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Domenico Praticò: La macro importanza dei micronutrienti

La macro importanza dei micronutrienti è chiara. Senza di essi, ci possono essere gravi conseguenze per la nostra salute. Quindi esaminiamo cosa sono e perché sono così importanti per la nostra salute.

plate with keto diet food tomatoes Image by Freepik

Chi avrebbe potuto immaginare la grande importanza di tracce di micronutrienti (necessari in quantità <100mg al giorno) nella nostra dieta? Eppure, essi sono componenti essenziali per la nostra salute. Per dare una prospettiva su quanto sia piccolo <100mg, pensate a un chicco di riso, 1/8 di cucchiaino di zucchero o forse una piccola graffetta. Eppure i micronutrienti svolgono un ruolo cruciale nella salute umana. Questi nutrienti essenziali includono vitamine e oligoelementi. A differenza dei macronutrienti minerali come calcio e sodio, di cui il corpo ha bisogno in quantità maggiori, anche i micronutrienti, sebbene richiesti in piccole quantità, sono vitali per numerose funzioni corporee.


Gravi carenze di alcuni micronutrienti sono risultati in gravi problemi di salute. Ad esempio, la carenza di vitamina C, comune nei marinai, specialmente tra il XVI e il XVIII secolo, che trascorrevano lunghi periodi di tempo senza accesso a frutta e verdura fresca, spesso induceva lo sviluppo dello scorbuto. Si stima che questa carenza abbia ucciso più di 2 milioni di persone e che in quell'epoca morirono più marinai di scorbuto che in battaglia.


Un altro caso significativo è il rachitismo, una condizione derivante dalla carenza di vitamina D, identificata per la prima volta nel 1600. La sua incidenza aumentò durante la rivoluzione industriale, quando l'inquinamento atmosferico bloccò la luce solare, limitando la produzione naturale di vitamina D necessaria per la salute delle ossa. Un altro esempio è la carenza di vitamina A che può portare alla cecità notturna e ad altre gravi patologie oculari. Oppure, il Beriberi, una malattia da carenza nutrizionale causata dalla mancanza di tiamina (o vitamina B1). Colpisce principalmente i sistemi nervoso e cardiovascolare.


Ma per quanto oggi si parli molto spesso di vitamine, sapevate che il termine 'vitamina' è utilizzato solo dall'inizio del XX secolo?
Prima di allora, sebbene gli scienziati avessero identificato diversi nutrienti studiando i sintomi delle carenze, non esisteva un termine nel gergo generale per descriverli. Utilizzarono modelli animali per determinare come vari composti potessero prevenire o addirittura invertire i problemi di salute. La parola vitamina fu coniata per la prima volta nel 1912 e attribuita al biochimico polacco Casimir Funk, che la usò in una pubblicazione scientifica, parola derivata da 'vita' e 'ammina' (che si riferisce a una sostanza azotata) per descrivere sostanze essenziali per la vita.


Mentre gli esempi storici si concentrano su gravi carenze e malattie derivanti da queste carenze, l'impatto di un esaurimento più lieve di micronutrienti ha iniziato a guadagnare attenzione solo negli anni '80. Oggi, la ricerca sottolinea che livelli inadeguati di micronutrienti possono ostacolare la salute in generale. Studi clinici randomizzati in paesi a basso e medio reddito illustrano l'efficacia degli interventi sui micronutrienti. Ad esempio, gli studi dimostrano che i bambini che ricevono integratori di micronutrienti mostrano un miglioramento del 20% nella funzione cognitiva rispetto a quelli che non li ricevono. Questi risultati evidenziano la necessità critica di garantire un'adeguata assunzione di micronutrienti, soprattutto nelle popolazioni vulnerabili.


Le iniziative per la salute globale sono una manifestazione positiva della consapevolezza che circonda l'importanza dei micronutrienti e un'alimentazione notevolmente migliorata (altre informazioni sui micronutrienti su OMS). Tutto ciò ha portato molti governi e organizzazioni sanitarie a sviluppare linee guida dietetiche che sottolineano la necessità di alimenti ricchi di questi nutrienti essenziali. Ad esempio, fortificare alimenti di base come il sale con lo iodio o la farina con acido folico si è dimostrato efficace nel ridurre le carenze di micronutrienti in molte regioni e miglioramenti misurabili nella salute pubblica. Si può notare che le aree a basso e medio reddito subiscono gli effetti negativi sproporzionati delle carenze di micronutrienti.


Seguire una dieta bilanciata ricca di micronutrienti può essere una sfida e l'istruzione e conoscenza sul tema è importante. Molti cibi lavorati sono privi di nutrienti essenziali, il che rende facile per le persone non avere ciò di cui il loro corpo ha bisogno. È essenziale dare priorità a cibi integrali come frutta, verdura, cereali, e noci. Tali cibi non solo forniscono vitamine e minerali vitali, ma favoriscono la salute generale. Se necessario, e dopo aver discusso con il tuo medico, nutrizionista o professionista sanitario, gli integratori alimentari possono essere aggiunti e utili, specialmente per coloro che hanno restrizioni dietetiche o esigenze nutrizionali più elevate.


L'importanza dei micronutrienti va ben oltre la scienza nutrizionale; sono essenziali per la nostra salute e sopravvivenza. Comprendendo il loro ruolo possiamo promuovere risultati di salute migliori per noi stessi e per i nostri cari. Ricordiamoci che una dieta sana ed equilibrata, ricca di frutta, verdura e fibre, è la base per una buona salute, un invecchiamento sano e persino una buona salute cognitiva. Riconoscere il ruolo piccolo ma potente dei micronutrienti ci aiuta ad apprezzare la loro importanza macroscopica nelle nostre vite.

 

 

 


Fonte: Domenico Praticò in Pratico Lab

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Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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