Momenti di chiarezza nella nebbia della demenza

30 Apr 2024 | Ricerche

 

Una ricerca recente eseguita alla Mayo Clinic, e pubblicata su Alzheimer...

Antipsicotici per demenza legati a più danni di quanto si credeva finora

30 Apr 2024 | Ricerche

Rischi più alti subito dopo l'inizio della somministrazione suggeriscono maggiore cautela ...

Trovata di recente una variante genetica che difende dall'Alzheimer

30 Apr 2024 | Ricerche

Ricercatori della Columbia University di New York hanno scoperto una variante genetica ...

Il declino cognitivo può essere rilevato attraverso l'analisi della rete

29 Apr 2024 | Ricerche

Una nuova tecnica analitica e di visualizzazione dei dati mostra quali variabili possono i...

Scoperto nuovo meccanismo al lavoro nelle prime fasi dell'Alzheimer

29 Apr 2024 | Ricerche

Frammenti della proteina precursore dell'amiloide (APP-CTF) interrompono la comunicazione ...

Trattamenti comuni per l'HIV possono aiutare i pazienti con Alzheimer

29 Apr 2024 | Ricerche

 

Il morbo di Alzheimer (MA) attualmente affligge quasi 7 milioni di perso...

Chi ha problemi alla tiroide non deve farsi l'autodiagnosi di Alzheimer

26 Apr 2024 | Esperienze & Opinioni

L'ipotiroidismo è legato alla demenza?

 

Secondo l'American Thyroid Assoc...

I caregiver familiari possono aiutare a modellare gli esiti dei loro cari: vediamo il loro…

26 Apr 2024 | Esperienze & Opinioni

L'infermiera del piano mi aveva appena detto che la mia nuova paziente - chiamiamola Ma...

Proteggere le cellule cerebrali con il cannabinolo

26 Apr 2024 | Ricerche

Gli scienziati del Salk osservano le proprietà neuroprotettive del cannabinolo nei mosceri...

Prossimi eventi

Ven, 3 Mag '24  10:00 > 11:30   Auto Mutuo Aiuto
Gruppo Auto-Mutuo-Aiuto Valdobbiadene
Riscoprirsi risorsa tra persone unite dallo stesso problema, partecipando ai Gruppi ...
Biblioteca di Valdobbiadene - sala Candiani, Via Piva 53, Valdobbiadene (TV)
Mer, 8 Mag '24  14:30 > 16:30   Incontri e presentazioni
Donne che si prendono cura
Un progetto scritto da donne per le donne, realizzato grazie al ...
Associazione ASAV, c/o distretto sanitario, Via Toniolo 2, Vedelago
Ven, 10 Mag '24  20:30 > 22:00   Auto Mutuo Aiuto
Gruppo Auto-Mutuo-Aiuto Altivole
Riscoprirsi risorsa tra persone unite dallo stesso problema, partecipando ai Gruppi ...
Centro Sociale, Via Roma 21, Altivole
Mer, 15 Mag '24  14:30 > 16:30   Incontri e presentazioni
Donne che si prendono cura
Un progetto scritto da donne per le donne, realizzato grazie al ...
Associazione ASAV, c/o distretto sanitario, Via Toniolo 2, Vedelago
Gio, 16 Mag '24  17:00 > 18:30   Caffe' Alzheimer
[CA Pedemontano] «Ti SOStengo. Un salvagente legale in un mare di dubbi»
Il Caffè Alzheimer è un servizio che la Casa di Soggiorno ...
Casa delle Associazioni, Via Campagna 46, Loria (TV)
Mer, 22 Mag '24  14:30 > 16:30   Incontri e presentazioni
Donne che si prendono cura
Un progetto scritto da donne per le donne, realizzato grazie al ...
Associazione ASAV, c/o distretto sanitario, Via Toniolo 2, Vedelago
Mer, 29 Mag '24  14:30 > 16:30   Incontri e presentazioni
Donne che si prendono cura
Un progetto scritto da donne per le donne, realizzato grazie al ...
Associazione ASAV, c/o distretto sanitario, Via Toniolo 2, Vedelago
Mer, 5 Giu '24  14:30 > 16:30   Incontri e presentazioni
Donne che si prendono cura
Un progetto scritto da donne per le donne, realizzato grazie al ...
Associazione ASAV, c/o distretto sanitario, Via Toniolo 2, Vedelago

Sostegno Psicologico Ottobre 2023

Da non perdere

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrion...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molec...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diff...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato p...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheime...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva d...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al compu...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a miglio...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della Californi...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichia...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheim...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segna...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? ...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricerca...

microglia and neuronsUn gruppo di investigatori del Massachusetts General Hospital (MGH) sta proponendo che puntare i checkpoint [punti di controllo] immunitari (molecole che regolano l'attività del sistema immunitario) nelle cellule immunitarie chiamate microglia potrebbe ridurre gli aspetti infiammatori di malattie neurodegenerative importanti come l'Alzheimer, il Parkinson e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA).


