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Lo stress restringe il cervello

Soffrire di stress per lunghi periodi di tempo può ridurre il cervello - e può anche causare demenza, secondo ricercatori.

E hanno scoperto che le sostanze chimiche rilasciate dal corpo durante uno stress prolungato sono tossiche per i tessuti cerebrali, secondo quanto riferito dal The Daily Telegraph.

Tipi di stress legati alla condizione comprendono quelli subiti da coloro che erano in matrimoni senza amore, senza prospettive di lavoro e in situazioni post-traumatiche. La ricerca suggerisce che prodotti chimici chiamati corticosteroidi, che supportano la risposta "combatti o fuggi", possono uccidere le cellule del cervello, se le concentrazioni rimangono elevate per lunghi periodi.

L'ippocampo, una parte del cervello coinvolta nella formazione di memorie, è particolarmente sensibile. La prima scoperta è avvenuta inizialmente quando i medici hanno trattato managers di Wall Street per lo stress post-traumatico dopo gli attacchi dell'11 settembre.

Le scansioni cerebrali hanno dimostrato che gli ippocampi dei dirigenti si erano ridotti alle dimensioni di quelle di persone anziane affette da demenza.

 

 


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Pubblicato in News.com.au il 4 ottobre 2011Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese. I siti terzi raggiungibili dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente; in particolare si segnala la presenza frequente di una istituzione medica con base in Germania (xcell-Center) che propone la cura dell'Alzheimer con cellule staminali; la Società Tedesca di Neuroscienze ha più volte messo in guardia da questa proposta il cui effetto non è dimostrato. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

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