Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Un 'ascensore attorcigliato' potrebbe essere la chiave per capire le malattie neurologiche

glutamate transporter in our cellsSimulazione al computer del trasportatore del glutammato nelle nostre cellule, creata con immagini di microscopia elettronica criogenica. Fonte: Shashank Pant

Un team internazionale guidato dall'Università di Sydney ha rivelato, con uno studio pubblicato su Nature, la forma di una dei più importanti macchinari molecolari delle nostre cellule, il trasportatore del glutammato, contribuendo a spiegare come comunicano tra loro le nostre cellule cerebrali.


I trasportatori del glutammato sono minuscole proteine ​​sulla superficie di tutte le nostre cellule, che aprono e chiudono i segnali chimici che hanno un grande ruolo nel garantire che le comunicazioni da una cellula all'altra avvengano in sicurezza. Sono anche coinvolti nella segnalazione dei nervi, nel metabolismo, nell'apprendimento e nella memoria.


I ricercatori hanno visualizzato i trasportatori con un dettaglio mirabile, usando la microscopia elettronica criogenica (cryo-EM), mostrando che assomigliano a un 'ascensore attorcigliato' incorporato nella membrana cellulare. Questa scoperta apre, per la prima volta al mondo, un intero nuovo campo di possibilità per studiare se i difetti nei trasportatori potrebbero essere la ragione di malattie neurologiche come l'Alzheimer.


"La prima volta che ho visto l'immagine è stato incredibile, ha rivelato così tanto su come funziona questo trasportatore e ha chiarito anni di ricerca precedente", afferma la dottoranda Ichia Chen, prima autrice sullo studio.

 

Trasportatore multitasking

Con un lavoro durato sette anni, ricercatori in Australia e Stati Uniti sono riusciti a 'fotografare' la struttura del trasportatore del glutammato, analizzando migliaia di immagini intrappolate in un sottile strato di ghiaccio, con il cryo-EM, un microscopio altamente sensibile che ha reso possibile questa ricerca.


Il cryo-EM può rendere visibile ciò che è invisibile all'occhio nudo, usando fasci di elettroni per fotografare molecole biologiche. I risultati confermano anche i sospetti che avevano i ricercatori da un po' di tempo, che i trasportatori del glutammato fanno multi-tasking (svolgono più compiti contemporanei).


L'autrice senior prof.ssa Renae Ryan dalla Scuola di Scienze Mediche, Facoltà di Medicina e Salute, ha detto:

"Usando il cryo-EM, abbiamo scoperto per la prima volta come questi trasportatori possono fare multitasking, eseguire la doppia funzione di spostare le sostanze chimiche (come il glutammato) attraverso la membrana cellulare, e allo stesso tempo di consentire agli ioni di acqua e cloruro di passare.

"Questi macchinari molecolari usano un meccanismo di torsione davvero interessante, simile a un ascensore, per spostare il loro carico attraverso la membrana cellulare. Ma hanno anche la funzione aggiuntiva di consentire agli ioni di acqua e cloruro di attraversare la membrana cellulare. Stiamo studiando queste due funzioni da un po' di tempo, ma fino ad ora non eravamo mai riusciti a spiegare come i trasportatori lo facevano. Usando una combinazione di tecniche, che comprendono crio-EM e simulazioni al computer, abbiamo catturato questo stato raro, dove possiamo osservare entrambe le funzioni accadere allo stesso tempo.

"Capire come funzionano i macchinari molecolari nelle nostre cellule ci consente di interpretare i difetti di questi macchinari negli stati di malattia e ci dà anche indizi su come potremmo puntare terapeuticamente questi macchinari".

 

Cruciale per colmare il divario nelle malattie

Mappare in dettaglio la struttura del trasportatore del glutammato potrebbe essere uno strumento cruciale per i ricercatori per capire come funziona il nostro corpo e il meccanismo che sottende alcune malattie. I difetti del trasportatore del glutammato sono stati collegati a molte malattie neurologiche come l'Alzheimer e l'ictus.


Ciò include malattie rare come l'atassia episodica, una malattia che influisce sul movimento e determina una paralisi periodica, causata da una perdita incontrollata di cloruro attraverso il trasportatore del glutammato nelle cellule cerebrali.


"Comprendere la struttura del trasportatore del glutammato, che controlla il flusso normale di cloruro, potrebbe aiutare a progettare farmaci che possono 'otturare' il canale di cloruro nell'atassia episodica", afferma il primo coautore dott. Qianyi Wu.

 

 

 


Fonte: University of Sydney (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Ichia Chen, Shashank Pant, Qianyi Wu, Rosemary Cater, Meghna Sobti, Robert Vandenberg, Alastair Stewart, Emad Tajkhorshid, Josep Font & Renae Ryan. Glutamate transporters have a chloride channel with two hydrophobic gates. Nature, 17 Feb 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.