Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Trovate due nuove specie di lemuri: una sviluppa una neuropatologia simile al nostro Alzheimer

Degli scienziati hanno identificato due nuove specie di lemuri topo, primati dagli occhi contornati di scuro, delle dimensioni di una tazza da tè, nativi del Madagascar.

Il nuovo studio porta a 20 il numero di specie conosciute di lemuri topo, rendendolo il gruppo più eterogeneo di lemuri che si conosca. Ma poiché questi primati timidi e notturni si assomigliano molto, è possibile distinguerli solo con il sequenziamento genetico.


Questa è la prima immagine del lemure topo
Marohita appena individuato.
(Credit: Photo courtesy of Peter Kappeler)


I nuovi lemuri-topo pesano da 65 a 85 grammi circa e hanno un pelo grigio-marrone. "Non si possono distinguere solo con l'osservazione col binocolo nella foresta", dichiara l'autore senior Peter Kappeler del Centro Tedesco dei Primati di Goettingen, che ha avuto il dottorato di ricerca alla Duke nel 1992.


I ricercatori hanno chiamato una delle nuove specie di lemure topo Anosy, o Microcebus tanosi. I lemuri topo Anosy sono i cugini più stretti di quelli grigi e di quelli grigio-marrone, ma i dati genetici indicano che non si incrociano.


L'altra l'hanno chiamata Marohita, o Microcebus marohita, dal nome della foresta dove è stata trovata. In malgascio, la parola "marohita" significa "molte viste". I ricercatori però puntualizzano che "nonostante il nome, questo lemure topo è minacciato dalla distruzione degli habitat che sta avvenendo, e "molte viste" dei suoi membri sono improbabili".


Le due nuove specie sono state trovate dal co-autore Rodin Rasoloarison dell'Università di Antananarivo in Madagascar durante i viaggi nella parte orientale del paese nel 2003 e nel 2007. Rasoloarison le ha pesate e misurate e ha prelevato piccoli campioni di pelle per l'analisi genetica in laboratorio. I co-autori Anne Yoder e Dave Weisrock, alla Duke University a quel tempo, hanno analizzato due geni mitocondriali e quattro del DNA nucleare per capire dove inserire gli animali nell'albero genealogico lemure. Le analisi genetiche sono state pubblicate nel 2010, ma questa è la prima volta che le specie sono stati formalmente denominate e descritte. Finanziato dalla Fondazione tedesca per la ricerca, lo studio è pubblicato dal 26 Marzo on line nella rivista International Journal of Primatology.


Durante un nuovo viaggio del 2012 nella foresta dove vive il lemure-topo Marohita, Rasoloarison ha scoperto che gran parte della foresta natale del lemure è stata cancellata, rispetto alla sua prima visita nel 2003. Lo stato dell'habitat del lemure ha spinto l'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) a classificare le nuove specie "a rischio" anche prima che fossero formalmente descritte. "Questa specie è un ottimo esempio dello stato attuale di molte altre specie di lemuri", scrive Kappeler.


I lemuri topo sono in Madagascar da 7 a 10 milioni di anni. Ma dal momento dell'arrivo degli esseri umani ​​sull'isola, circa 2.500 anni fa, taglio, trasporto e incendi per l'agricoltura hanno lasciato il segno nelle foreste in cui vivono questi primati arboricoli. Rimane oggi solo il 10 per cento delle foreste originarie del Madagascar, rendendo i lemuri i mammiferi più a rischio al mondo secondo l'IUCN. "Sapere esattamente quante specie abbiamo è essenziale per determinare le zone da destinare alla conservazione", dice Kappeler.


Capire la diversità del lemure topo, potrebbe aiutare gli esseri umani, perchè i lemuri topo hanno una corrispondenza genetica con gli esseri umani migliore di topi e ratti, gli animali di laboratorio più comuni. Almeno una specie - il lemure topo grigio Microcebus murinus) - sviluppa una malattia neurologica sorprendentemente simile all'Alzheimer umano, e quindi questi animali sono considerati modelli importanti per capire il cervello che invecchia.


"Ma prima di poter dire se una particolare variante genetica nel lemure topo è associata all'Alzheimer, abbiamo bisogno di sapere se tale variante è specifica di tutti i lemuri topo o di specifiche specie", afferma Anne Yoder, direttrice del Centro Lemuri. "Ogni nuova specie di lemuri topo che campioniamo in natura aiuta i ricercatori a mettere la diversità genetica che vediamo nei lemuri topo grigi in un contesto più ampio".

 

 

 

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.
The original English version EnFlag
of this article is here.

 

 

 

 


Fonte: Duke University, via EurekAlert!, un servizio di AAAS.

Riferimento: Rodin M. Rasoloarison, David W. Weisrock, Anne D. Yoder, Daniel Rakotondravony, Peter M. Kappeler. Two New Species of Mouse Lemurs (Cheirogaleidae: Microcebus) from Eastern Madagascar. International Journal of Primatology, 2013; DOI: 10.1007/s10764-013-9672-1.

Pubblicato in Science Daily il 26 Marzo 2013 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:




Notizie da non perdere

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.