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App promette di migliorare la gestione del dolore in pazienti con demenza

tablet

Scienziati informatici dell'Università di Alberta stanno sviluppando una applicazione per aiutare lo staff sanitario a valutare e gestire il dolore nei pazienti con demenza e altre malattie neurodegenerative.


“La sfida a capire il dolore dei pazienti con demenza è che le espressioni di dolore in questi individui sono spesso scambiate per problemi psichiatrici”, ha detto Eleni Stroulia, professoressa del Dipartimento di Informatica e corresponsabile del progetto. “Così ci siamo chiesti: come usare la tecnologia per capire meglio il dolore delle persone con demenza?”


Insieme alla Stroulia, il progetto è guidato da Thomas Hadjistavropoulos dell'Università della Regina, nell'ambito di AGE-WELL, una rete di centri di eccellenza del Canada.


L'applicazione servirà a digitalizzare una lista di controllo osservazionale scritta su carta che, secondo ricerche precedenti, aveva dimostrato di aiutare gli operatori sanitari (tipo gli infermieri) a valutare il dolore dei loro pazienti con demenza.


“Il nostro lavoro è sviluppare un'applicazione che gli infermieri possono usare, e pure un archivio di dati che li memorizza e li gestisce in modo sicuro”, ha spiegato la Stroulia, che guida un tema di ricerca AGE-WELL per una Tecnologia per Mantenere una Buona Salute Mentale e Cognitiva. “Questa nuova ricerca dimostra i risultati promettenti del nostro esperimento iniziale”.


I ricercatori stanno ora lavorando per costruire un'app che può essere adottata più ampiamente. Su una scala micro, l'applicazione permetterà agli operatori sanitari di vedere come sta andando il dolore e se le tecniche della sua gestione funzionano o meno a livello individuale, informando il processo decisionale della cura del paziente.


Su una scala macro, l'uso diffuso dello strumento può avere la capacità di migliorare la qualità e l'efficacia delle cure che ricevono i pazienti con demenza.


“Quando avremo questo tipo di dati, saremo in grado di costruire modelli per comprendere l'impatto di diversi interventi”, ha detto la Stroulia. “Questo è ciò che può cambiare la politica e la cura nel lungo termine: modelli basati sull'evidenza che cambiano il modo di praticare la medicina”.

 

 

 


Fonte: University of Alberta (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Mahnoor Zahid, Natasha Gallant, Thomas Hadjistavropoulos, Eleni Stroulia. Behavioral Pain Assessment Implementation in Long-Term Care Using a Tablet App: Case Series and Quasi-Experimental Design. JMIR Mhealth Uhealth, 2020, DOI

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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