Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


La realtà virtuale in aiuto alle persone con deterioramento cognitivo

La realtà virtuale in aiuto alle persone con deterioramento cognitivoLa realtà virtuale è un potente strumento per simulare ambienti e situazioni di vita reale. Gli scienziati del Politecnico di Hong Kong hanno individuato questo mezzo per aiutare le persone con limitazioni cognitive a superare le difficoltà della vita.


Tra i molti tipi di disabilità, i deficit cognitivi possono costituire ostacoli più grandi rispetto ad altri nella vita di una persona. Per esempio, la demenza colpisce la capacità del paziente di eseguire attività di base, come fare la spesa o andare in un luogo specifico, mentre le risposte lente legate ai disturbi mentali rendono difficile per un malato farsi assumere.


Ma i pazienti con disturbi cognitivi possono ora essere preparati meglio ad affrontare le sfide della vita. Il professor David Man e il suo team del Dipartimento di Scienze della Riabilitazione hanno sviluppato due programmi non immersivi di Realtà Virtuale (RV): «Virtual Reality based Vocational Training System» (VRVTS) e «VRehab».


I programmi, che possono girare su personal computer o tablet PC, ricostruiscono scenari di vita reale che potrebbero essere vissuti dagli utenti nella comunità o nel posto di lavoro, consentendo loro di imparare virtualmente varie abilità. Poichè gli ambienti virtuali attivano l'elaborazione del cervello in modo simile al mondo reale, i pazienti possono facilmente applicare le competenze alla loro vita quotidiana.


Il VRVTS simula un ambiente di lavoro tipico in cui gli utenti sviluppano le competenze lavorative necessarie prima di entrare nel mercato del lavoro reale. Nella boutique virtuale in 3D, gli utenti assumono il ruolo del negoziante e incontrano clienti non-reali, ascoltano e rispondono alle loro preoccupazioni osservando una serie di regole e flussi di lavoro aziendali predefiniti. Tecniche di vendita di base e avanzate, come salutare i clienti, vendere beni e controllare le riserve, saranno acquisite durante il corso di formazione.


Basato su una ricerca psichiatrica consolidata, il VRVTS è stato progettato anche per migliorare l'attenzione, la memoria, la sequenza, l'ordinamento, e di problem solving, migliorando così le funzioni cognitive dei pazienti. Ad esempio, l'uso di istruzioni frequenti per azioni e decisioni provoca livelli elevati di attività di attenzione e cerebrali.


La realtà virtuale in aiuto alle persone con deterioramento cognitivoMentre il VRVTS risponde alle esigenze dei pazienti per la ricerca di lavoro, il VRehab mira a sviluppare le abilità della vita comunitaria. La formazione comprende una vasta gamma di situazioni, tra cui fare la spesa, gestire denaro, fare telefonate, così come usare impianti per pedoni, i trasporti pubblici e il bancomat. Completando i diversi compiti nello spazio virtuale, gli utenti costruiscono gradualmente le competenze quotidiane che possono essere applicate nel mondo reale.


Nei programmi di riabilitazione convenzionali per i pazienti con deficit cognitivi, l'esposizione della vita reale è disponibile solo nelle fasi avanzate o finali della formazione. Con il VRVTS e il VRehab, i pazienti possono iniziare la formazione nella fase iniziale, in quanto i sistemi forniscono un ambiente sicuro e confortevole dove si possono ottenere le competenze necessarie per livelli, senza essere distratti o interrotti dalle circostanze complicate del mondo reale. "La formazione dovrebbe iniziare il più presto possibile perché il pensiero di vivere da soli può essere scoraggiante", ha detto il Prof. Man, uno specialista di ricerca nella memoria e nella cognizione. "Una formazione efficace nelle fasi iniziali della riabilitazione è essenziale per la loro indipendenza ed integrazione nella comunità".


A parte questo, la stimolazione audiovisiva vivida e l'esperienza interattiva della RV sono divertenti e attraenti per i pazienti. I livelli di difficoltà possono essere facilmente personalizzati nel progredire della formazione, aumentando la loro motivazione a continuare. Inoltre, le attività e gli ambienti virtuali basati sul mondo reale a loro familiari, li incoraggiano a trasferire le competenze acquisite nella vita quotidiana. Prove preliminari al Dipartimento di Scienze della Riabilitazione hanno già supportato il nuovo approccio visto che i pazienti che hanno partecipato, dopo l'allenamento, si sono trovati con più sicurezza e capacità di gestire la vita quotidiana.


Grazie alla loro comprovata efficacia, VRVTS e VRehab sono stati concessi in licenza ad una società di servizi di riabilitazione, e sono pronti a dare benefici a chi ne ha bisogno. In effetti, la piattaforma RV è altamente espandibile ad altri scenari come fare shopping in un mercato pubblico o  servire in un ristorante. Per raggiungere un pubblico più ampio, il team svilupperà anche applicazioni per smart phone in modo che gli utenti possono prendere parte alla formazione sempre e ovunque.

 

 

 

 

 


FonteThe Hong Kong Polytechnic University  (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee g...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle cap...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.