Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


I farmaci per migliorare le prestazioni cognitive hanno più rischi o benefici?

Il governo, l'industria farmaceutica, e le organizzazioni mediche nazionali devono lavorare insieme per esaminare i danni e i benefici derivanti dall'uso per lungo tempo, da parte di individui sani, di farmaci che migliorano la cognizione.


Questo affermano la professoressa Barbara Sahakian e il dottor Sharon Morein-Zamir, neuroscienziati dell'Università di Cambridge nel Regno Unito, scrivendo nella rubrica Personal View sulla rivista The Lancet Psychiatry.


C'è un crescente «uso per stile di vita» di farmaci di miglioramento cognitivo - come il metilfenidato (nome commerciale Ritalin) e il modafinil (Provigil) - da parte di individui sani, per potenziare la concentrazione, la memoria e altri aspetti delle prestazioni cognitive.


Ma sappiamo molto poco degli effetti a lungo termine di questo uso non medico, affermano gli autori. "Semplicemente non sappiamo con certezza quante persone sane usano farmaci di miglioramento cognitivo, in che modo e perché", spiega la prof.ssa Sahakian (*). Quali sono le prove che suggeriscono che l'uso di individui sani di farmaci che migliorano la cognizione induca un vantaggio competitivo a scuola, all'università o al lavoro, e aiuti a mantenere l'attenzione e le prestazioni in caso di deprivazione del sonno o di jet lag.


La maggior parte della ricerca si è focalizzata sull'uso degli studenti in USA, con stime variabili tra il 5% e il 35%. C'è preoccupazione, dicono gli autori, che questa possa essere solo la punta di un iceberg ed è improbabile che sia rappresentativo dell'uso nelle popolazioni professionali o di quelle più anziane.


Una vasta gamma di sostanze farmaceutiche, dai farmaci psicotropi alla nicotina e alla caffeina, sono usati da pazienti e individui sani per modificare, migliorare e potenziare il funzionamento mentale. La maggior parte dei potenziatori cognitivi, come il modafinil e il donepezil, sono stati sviluppati dall'industria farmaceutica per curare gli effetti dei disturbi cognitivi dell'Alzheimer, del deficit di attenzione e iperattività (ADHD) e della schizofrenia. Ad esempio, anche dopo la remissione della psicosi nella schizofrenia, il recupero funzionale completo (ad esempio, il ritorno al lavoro e alla vita indipendente) è limitato da sintomi cognitivi debilitanti.


Ma l'uso non medico solleva una serie di preoccupazioni etiche e di sicurezza, compresi gli effetti collaterali e i potenziali abusi, in particolare con il reperimento via Internet. "I farmaci di miglioramento cognitivo attuali hanno un'ampia gamma di azioni e di effetti collaterali, e non sono prevedibili. Sappiamo anche molto poco dei loro effetti a lungo termine nelle persone sane", dice il dottor Morein-Zamir (*).


Gli autori ritengono che l'uso e il numero di farmaci di miglioramento cognitivo siano destinati a crescere in modo sostanziale e invitano i finanziatori e i decisori politici a dare priorità alle ricerche sui potenziali vantaggi e i pericoli del loro uso negli individui sani, dicendo che "è fondamentale trovare prove affidabili per avere una visione equilibrata sui rischi e benefici di questi farmaci e precisare chiari orientamenti normativi per il loro utilizzo" (*).


I farmaci che migliorano la cognizione sono spesso visti come un'unica classe pur avendo meccanismi farmacologici, effetti e status giuridico distinti. Pertanto è necessaria una discussione caso per caso per la regolamentazione, dicono gli autori, considerando il potenziale di dipendenza fisica e psicologica, nonché i danni sociali.


Secondo la prof.ssa Sahakian e il dottor Morein-Zamir, anche se è un 'grande merito' lo sviluppo di potenziatori cognitivi nuovi, più efficaci e più sicuri, il crescente uso da-banco di farmaci come il Ritalin (metilfenidato, prescritto per l'ADHD) e il Provigil (modafinil, prescritto per disturbi del sonno) esige che le organizzazioni mediche nazionali rendano disponibili a tutti gli operatori sanitari informazioni e linee guida chiare sui loro vantaggi, sui rischi, e sulla sicurezza.

 

 

(*) Citazioni degli autori non presenti nel testo pubblicato.

 

 

 

 

 


Fonte: The Lancet via AlphaGalileo (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Barbara J Sahakian, Sharon Morein-Zamir. Pharmacological cognitive enhancement: treatment of neuropsychiatric disorders and lifestyle use by healthy people. The Lancet Psychiatry, 2015; 2 (4): 357 DOI: 10.1016/S2215-0366(15)00004-8

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.