Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Carol Bursack: la fatica della compassione è un pericolo a lungo termine per i caregiver

Cara Carol: i miei genitori e suoceri hanno vissuto molto a lungo, con anni di declino fisico e cognitivo. Mi sono occupata volentieri di tutti loro. Sebbene io sia contenta di averlo fatto, una volta che sono tutti deceduti, io e mio marito volevamo goderci la vita viaggiando e facendo cose che avevamo sognato. Abbiamo fatto solo una crociera prima che mio marito subisse un ictus debilitante. Ora è triste e depresso e io mi sento esaurita. Ho avuto periodi di burnout, ma questo è diverso. Lo amo molto e, naturalmente, continuerò a prendermi cura di lui, eppure mi sento distante e scarica. Quasi paralizzata. Per fare del mio meglio per mio marito, devo ritrovare di nuovo la voglia. Grazie per permettermi questo sfogo anonimo perché mi vergogno che chiunque lo sappia.- HY

upport compassion fatigueImage by Freepik

 

Cara HY: il mio cuore è con te. Dopo più anni di caregiving di quanto la maggior parte delle persone possa gestire, tu e tuo marito avete avuto un colpo sconvolgente che ha cambiato drasticamente i tuoi piani celebrativi. Probabilmente soffri di fatica della compassione, una cosa diversa dal burnout del caregiver. Non c'è vergogna in questo.

 

Qual è la differenza?

Il burnout è quella sensazione graduale che arriva quando abbiamo poche pause senza fine in vista. Dall'altra parte, la fatica della compassione di solito proviene dal trauma di guardare qualcuno a cui teniamo soffrire e sentirsi impotenti per aiutare. Burnout e fatica della compassione possono sovrapporsi.


Mentre l'esaurimento fisico ed emotivo è comune ad entrambi, la fatica della compassione può ridurre la vicinanza e l'empatia di una persona verso gli altri. Le persone possono sentirsi disconnesse dalla persona di cui si prendono cura e meno gratificati dal caregiving come vocazione. Inoltre, possono isolarsi ed evitare amici e familiari.


Riconoscere questo cambiamento nei tuoi sentimenti normali è il primo passo, quindi stai facendo progressi anche se non li vedi ancora. Il prossimo passo è ricordare a te stessa che fare piccole cose per te stessa andrà a beneficio di entrambi. Ciò significa prestare maggiore attenzione alla dieta, all'esercizio fisico e alle amicizie.


Lo so. Lo so. La domanda è come. Quando ti senti disconnessa, è quasi impossibile andare avanti, ma devi. Vedi il tuo medico per un controllo fisico e, mentre sei lì, chiedi di riferirti (se necessario) pure a un consulente. La depressione è comune nell'ictus, quindi anche tuo marito potrebbe trarre benefici della consulenza. Entra in un gruppo di supporto per caregiver. Cercalo in loco o in rete. Il supporto da parte di altri che capiscono può aiutare immensamente.


Se tuo marito non può essere lasciato solo, considera i servizi di assistenza a domicilio. La maggior parte del costo sarà a tuo carico, ma le pause sono essenziali per avere, entrambi, una migliore qualità della vita. Comprendi che ciò che stai passando è una reazione normale a questo enorme cambiamento che vi colpisce come individui e in coppia. Fai qualsiasi passo necessario per migliorare la tua salute e il tuo benessere, HY. Un enorme abbraccio. Penserò a te.

 

 

 


Fonte: Carol Bradley Bursack in InForum (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

 

Notizie da non perdere

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)