Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Yokukansan: questa erba cino/giapponese può aiutare i pazienti di demenza?

Yi-gan san / yokukansanLa demenza può essere una condizione devastante che può in alcuni casi rubare lentamente la vita delle persone.


Si stima che attualmente ci siano 850.000 persone con demenza nel Regno Unito e, a causa del tasso basso di diagnosi e dei sintomi lievi nella fase iniziale, è probabile che questo numero sia una grave sottostima.


Si ritiene che 1 persona su 3 di quelle nate quest'anno nel Regno Unito svilupperà la demenza nel corso della vita. Attualmente non ci sono cure per questa malattia.


Ma se la diagnosi giusta fosse fatta nelle fasi iniziali, ci sono dei modi per rallentarne l'esordio. Ma i ricercatori e gli scienziati stanno ancora cercando un trattamento.


Uno studio pubblicato di recente su Scientific Reports da scienziati giapponesi si è concentrato sulla pianta yokukansan e su uno dei suoi principali ingredienti attivi. Diamo uno sguardo più da vicino alla demenza e vediamo come la cromatografia potrebbe aiutare a sviluppare i trattamenti.

 

Alle prese con la demenza

La demenza è una condizione causata da una serie di disturbi cerebrali. Essa provoca una riduzione della capacità di funzionare nella quotidianità a causa del deficit cognitivo, dei cambiamenti comportamentali e di non riuscire a eseguire attività come fare shopping, guidare, lavarsi e vestirsi.


Una diagnosi di demenza di solito significa che c'è già stato un decadimento nel tempo da un livello più alto di funzionamento e una perdita di memoria degli avvenimenti recenti, anche se la memoria a lungo termine è di solito intatta. Le due cause principali sono:

  • Il morbo di Alzheimer, che costituisce il 50% dei casi di demenza. Si tratta di una degenerazione della corteccia cerebrale ed è spesso associata con la formazione di placca amiloide.
  • La demenza vascolare, che vale il 25% dei casi, associata a danni cerebrali dovuti a malattie cerebrovascolari come un ictus o cambiamenti nei vasi sanguigni cerebrali.

 

Rimedio giapponese con erbe: attraversare la barriera

Negli ultimi anni, in Giappone è stata usata l'erboristeria giapponese con yokukansan per trattare la demenza. Da migliaia di anni la yokukansan è usata per controllare i terrori notturni dei bambini e come mezzo per controllare l'irrequietezza e l'aggressività dei bambini.


E nel 2010, la Società Giapponese di Neurologia ha raccomandato la yokukansan per la gestione dei sintomi di demenza.


Gli scienziati autori della ricerca citata sopra erano interessati a capire se i componenti attivi della yokukansan potevano attraversare la barriera emato-encefalica, con una sperimentazione animale in vivo. L'attraversamento della barriera emato-encefalica è una delle difficoltà da superare per portare farmaci nel cervello.


Usando la cromatografia liquida, il team è riuscito a dimostrare che i principi attivi hanno effettivamente attraversato la barriera. Lo studio dimostra che è possibile portare gli ingredienti nel cervello, un possibile aiuto per trattare la demenza.

 

 

 


Fonte: Chromatography Today (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Takashi Matsumoto, Yasushi Ikarashi, Mikina Takiyama, Junko Watanabe & Mitsutoshi Setou. Brain distribution of geissoschizine methyl ether in rats using mass spectrometry imaging analysis. Scientific Reports, 29 Apr 2020, DOI

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee g...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle cap...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.