Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Dan Gibbs: Biomarcatori per l'Alzheimer e le altre demenze

variety of tau and amyloid imaging

All'inizio della mia carriera di neurologo, non c'era modo di fare con precisione una diagnosi di morbo di Alzheimer (MA) in un paziente vivente. Quindi l'unico modo per sapere con certezza che un paziente aveva (avuto) il MA era vedere all'autopsia le classiche placche amiloidi e i grovigli neurofibrillari contenenti tau nel cervello.


Con scansioni TC (tomografia computerizzata) o MRI (risonanza magnetica) potevamo escludere alcune imitazioni del MA potenzialmente curabili, come alcuni tumori cerebrali e il cosiddetto idrocefalo a pressione normale, ma avevamo davvero poco aiuto nel distinguere i vari tipi di demenza progressiva dovuta a MA, malattia vascolare, corpi di Lewy (LBD, Lewy-body dementia), morbo di Parkinson (MP) o demenza frontotemporale (FTD).


Alla fine degli anni '80 e all'inizio degli anni '90, non importava molto se non potevamo distinguerle perché non avevamo un trattamento per nessuno di questi disturbi. Poi, nel 1996, è stato approvato il donepezil (Aricept) per il trattamento del MA. Improvvisamente è diventato più importante essere più accurati possibile nella diagnosi di demenza. Il donepezil fornisce un po' di beneficio cognitivo a molti pazienti con MA e pure ad alcuni con LBD, ma a volte peggiora i pazienti con FTD.


Noi neurologi dovevamo affinare le nostre capacità diagnostiche. Il MA spesso, ma non sempre, si presenta prima con disabilità della memoria verbale. La LBD è classicamente associata all'inizio ad allucinazioni visive. La FTD di solito inizia molto prima del MA e spesso provoca marcati cambiamenti di personalità che precedono il declino cognitivo. Tuttavia all'autopsia non tutti i pazienti hanno rivelato la causa della demenza che avevamo diagnosticato durante la vita.


Avevamo bisogno di biomarcatori migliori, test che determinano direttamente o indirettamente quale tipo di demenza era presente mentre il paziente era ancora vivo. Test di scansione cerebrale come CT e MRI possono essere utili biomarcatori per la FTD a causa dell'atrofia tipica dei lobi frontali e temporali che risparmiano diverse parti posteriori del cervello. Per altri tipi di demenza, queste scansioni non sono altrettanto utili, sebbene possano essere importanti per escludere tumori e idrocefalo.


Negli ultimi dieci anni circa, sono state sviluppate scansioni PET (tomografia a emissione di positroni) che possono visualizzare le placche di amiloide-beta e i grovigli contenenti tau, e ora sono disponibili in clinica. Queste scansioni sono molto utili nella stadiazione del MA. Sono molto costose e generalmente non coperte dall'assicurazione (in USA), ma sono però importanti in ambiente di ricerca.


Le misurazioni dell'amiloide-beta e della tau nel liquido spinale sono uno strumento utile, ma richiedono un prelievo spinale che può essere fastidioso. C'è molta ricerca su esami del sangue per le forme di amiloide-beta e tau correlate alla progressione del MA. Sembra che un nuovo test, migliore degli altri, sia annunciato ogni pochi mesi.


Attualmente, il più valido è un test per la p-tau217 (proteina tau fosforilata nella posizione 217). La p-tau217 può essere rilevata nel plasma ben prima dell'inizio della compromissione cognitiva e continua a salire mentre il MA progredisce, correlandosi anche con i livelli plasmatici di amiloide-beta. Pertanto, sembra essere specifica per il MA.


La maggior parte di questi esami del sangue non sono ancora in commercio (alla data originale di questo post, gennaio 2023), ma sono già usati per selezionare i soggetti degli studi clinici su potenziali farmaci terapeutici. Ciò sta diventando sempre più importante in quanto sembra probabile che il trattamento efficace del MA possa richiedere la somministrazione di farmaci prima che inizino i sintomi della compromissione cognitiva.


Nel prossimo futuro, i biomarcatori ideali ci aiuteranno a definire il momento migliore per iniziare il trattamento. Se aspettiamo l'insorgenza della compromissione cognitiva, probabilmente sarà troppo tardi.

 

 

 


Fonte: Daniel Gibbs in A Tattoo On My Brain (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

[Domenic Praticò] Consigli pratici per diventare un super-anziano

1.12.2025 | Esperienze & Opinioni

Quando si parla di invecchiamento, sappiamo che esso non è un processo uniforme e uguale per tutt...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

[Greg O'Brien] Scoprire la grazia dell'imperfezione: apprezzare la l…

11.11.2025 | Voci della malattia

"Scrivi in ​​modo forte e chiaro ciò che fa male" (attribuito a Ernest Hemingway)

<...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)