Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Svelare i misteri della memoria? Scoperto nuovo ruolo delle MAP2 nel rafforzamento sinaptico

MAP2 tau in neurons Wikimedia CommonsIn giallo la MAP su dendriti e soma (corpo) del neurone.

Il Korea Brain Research Institute ha annunciato il 6 Aprile 2020 che il gruppo di ricerca guidato dal dott. Kea Joo Lee, in collaborazione con il dott. Daniel Pak della Georgetown University, ha presentato le scoperte su una nuova funzione della proteina MAP2 nel rafforzamento delle sinapsi. I risultati dello studio sono stati pubblicati sul FASEB Journal.


I neuroni nel cervello comunicano tra loro attraverso le sinapsi. Quando impariamo cose nuove o memorizziamo nuovi dati (plasticità sinaptica) avvengono dei cambiamenti duraturi nella struttura e nella funzione delle sinapsi.


Il potenziamento a lungo termine (LTP) è il meccanismo cellulare più studiato della plasticità sinaptica che sottende l'apprendimento e la memoria, e si riferisce ad un rafforzamento persistente delle sinapsi su stimolazioni ripetute. Tuttavia, rimangono da scoprire molte delle molecole che mediano il rimodellamento sinaptico e il traffico durante l'LTP.


Il gruppo di ricerca guidato dal dott. Kea Joo Lee ha scoperto che la MAP2 (microtubule-associated protein 2, proteina del citoscheletro che si arricchisce negli steli dendritici neuronali, ed è importante per la crescita dei dendriti durante lo sviluppo) ha un ruolo essenziale nell'indurre il potenziamento a lungo termine nei neuroni maturi.


Attraverso approcci neurobiologici sistematici, come la microscopia confocale, l'elettrofisiologia e la biologia cellulare molecolare, il team di ricerca ha dimostrato che l'LTP non viene indotto quando la MAP2 è carente nell'ippocampo dei topi e nei neuroni in coltura primaria.


Attraverso la scansione in tempo reale delle cellule viventi e la microscopia elettronica, il team di ricerca ha scoperto che le proteine ​​MAP2, presenti sugli rami dendritici dei neuroni, si spostano rapidamente alle sinapsi quando è indotto il potenziamento a lungo termine.


Essi hanno inoltre dimostrato che la traslocazione dinamica delle MAP2 alle sinapsi è strettamente accoppiata con l'espansione indotta dall'LTP delle spine dendritiche e dal trasporto in superficie dei recettori AMPA, che sono cruciali per l'attivazione delle sinapsi.


Le spine dendritiche sono sporgenze molto piccole sulla superficie dei dendriti neuronali, che servono da strutture post-sinaptiche presenti sulle sinapsi eccitatorie, mentre i recettori AMPA sono un tipo di recettore del glutammato ionico presente nelle sinapsi eccitatorie dei neuroni e media le neurotrasmissioni rapide nelle sinapsi.


Questo studio è importante perché fa emergere la possibilità che le MAP2, conosciute finora solo per la marcatura dei dendriti, possano essere coinvolte nella formazione della memoria, partecipando al processo di potenziamento sinaptico.


Lo studio è stato anche valutato un passo in avanti verso la risoluzione del vecchio problema 'come si forma e si mantiene la memoria?', fornendo così informazioni di base che potrebbero essere usate per progettare strategie di trattamento per le malattie della memoria.


Il dott. Kea Joo Lee, che ha guidato questo studio, ha detto:

"Vogliamo continuare a studiare l'impatto della traslocazione sinaptica delle MAP2 sull'apprendimento comportamentale. Speriamo che i risultati del nostro studio possano fornire conoscenze fondamentali dei meccanismi della plasticità sinaptica e indizi importanti per lo sviluppo di strategie terapeutiche per i disturbi sinaptici come l'autismo, la schizofrenia e il morbo di Alzheimer".

 

 

 


Fonte: Korea Brain Research Institute (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Yoonju Kim, You-Na Jang, Ji-Young Kim, Nari Kim, Seulgi Noh, Hyeyeon Kim, Bridget N. Queenan, Ryan Bellmore, Ji Young Mun, Hyungju Park, Jong Cheol Rah, Daniel T. S. Pak, Kea Joo Lee. Microtubule-associated protein 2 mediates induction of long-term potentiation in hippocampal neurons. The FASEB Journal, 2020, DOI

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.