Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Dan Gibbs: il mio disturbo del comportamento nel sonno REM

Dan Gibbs tau in pons smallScansione PET al livello dei ponti encefalici di Dan Gibbs su 7 anni. La tau anormale è giallo, arancione e rossa, che ne rappresenta la maggiore quantità. (Fonte: Gil Rabinovici/UCSF, da uno studio di ricerca)

Circa sei settimane fa, sono stato svegliato nel sonno da una caduta a terra. Ricordo vividamente il mio sogno. Ero inseguito da qualcuno che cercava di uccidermi. Mi sono imbattuto in un sentiero e poi sono rotolato alla mia destra in un fossato per evitare l'attacco. Mi sono svegliato, confuso, sul pavimento, a 80 cm dal bordo del materasso. Sono rimasto dolorante per diversi giorni, ma fortunatamente non ho avuto lesioni significative. Solo una volta, prima, una notte dell'ultimo anno, sono caduto dal letto, ma ora non ricordo se stavo sognando in quel momento.


Esprimere fisicamente i sogni non è normale. Ricordiamo che il sonno REM (rapid eye movement, movimento rapido degli occhi) è la fase del sonno durante la quale facciamo la maggior parte dei nostri sogni. Una caratteristica affascinante, ma normale, del sonno REM è che è associato all'atonia: durante questa fase siamo essenzialmente paralizzati. Ecco perché di norma non manifestiamo fisicamente i nostri sogni.


I movimenti rapidi dell'occhio sono generati nei ponti di Varolio (dorsali), la sezione centrale del tronco encefalico, da circuiti neuronali che funzionano come un interruttore bistabile, stimolando e inibendo alternativamente una estensione dei neuroni dai ponti al cervello anteriore. Si pensa che questo regoli i componenti EEG del sonno REM. Una seconda estensione di neuroni si protende dai ponti al tronco encefalico inferiore (midollo) e al midollo spinale e regola l'atonia durante il sonno REM.


Queste scoperte, che dimostrano percorsi indipendenti che mediano l'atonia e le componenti EEG del sonno REM, forniscono una base per la loro dissociazione occasionale in stati patologici come il «disturbo del comportamento del sonno REM». Per maggiori dettagli su questi circuiti neuronali importanti nel REM, vedi lo studio: P.M.Fuller et al. The pontine REM switch: past and present. The Journal of Physiology, 2007, DOI.


Il risultato avverso più comune di un attacco di disturbo del comportamento del sonno REM è la lesione da cadute non protette. Tuttavia, il disturbo del comportamento del sonno REM può essere spaventoso e forse persino letale. Colpire un compagno di letto non è raro. Uccidere un compagno di letto è molto raro, ma gli avvocati della difesa hanno avuto diversi successi nel far scagionare gli imputati con disturbo del movimento del sonno REM documentato e nessun altro motivo per l'omicidio.


Il disturbo del comportamento del sonno REM può essere visto in risposta a varie lesioni ai ponti. Sono stati osservati rari casi in ictus e vasculite, ma l'associazione più comune è con il Parkinson e i disturbi correlati, come la demenza da corpi di Lewy. In questi ultimi esempi, i cambiamenti neurodegenerativi nei ponti e nei sintomi del disturbo del comportamento del sonno REM in genere iniziano molti anni prima dell'inizio dei segni motori, di andatura e cognitivi.


Sono disponibili molte meno informazioni sul disturbo del comportamento del sonno REM nelle persone con morbo di Alzheimer (MA) attentamente documentato. È chiaramente meno comune nel MA che nel Parkinson e nelle demenze relative. Quando è stato visto nel MA, a volte è stato spiegato da possibili diagnosi errate o da demenza mista. Circa il 50% dei cervelli autoptici mostra segni di due o più tipi di demenza.


Potrei avere la demenza da corpi Lewy o il Parkinson oltre al MA? Allora cosa sta succedendo nei miei ponti per darmi il disturbo del comportamento del sonno REM? Sono tornato a guardare attentamente la serie di scansioni PET fatte nel 2015, 2018 e 2022 all'UCSF come parte di uno studio longitudinale. Nel 2015, c'era solo un pizzico di tau anormale che appariva nei lobi temporali e nessuno nei ponti. Nel 2018, c'era molta più tau in entrambi i lobi temporali, e c'era chiaramente un po' di tau nei ponti.


Nell'ultima del 2022 ci sono almeno due accumuli di tau nei ponti e aumentano altrove nel cervello. Penso che sia davvero interessante. Ho un biomarcatore molto specifico per il MA nei miei ponti, esattamente dove un ictus o un'altra anomalia potrebbe causare il disturbo del comportamento del sonno REM. Penso che ciò suggerisca che la patologia di MA da sola può ferire i ponti in modo da produrre questo disturbo del sonno.


Allora cosa ho fatto? Ho immediatamente contattato il mio neurologo. Ha concordato con la mia diagnosi e mi ha suggerito di provare a prendere la melatonina. La melatonina e il clonazepam hanno entrambi dimostrato di essere efficaci nel migliorare il disturbo del comportamento del sonno REM, ma la melatonina ha generalmente meno effetti collaterali.


Sto dormendo molto bene con la melatonina. Sogno ancora, ma i sogni tendono ad essere piacevoli, senza incubi. Non ho avuto altri episodi di esprimere i miei sogni. Sono molto incoraggiato, ma non sono ancora pronto a togliere le sponde di sicurezza dal mio letto.

 

 

 


Fonte: Daniel Gibbs in A Tattoo On My Brain (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

[Greg O'Brien] Scoprire la grazia dell'imperfezione: apprezzare la l…

11.11.2025 | Voci della malattia

"Scrivi in ​​modo forte e chiaro ciò che fa male" (attribuito a Ernest Hemingway)

<...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

[Dana Territo] Sii delicato e paziente quando parli ad amici e familiari della…

30.09.2025 | Esperienze & Opinioni

Come parlare alla famiglia della mia diagnosi di Alzheimer?

È difficile discerne...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)