Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


La curcumina migliora la memoria e l'umore, secondo uno studio

Curcumin

Amanti del cibo indiano, prendetevi una seconda porzione: il consumo quotidiano di una certa forma di curcumina - la sostanza che dà al curry indiano il suo colore brillante - migliora la memoria e l'umore nelle persone con perdita lieve di memoria legata all'età, secondo i risultati di uno studio condotto da ricercatori della University of California di Los Angeles.


La ricerca, pubblicata nel numero di marzo 2018 dell'American Journal of Geriatric Psychiatry, ha esaminato gli effetti di un integratore di curcumina facilmente assorbibile sulle prestazioni di memoria delle persone senza demenza, così come il potenziale impatto della curcumina su placche e grovigli microscopici nel cervello di persone con morbo di Alzheimer (MA).


Presente nella curcuma, la curcumina ha dimostrato in studi di laboratorio precedenti di avere proprietà anti-infiammatorie e antiossidanti. È stata anche suggerita come una possibile ragione per cui gli anziani in India, dove la curcumina è un alimento dietetico, hanno una minore prevalenza di MA e migliori prestazioni cognitive.

 
"Non sappiamo esattamente come la curcumina esercita i suoi effetti, ma potrebbe essere dovuto alla sua capacità di ridurre l'infiammazione cerebrale, che è stata collegata sia al MA che alla depressione grave", ha detto il dott. Gary Small, direttore di geriatria psichiatrica al Longevity Center e della divisione di psichiatria geriatrica dell'UCLA, e primo autore della ricerca.


Lo studio in doppio cieco, controllato con placebo, ha coinvolto 40 adulti da 50 a 90 anni di età che presentavano lievi disturbi della memoria. I partecipanti sono stati assegnati in modo casuale a un gruppo di placebo o a uno che prendeva 90 mg di curcumina due volte al giorno per 18 mesi.

 
Tutti i 40 soggetti hanno ricevuto valutazioni cognitive standard all'inizio dello studio e a intervalli di sei mesi e il monitoraggio dei livelli di curcumina nel sangue all'inizio dello studio e dopo 18 mesi. Trenta volontari sono stati sottoposti a scansioni con tomografia a emissione di positroni (PET), per determinare i livelli di amiloide e tau nel cervello all'inizio dello studio e dopo 18 mesi.

 
Le persone che hanno assunto curcumina hanno sperimentato miglioramenti significativi nella memoria e nelle capacità di attenzione, mentre i soggetti che hanno ricevuto il placebo no, ha detto Small.


Nei test di memoria, le persone che assumevano curcumina sono migliorate del 28% nei 18 mesi, hanno avuto lievi miglioramenti nell'umore, e le scansioni PET del cervello mostravano meno segni di amiloide e tau nell'amigdala e nell'ipotalamo rispetto a quelli del placebo. [Amigdala e ipotalamo sono regioni del cervello che controllano diverse funzioni emotive e di memoria].


Quattro persone che assumevano curcumina e due che assumevano placebo, hanno avuto lievi effetti collaterali come dolore addominale e nausea.


I ricercatori hanno in programma di condurre uno studio successivo con un numero maggiore di persone. Questo studio includerà alcune persone con depressione lieve, così gli scienziati potranno esplorare se la curcumina ha anche effetti antidepressivi. Il campione più ampio permetterebbe anche a loro di analizzare se gli effetti di miglioramento della memoria della curcumina variano in base al rischio genetico per il MA, all'età o all'entità dei problemi cognitivi.


"Questi risultati suggeriscono che l'assunzione di questa forma relativamente sicura di curcumina potrebbe fornire benefici cognitivi significativi nel corso degli anni", ha concluso Small, professore di invecchiamento all'UCLA.

 

 

 


Fonte: Leigh Hopper in UCLA (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Gary W. Small, Prabha Siddarth, Zhaoping Li, Karen J. Miller, Linda Ercoli, Natacha D. Emerson, Jacqueline Martinez, Koon-Pong Wong, Jie Liu, David A. Merrill. Stephen T. Chen, Susanne M. Henning, Nagichettiar Satyamurthy, Sung-Cheng Huang, David Heber, Jorge R. Barrio. Memory and Brain Amyloid and Tau Effects of a Bioavailable Form of Curcumin in Non-Demented Adults: A Double-Blind, Placebo-Controlled 18-Month Trial. The American Journal of Geriatric Psychiatry, Mar 2018, DOI: 10.1016/j.jagp.2017.10.010

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.