Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Apnea del sonno crea lacune nei ricordi della vita

Una nuova ricerca ha dimostrato che le persone con apnea del sonno lottano per ricordare i dettagli dei ricordi delle loro vite, rendendoli potenzialmente vulnerabili alla depressione.


L'apnea ostruttiva del sonno (OSA), che si stima colpisca più di 936 milioni di persone in tutto il mondo, è una condizione grave presente quando si interrompe il respiro di una persona durante il sonno. Sappiamo che le persone con OSA soffrono di problemi di memoria e hanno anche tassi più alti di depressione, ma non era finora ben chiaro come questi problemi siano collegati allo sviluppo della malattia.


Il nuovo studio condotto dalla RMIT University in Australia ha esaminato come la condizione influenza la memoria autobiografica e ha trovato che le persone con OSA non trattata hanno problemi a ricordare dettagli specifici sulla loro vita. L'autrice senior Dott.ssa Melinda Jackson ha detto che la ricerca si basa sui collegamenti noti tra depressione e memoria:

"Sappiamo che i ricordi autobiografici eccessivamente generici - in cui le persone non ricordano molti dettagli specifici degli eventi della vita - sono associati allo sviluppo di una depressione persistente. Il nostro studio suggerisce che l'apnea del sonno può compromettere la capacità del cervello di codificare o consolidare certi tipi di ricordi della vita, il che rende difficile per le persone ricordare i dettagli del passato.

"L'OSA è sempre più comune e colpisce fino al 30% degli anziani e circa un australiano maschio su quattro sopra i 30 anni. L'apnea notturna è anche un importante fattore di rischio per la depressione, quindi se riusciamo a comprendere meglio i meccanismi neurobiologici al lavoro, possiamo avere la possibilità di migliorare la salute mentale di milioni di persone".


Lo studio ha confrontato 44 adulti con OSA non trattata con 44 controlli sani, valutando il loro richiamo di diversi tipi di ricordi autobiografici dalla loro infanzia, dalla prima età adulta e dalla vita recente. I risultati hanno mostrato che le persone con OSA avevano una memoria significativamente più generica: del 52,3% rispetto al 18,9% del gruppo di controllo.


Lo studio ha anche esaminato il ricordo della memoria semantica (fatti e concetti tratti dalla tua storia personale, come i nomi dei tuoi insegnanti scolastici) e la memoria episodica (eventi o episodi, come il tuo primo giorno di scuola superiore).


Mentre le persone con OSA hanno lottato con la memoria semantica, la loro memoria episodica è stata preservata. Ciò è probabilmente correlato al loro sonno frammentato, poiché la ricerca ha dimostrato che un buon sonno è essenziale per il consolidamento della memoria autobiografica semantica. In entrambi i gruppi, l'età superiore era associata a un numero più elevato di ricordi autobiografici generici, mentre la depressione più elevata era legata a una peggiore memoria semantica.


La Jackson ha detto che i risultati mostrano la necessità di ulteriori studi per comprendere meglio il ruolo dell'OSA non trattato sull'elaborazione della memoria:

"Le scansioni cerebrali di persone con apnea notturna mostrano una perdita significativa di materia grigia da regioni che si sovrappongono alla rete di memoria autobiografica.

"Abbiamo bisogno di vedere se c'è un meccanismo neurobiologico condiviso al lavoro, cioè è la disfunzione di tale rete a portare depressione e problemi di memoria nelle persone con apnea notturna?"


La Jackson ha detto che l'uso di macchine CPAP per il trattamento dell'OSA ha dimostrato di migliorare alcuni dei deficit cognitivi legati alla condizione:

"Un passo successivo importante sarà determinare se, trattando in modo efficace l'apnea notturna, si può anche contrastare alcuni di questi problemi di memoria o persino a ripristinare i ricordi che sono andati persi".

 

 

 


Fonte: RMIT University (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Neha Delhikar, Lucy Sommers, Genevieve Rayner, Rachel Schembri, Stephen R. Robinson, Sarah Wilson, Melinda L. Jackson. Autobiographical Memory From Different Life Stages in Individuals With Obstructive Sleep Apnea. Journal of the International Neuropsychological Society, 2019; 1 DOI: 10.1017/S1355617718001091

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

[Domenic Praticò] Consigli pratici per diventare un super-anziano

1.12.2025 | Esperienze & Opinioni

Quando si parla di invecchiamento, sappiamo che esso non è un processo uniforme e uguale per tutt...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.