Nello studio di revisione pubblicato nel numero di ottobre di Nature Neuroscience, descrivono come l'attività incontrollata delle microglia contribuisce alla neurodegenerazione in queste e in altre condizioni neurodegenerative.


"Le microglia hanno tre funzioni essenziali: una funzione 'sentinella' che rileva e percepisce i cambiamenti all'interno del cervello, una funzione 'nutritiva' che promuove il benessere dei neuroni attraverso azioni come la rimozione di cellule morenti e detriti, e una funzione 'guerriera' che difende il cervello da infezioni e tossine", spiega Joseph El Khoury MD, del Centro Immunologia e Malattie Infiammatorie e della Divisione Malattie Infettive del MGH, autore senior del rapporto. "Nel cervello sano, i checkpoint immunitari delle microglia mantengono sotto controllo la funzione 'guerriero'. L'interruzione di questi punti di controllo avvia o promuove la neurodegenerazione".


Anche se conosciamo da molto tempo le microglia come le cellule immunitarie innate del cervello, il team del MGH è il primo a delineare queste tre funzioni, in base ai modelli di espressione genica all'interno delle cellule. Dopo aver dettagliato come le microglia svolgono queste funzioni, gli autori esaminano come i processi possono andare male in diversi disturbi neurodegenerativi:

  • Nell'Alzheimer, le microglia si accumulano intorno alle placche di amiloide-beta e le mutazioni in diversi geni della microglia possono aumentare il rischio di sviluppare la malattia. L'incapacità della microglia di stare al passo con la produzione persistente di amiloide-beta porta al rilascio di fattori infiammatori che compromettono ulteriormente le funzioni di 'nutrimento' delle cellule, trasformandole infine in una forma associata alla malattia che induce una neuroinfiammazione persistente e dannosa;
  • Nel Parkinson, sappiamo che le microglia attivate sono abbondanti nella substantia nigra, la struttura cerebrale che è danneggiata dalla malattia. Gli studi PET hanno mostrato una microglia infiammatoria diffusa all'inizio del decorso della malattia e le prove suggeriscono che lo stesso tipo di 'spada a doppio taglio' dell'Alzheimer (in cui inizialmente le microglia protettive sfuggono alla regolazione, portando a neuroinfiammazione dannosa persistente) è presente anche nel Parkinson.
  • Nella SLA, le microglia infiammatorie sono state trovate vicino a neuroni feriti nel cervello dei pazienti. In un topo modello portatore di un gene mutante SOD1 (uno dei vari geni che, se mutati, possono causare forme ereditarie di SLA) la microglia è risultata protettiva all'inizio della malattia ma neurotossica negli stadi successivi.


Gli investigatori descrivono anche come la microglia inizialmente protettiva può sfuggire alla regolazione e diventare dannosa nella sclerosi multipla, nell'Huntington e in molte altre condizioni neurodegenerative.


Il team ha identificato 3 potenziali punti di controllo immunitario nelle microglia:

  1. Trem2, che regola tutte e tre le funzioni;
  2. Cx3cr1, che regola le funzioni sentinella e nutrice e il percorso della progranulina, che regola anche le funzioni sentinella e nutrice; l'evidenza indica la disregolazione sia di Trem2 che di progranulina nell'Alzheimer, nella SLA e in altri disturbi;
  3. Cx3cr1, noto per alterare il decorso della malattia in modelli animali di Alzheimer, Parkinson, SLA e altri disturbi.


Mentre le terapie del sistema immunitario per il controllo del cancro (scoperte per cui è stato di recente assegnato il Premio Nobel per la medicina) sono progettate per inibire i checkpoint che impediscono al sistema immunitario di attaccare le cellule tumorali, nelle malattie neurodegenerative l'obiettivo sarebbe quello di attivare i checkpoint che potrebbero ridurre e potenzialmente eliminare la neuroinfiammazione fuori controllo, restituendo le microglia al loro stato neuroprotettivo sano.


El Khoury, professore associato di Medicina alla Harvard Medical School e i suoi colleghi, stanno ora lavorando per migliorare la comprensione di come le microglia contribuiscono alla neurodegenerazione.


Egli afferma:

"È essenziale analizzare gli schemi della trascrizione e della regolazione del gene microgliale in diversi stati patologici, capire come questi schemi possono essere alterati dall'invecchiamento e dalla progressione della malattia e capire la correlazione di tali cambiamenti con il comportamento microgliale.

"L'estensione degli studi da modelli animali ai pazienti umani rimane una sfida che richiederà lo sviluppo di nuovi modelli cellulari affidabili basati su campioni di pazienti e tecnologie aggiuntive per la scansione e l'analisi. E dobbiamo fare un importante passo avanti sviluppando nuove tecniche per incorporare le microglia in organoidi tridimensionali, organi miniaturizzati cresciuti da tessuti viventi".

 

 

 


Fonte: Massachusetts General Hospital (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Suzanne Hickman, Saef Izzy, Pritha Sen, Liza Morsett, Joseph El Khoury. Microglia in neurodegeneration. Nature Neuroscience, 2018; 21 (10): 1359 DOI: 10.1038/s41593-018-0242-x

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.