Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Grafene: 'metamateriale' rivoluzionario che può ridefinire la neurochirurgia

Lo sviluppo del grafene, un metamateriale altamente avanzato con molte proprietà uniche e svariate, può portare a nuove interessanti applicazioni nella diagnosi e nel trattamento delle malattie neurologiche, secondo un rapporto apparso nel numero di maggio di Neurosurgery, la rivista ufficiale del Congress of Neurological Surgeons.


Tobias A. Mattei, MD, dell'Invision Health/Brain & Spine Center di Buffalo (New York) e Azeem A. Rehman, BS, del College of Medicine della University of Illinois di Peoria, presentano una anticipazione dello sviluppo di metamateriali basati sul grafene che possono portare a nuovi progressi in diverse aree della neurochirurgia.


Mattei e Rehman scrivono: "Come specialità chirurgica che si basa molto sulle innovazioni tecnologiche, si prevede che la neurochirurgia potrà trarre benefici significativi da vari sviluppi tecnologici basati sul grafene, nei prossimi decenni".

 

Il grafene ha proprietà "molto ragguardevoli"...

«Metamateriale» progettato artificialmente, con proprietà di solito non presenti in natura, il grafene è composto da un singolo strato di atomi di carbonio in uno schema di «reticolo a nido d'ape». Gli sviluppatori del grafene sono stati insigniti del Premio Nobel per la Fisica nel 2010; si stanno ora investendo ingenti risorse in ulteriore ricerca e sviluppo.


Il grafene ha una serie di proprietà «molto ragguardevoli», che lo rendono diverso da qualsiasi altro materiale. Unisce l'alta resistenza meccanica, mai rilevata in qualsiasi materiale, naturale o artificiale, con una grande leggerezza e un'elevata elasticità. Il grafene ha anche proprietà ottiche e fototermiche uniche che, tra l'altro, permettono di rilasciare energia sotto forma di calore in risposta allo stimolo luminoso. Inoltre, il grafene ha una conducibilità elettrica molto elevata, nonché una elevata superficie che permette una «biofusione efficiente» con le comuni biomolecole.


Alcuni anni fa, il grafene era uno dei materiali più costosi sulla Terra. Tuttavia, con l'aumento della produzione industriale, il prezzo sta calando rapidamente. Il grafene è stato sviluppato per l'uso in una vasta gamma di tecnologie, come ad esempio i display flessibili a cristalli liquidi e i dispositivi elettronici, i nuovi tipi di circuiti elettrici integrati e le microbatterie agli ioni di litio, solo per citarne alcuni. E' anche molto promettente per essere impiegato in vari tipi di dispositivi biomedici, molti dei quali sono rilevanti per le condizioni trattate dai neurochirurghi.

 

... con molte applicazioni promettenti in neurochirurgia

Mattei e Rehman delineano alcune delle ricerche scientifiche in prima linea che esplorano le capacità e le possibilità di utilizzo del grafene. Dato che lo sviluppo continua, i metamateriali basati su grafene potrebbero contribuire ai progressi in diverse aree della neurochirurgia, tra cui:

  • Trattamento del cancro. Le nanoparticelle di grafene possono avere un ruolo nella diagnostica per immagini che mirano il tumore, così come nei nuovi possibili approcci terapeutici che coinvolgono la stimolazione fototermica o a campo elettrico alternato.
  • Monitoraggio Unità di Terapia Intensiva. Nuovi biosensori elettrochimici ed ottici possono fornire nuovi approcci per il monitoraggio neurologico dei pazienti con ictus o traumi cerebrali.
  • Neuroregenerazione. I materiali di grafene possono essere usati nelle nuove strategie per promuovere la rigenerazione dei tessuti del sistema nervoso; per esempio le scaffalature rivestite di grafene per stimolare la crescita dei nervi periferici feriti.
  • Neurochirurgia Funzionale. Sistemi migliorati di monitoraggio elettrofisiologico possono aiutare nell'eseguire interventi chirurgici ad alta precisione sul cervello, nei pazienti con patologie tipo l'epilessia e i disturbi del movimento.
  • Chirurgia spinale. Macchinari basati su grafene ad alta resistenza possono rappresentare la prossima generazione di strumentazione per la chirurgia spinale.


Tuttavia, c'è ancora molto lavoro prima che tutti questi progressi diventino realtà. Anche se il grafene ha dimostrato di essere biocompatibile, è necessaria altra ricerca di base per esaminare gli effetti biologici a lungo termine delle protesi di grafene e per rispondere ad altri importanti quesiti clinici.


Mattei e Rehman concludono che "una maggiore consapevolezza delle ricerche di prima linea in corso sul grafene, potrebbe consentire alla comunità neurochirurgica di sfruttare adeguatamente le applicazioni tecnologiche che un tale nuovo metamateriale può offrire alla neurochirurgia sperimentale e alla clinica nel prossimo futuro".

 

 

 

 

 

 


FonteWolters Kluwer Health: Lippincott Williams & Wilkins  (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Tobias A. Mattei, Azeem A. Rehman. Technological Developments and Future Perspectives on Graphene-Based Metamaterials. Neurosurgery, 2014; 74 (5): 499 DOI: 10.1227/NEU.0000000000000302

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)