Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Nonna con demenza invitata a proiezione privata perché continuava a cantare per tutto il film

Nonna con demenza invitata a proiezione privata perché continuava a cantare per tutto il filmShirley Lewis (destra) con le sue figlie Bethan (sinistra) e RhiannonUna mamma con demenza è stata costretta a lasciare una sala cinematografica in Galles perché il pubblico si lamentava della sua presenza, quindi ora un altro cinema sta programmando una proiezione solo per lei.


Shirley Lewis, 68enne malata prematura di demenza, è andata con la figlia Rhiannon a vedere il film di successo con Meryl Streep come regalo di compleanno. Quando, nel film, partivano i classici successi degli ABBA, l'eccitata Shirley iniziava a cantare e sbraitare con orgoglio i testi che ricordava dai tempi della sua gioventù.


Ma le altre persone del pubblico hanno iniziato a "scocciarsi, a sbuffare ed esprimere impazienza" dietro di lei. La figlia Rhiannon dice che "si è sentita in obbligo" di portare sua madre fuori dal cinema, prima della metà del film. La Rhiannon, 40 anni, ha dichiarato:

"Lei ama quella sala del cinema, è la sua preferita. Le è familiare e la adora. Non canta più, ma grida e urla. Una signora dietro di me mi ha fatto sentire davvero a disagio per questo, si muoveva e sbuffava. Mia madre era molto triste. Non voleva lasciare il cinema. Ha urlato 'no' quando abbiamo cercato di tirarla fuori dal suo posto e ha combattuto su ogni scalino.

"Le persone che non la conoscevano devono aver pensato che mia madre avesse bevuto qualche birra prima e che fosse ubriaca. Ma non lo era. Erano solo gli effetti della demenza ad esordio precoce. Ha solo 68 anni e sembra che sia appena andata in pensione, non una malata di demenza. Ha avuto la diagnosi a 57 anni.

"E' rimasta arrabbiata per il resto della giornata, ma a causa delle sue condizioni non riusciva a capire perché. In quel momento ero empatica con gli altri spettatori. Poi però, riflettendo, avrei davvero dovuto parlare a quella donna in modo che potesse aver capito la lezione di fronte a una stanza piena di estranei".


Ma le cose hanno preso una piega positiva quando un manager del cinema di una città vicina si è offerto di ospitare una proiezione amichevole con la demenza. A Shirley sono stati offerti anche biglietti gratuiti per il film. Rhiannon ha aggiunto:

"Mi sono sfogata un po' su Facebook e quella sala cinematografica mi ha contattato per offrire la proiezione gratuita.

"Non vediamo l'ora di farlo. Ho invitato altre persone dai club in cui va mia madre, e tutti potranno cantare o urlare quanto vogliono. Finora ci sono circa 70 persone che andranno e sarà grandioso".

 

 

 


Fonte: Georgia Diebelius in Metro (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

[Greg O'Brien] Scoprire la grazia dell'imperfezione: apprezzare la l…

11.11.2025 | Voci della malattia

"Scrivi in ​​modo forte e chiaro ciò che fa male" (attribuito a Ernest Hemingway)

<...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)