuso. Un Sabato sera ha effettivamente chiamato il New York Times urlando contro di loro perché non aveva ancora "rr-ricevuto il suo giornale della Domenica". Quando gli ricordai che era Sabato si è arrabbiato. Si arrabbiava per cose minime. Prima eravamo stati in grado di discutere su cose pur non essendo d'accordo, ma ora diventava ostile se esprimevo un parere contrario.

 

In un ultimo disperato tentativo di salvare il rapporto ho chiamato una mia amica che lavorava in geriatria sociale e ho chiesto il suo consiglio su cosa fare con questo antagonista rumeno arrabbiato e aggressivo. La prima cosa che mi disse era che pensava potesse avere demenza. "Demenza?" ho ripetuto, respingendo subito l'idea."Beh, non mi importa quello che è. Io non so per quanto tempo lo posso sopportare".

Non volevo sentire o pensare alla demenza. Poi mi ha detto una cosa scioccante. "Hai la possibilità di porre fine alla relazione. Lo sai, vero?". Ciò mi ha fatto scattare sull'attenti. "Non posso farlo", dissi, come se fosse la cosa più stupida che avessi mai sentito. "Io lo amo. Inoltre, ti ho detto, lui non potrebbe sopravvivere senza di me. Come potrei mai abbandonarlo?". Mi ha detto che conosceva donne che erano sposate da 50 anni che, in situazioni analoghe, hanno divorziato dai loro mariti. Per un attimo ho fantasticato su come sarebbe stato bello non dover sopportare i suoi sfoghi violenti, ma ho subito respinto l'idea di lasciarlo. Non l'avrei mai lasciarlo. Mai.


Lei ha poi detto che se dovessi stare con lui, avrebbe potuto darmi qualche consiglio. Ecco cosa mi ha detto:

1. Non sollevare argomenti che pensi possa turbarlo o portare a un disaccordo.
2. Se comincia ad agitarsi, cambia bruscamente argomento.
3. Non discutere con lui. Concorda con tutto quello che dice, non importa quant'è assurdo.


Ha detto che non poteva promettere che seguire tali norme avrebbe smesso tutte le battaglie, ma lei ha detto che avrebbe aiutato. Lei mi ha consigliato di provare per un po' e vedere cosa succedeva. Ho protestato, dicendo che non sono d'accordo con lui quando dice cose stupide. "Quando ciò accade", disse, "chiediti solo: 'Voglio avere ragione o voglio vivere in pace?' ". Era una domanda difficile. Se seguivo il suo consiglio voleva dire che il mio rapporto con Ed cambiava radicalmente. Non saremmo più stati in grado di parlare di ciò che volevamo, o di argomenti che sorgevano naturalmente. E -la cosa che temevo di più- non sarei stata più in grado di essere sincera. Anche se non ero d'accordo con lui, avrei dovuto fingere di essere d'accordo. Il nostro rapporto sarebbe diventato superficiale, disonesto e irreale.


Inoltre, non solo ho trovato molto difficili alcuni di questi approcci, continuavo a dimenticarli. Tuttavia, quando ho finalmente imparato tutte e tre le strategie, i risultati sono stati drastici. Il numero di argomenti sgradevoli è diminuito in modo significativo e la nostra vicinanza è tornata al suo stato precedente, una benedizione dopo tanti mesi di costante battibecco insopportabile. Durante lo stesso periodo ho osservato alcuni di altri suoi cari che interagivano con lui, e non usavano queste tecniche. Il risultato era che si arrabbiava con loro come in precedenza era stato con me. Ho cercato di spiegare le "nuove regole" a queste persone, ma si sono rifiutati di seguirle. Hanno pagato un prezzo elevato.


Quindi la prossima volta che ti ritrovi pronto a discutere con la persona amata con Alzheimer, chiediti: "Voglio avere ragione o voglio stare in pace?".

 

 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

***********************
Marie MarleyScritto da Marie Marley, autrice di "Come Back Early Today: A Memoir of Love, Alzheimer's and Joy"

Pubblicato in The Huffington Post il 18 Giugno 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.